Non è un videoclip K-pop, anche se l’atmosfera potrebbe ingannare. Se capitate alle stazioni An Phú o Ben Thanh a Ho Chi Minh City e vi trovate circondati da ragazzi con treppiedi, smartphone e look da passerella urbana, state assistendo in diretta alla nascita di una nuova estetica made in Vietnam. È qui, nei corridoi lucidi e minimalisti della neonata metropolitana, che prende vita uno dei trend più insoliti della scena giovanile attuale: il connubio tra trasporti pubblici e tendenze urban lifestyle vietnamita. TikToker, modelle emergenti e appassionati di fotografia si danno appuntamento sotto terra, trasformando le stazioni metro in set urbani perfetti. Il risultato è un feed Instagram che evoca Seoul, Tokyo o Bangkok, ma con un tocco inconfondibile: quello della Gen Z vietnamita, che mixa streetwear e orgoglio identitario con una naturalezza disarmante.
Urban vibes con accenti d’identità
Non è solo questione di estetica: c’è un’intera visione del mondo dietro questi scatti. La fascinazione per lo stile urban non è un trend passeggero, ma il riflesso di una generazione in cerca di equilibrio tra autenticità e globalizzazione. Le sneakers chunky, gli occhiali oversize, i crop top convivono con i Fur-lined boots. Non di rado, capita di incrociare ragazzi con indosso il tradizionale ao dai che posano all’ingresso delle stazioni, davanti alla biglietteria, per le scale metro, in un gesto che sembra quasi poetico: la tradizione che incontra il futuro, sotto terra, nel cuore vivo della città.
Un’infrastruttura, mille narrazioni
La metropolitana di Ho Chi Minh City, inaugurata tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, è ben più di un progetto urbanistico. È diventata il simbolo concreto di una trasformazione urbana profonda: mobilità funzionale, volontà di connessione, accesso alla modernità. Ma soprattutto, è diventata il set ideale per raccontare una nuova generazione: urbana, rapida, visiva. I suoi spazi puliti e futuristici si prestano a essere fotografati e condivisi, ma sono anche lo specchio di un desiderio collettivo di cambiamento.
Una nuova scena creativa vietnamita
Parallelamente, il boom di brand di moda locali, sempre più apprezzati anche all’estero, rafforza il senso di appartenenza e innovazione. Il Vietnam non è più soltanto la fabbrica tessile del mondo, ma un vero e proprio laboratorio creativo dove design, sostenibilità e storytelling si intersecano. Sui social media, questo nuovo orgoglio si traduce in immagini curate nei dettagli, estetiche meticolosamente costruite, ma anche in scelte cariche di simbolismo: posare davanti a un treno che passa non è solo bello — è una dichiarazione pura. È dire “ci siamo anche noi”, ma farlo con stile.
Spazi pubblici come specchio dell’anima urbana
Una volta erano i café pastello o i murales di Saigon a dettare la legge del feed. Oggi, il focus si sposta su spazi pubblici simbolici. La metro non è solo uno sfondo neutro, ma un luogo che racconta qualcosa di più: dinamismo, appartenenza, transizione. I giovani vietnamiti sembrano volersi impossessare dello spazio urbano, reinterpretandolo e rendendolo parte attiva della loro narrazione. Un lifestyle in trasformazione che si scrive, si scatta, si posta — rigorosamente connesso e condiviso.
Non solo uno scatto: un viaggio
La metropolitana di Ho Chi Minh City è, oggi, un po’ il punto di partenza di un viaggio più grande: quello dell’autoespressione, della trasformazione culturale, della riconquista dell’immaginario. E i giovani lo hanno capito prima di tutti. Per loro ogni stazione è una soglia: tra passato e presente, tra tradizione e modernità, tra invisibilità e visibilità. Perché sì, ogni viaggio inizia da una stazione. Ma in Vietnam, ora, può anche iniziare con un selfie.
