Code in the Dark si è tenuto a Settembre, allo spazio Argo di Venezia, dove si sono sfidati a colpi di computer tanti giovani talenti.
Una manifestazione divertente come Code in the Dark, un evento che mescola intrattenimento e coding (programmazione) serve davvero. Alla fine, attraverso un format internazionale ormai molto affermato, Andrea Collet è stato proclamato il primo King of the Code” Italiano.
Il tutto è stato organizzato da Interlogica, azienda veneziana che da tempo fa di tutto per facilitare la diffusione della cultura digitale legata a tecnologie di nuova generazione, anche attraverso l’organizzazione di eventi su Blockchain e Bitcoin.
Code in the Dark è anche uno show, visto che è seguito da un party con dj set e intrattenimento…ma è un contest serio.
Non è una maratona digitale e non è un hackaton. Si programma ‘alla cieca’ in tempo reale. Ogni concorrente gareggia per implementare il design di un sito web avendo soltanto uno screenshot come punto di partenza.
Lo scopo è riprodurlo tale e quale lo vedono, senza però avere coscienza dei risultati del loro coding. II risultato sarà visibile ai partecipanti solo al termine della prova stessa…e chi ha decretato la vittoria di Andrea Collet? Il pubblico in sala.
Ovviamente chi, come chi scrive, conosce solo vagamente cosa siano HTML, CSS, sviluppatori, UX designer e simili… ha solo la possibilità di partecipare come pubblico e quindi come giudice non del tutto incompetente.
Infatti sono in molti coloro che, pur privi di conoscenze tecniche, sono davanti al pc tutto il giorno, tutti i giorni e sanno perfettamente cosa differenzi un sito ben riuscito da uno che invece proprio gira male.
Anche chi semplicemente usa i social network con un minimo di cognizione di causa si accorge che i miglioramenti tecnici e grafici sono quotidiani.
Chi vince o si piazza in buona posizione in un contest come Code in the Dark ha senz’altro la strada spianata nel lavoro,
si spera anche in Italia e non solo nel resto del mondo.
Questo evento sembra perfetto per catturare giovani appassionati del mondo digitale, per farli incontrare tra loro…e non stupisce sapere che l’evento di Venezia è stato solo il primo di una serie.
Code in the Dark sembra destinato a diventare una sorta di tour che tocchi tante città italiane.
Gli sponsor ed i partner importanti non mancano, il divertimento e l’impatto multimediale pure.
Lorenzo Tiezzi