Il vegan food si fa sempre più spazio anche in Italia, nazione che della propria varietà di eccellenze enogastronomiche fa un vanto nel mondo.
La qualità e la lavorazione di carne, pesce e derivati degli animali italiane sono tra le migliori nel mondo. Per questo motivo non è facile, per i ristoratori che limitano le materie prime con cui lavorare, farsi notare dai potenziali clienti.
L’alimentazione vegana, infatti, esclude cibi come carne, pesce, crostacei, latte, formaggi, uova, miele. Negli ultimi anni, però, si è registrato un incremento del numero di persone che scelgono la dieta vegana anche nel Bel Paese.
Il segreto del successo sembra essere la capacità di proporre piatti creativi e ricchi nel sapore e nel colore, anche utilizzando pochi ingredienti o materie prime inconsuete.
Sempre più italiani scelgono la cucina vegana
Molti italiani hanno scelto di seguire la dieta vegana, pensando che possa giovare alla salute, per rispetto nei confronti degli animali e per l’impatto che questo tipo di alimentazione ha sull’ambiente.
Sia motivazioni salutistiche che etiche, quindi. Tra i vegani ci sono poi anche i crudisti, che mangiano solo cibi non cotti ed i fruttariani.
Di pari passo con la crescita graduale del numero di persone che si avvicina a questo tipo di dieta alimentare, cresce la quantità di ristoranti che si specializza nella cucina vegana.
Su 225.490 ristoranti presenti in Italia, il 17,2% propone menu vegani. Questi rispondono alla domanda del pubblico interessato a tale tipo di cucina, il quale vuole anche mangiare piatti gustosi, troppo difficili da preparare a casa.
In Italia aumentano gli store di vegan food
I nutrienti contenuti nei cibi che non si possono mangiare seguendo la dieta vegana, sono comunque molto importanti per l’organismo.
I cibi “proibiti” dal veganesimo, quindi, vanno sostituiti con attenzione con altri alimenti che contengano proprietà equivalenti. Sono in crescita anche bar, negozi e supermercati che vendono prodotti specifici per i vegani e in molte note catene di supermarket sono comparsi reparti dedicati all’alimentazione vegan.
Aumenta anche la presenza sul mercato di prodotti “sostitutivi” delle pietanze a base di carne ma il più delle volte la sostituzione è più che altro visiva, come nel caso dell’hamburger vegetale.
Vegan food: no in viaggio e alle feste, sì nelle mense
Nella cultura italiana, ancora oggi il consumo del pasto viene considerato come un momento di convivialità.
In occasione di feste, cerimonie ed eventi, però, la maggior parte degli organizzatori non prende in considerazione l’idea di introdurre qualche proposta vegana per gli eventuali ospiti interessati.
Molte difficoltà si incontrano ancora pure quando si viaggia: il servizio di ristorazione di treni, aerei e traghetti difficilmente offre prodotti alimentari adatti a chi segue la dieta vegana.
D’altro canto, le mense scolastiche e quelle degli uffici si stanno attrezzando in tal senso.
I ristoranti di vegan food in Italia
Vediamo alcuni nomi che sono emersi negli ultimi tempi tra quelli dei ristoranti italiani vegan:
a Roma il ristorante “Ops!” permette ai suoi ospiti di scegliere e pesare il cibo, componendo menu di ispirazione mediterranea; famosa anche la cucina flexitariana dello chef Matteo Cavoli al ristorante “Fiore”.
Qui si spazia tra ricette fantasiose di cucina crudista e vegetariana; il “Margutta” coniuga le mostre d’arte al cibo vegano;
per chi nel menu vuole proprio leggere i piatti che rievocano i classici della tradizione nostrana, ci sono il “Ma và?” ed il “So What?!?”
che rivisitano le ricette tipiche regionali in versione vegana. Tralasciando la Capitale, non mancano location invitanti anche a Milano, Napoli – dove la proposta più originale è quella di “O’Grin – etico e buono”, che permette anche di acquistare cibo da consumare a casa – ed in Sicilia.
In tante città si possono ormai trovare anche le varianti vegane della pizza e del gelato.