Anche quest’anno le tendenze musicali, – i brani e gli artisti che abbiamo ascoltato di più nel 2023 – più forti arrivano dalla Gen Z. Come accade ormai da decenni il pubblico più giovane si rivela il più redditizio per l’industria discografica mondiale, generando risultati altalenanti: se nel mondo infatti svettano Miley Cyrus e Taylor Swift, in Italia emerge un’egemonia tutta al maschile che deve necessariamente portare ad una profonda riflessione. Ma cosa si è ascoltato di più in questo anno?
Taylor Swift: l’artista più ascoltata al mondo
La piattaforma streaming più famosa al mondo, Spotify, alla fine di ogni anno rilascia il cosiddetto “Wrapped”, statistica accessibile a ogni singolo utente che, in estrema sintesi, riporta i brani preferiti, le ore di ascolto totali, i generi e gli artisti più amati. Oltre al servizio individuale il colosso svedese rilascia puntualmente anche un’analisi ad ampio raggio, utile per avere una visione complessiva di quanto successo nel corso dei dodici mesi.
Guardando in ambito internazionale spicca il dominio di Taylor Swift, l’artista con più streaming in assoluto e in grado di ottenere più di centoventicinque miliardi di ascolti. Numeri incredibili certificati anche dal successo senza precedenti ottenuto con il suo film-concerto (in grado di mandare in tilt il botteghino USA) e con il tour mondiale, andato sold out nel giro di pochi minuti. Al secondo posto si posiziona invece Bad Bunny, idolo del reggaeton che precede Bad Bunny, The Weeknd, Drake e Peso Pluma.
“Flower” di Miley Cyrus è la canzone con più stream
Un altro primato femminile è quello della migliore canzone, dove svetta l’iconica “Flower” di Miley Cyrus, brano pubblicato il 13 gennaio che vanta oltre un miliardo di ascolti. Le ragioni del successo sono molteplici: oltre alla sonorità catchy disco funk, la canzone è divenuta molto famosa perché rivolta in modo diretto all’ex marito dell’artista, Liam Hemsworth, con uno stile che ricorda (in modo più poetico) la revenge song composta da Shakira per l’ex Piquè.
Con l’exploit definitivo di Tik Tok ha trovato poi significativa risonanza “Kill Bill” di SZA, pezzo piazzatosi in un posto d’onore; terzo invece “As It Was” di Harry Styles. Completano la cinquina “Seven” (feat. Latto) di Jung Kook ed “Ella Baila Sola” di Eslabon Armado e Peso Pluma.
“Tutti maschi” in Italia
Situazione oltremodo paradossale invece quella italiana, purtroppo contrassegnata esclusivamente dalla presenza di solo artisti maschi (tutti provenienti dal genere trap e rap) nelle prime posizioni.
Nn c’è infatti alcuna donna nella top ten degli artisti più ascoltati nel nostro Paese: situazione che ha portato Spotify a produrre una graduatoria a parte, pensata ad hoc. A dominare la chart è il trap king Sfera Ebbasta, leader posizionatosi davanti a Geolier (che detiene anche il primato di album più ascoltato) e Lazza. Dentro poi Shiva, Guè, Tedua e Marracash, quindi Pinguini Tattici Nucleari (unica band del lotto nonché unica non rap), Capo Plaza e ThaSup. Tra le donne a guidare il gruppo è un’altra rapper, Anna, capace di raccogliere più ascolti di Taylor Swift e Madame, artista ormai consolidata nel panorama italiano.
I dati, dunque, parlano chiaro:
il mercato italiano, oltre a confermarsi quasi allergico alle produzioni straniere, si affida a piene mani ad un pubblico di aficionados giovanissimo, non solo proveniente dalla Gen Z, ma anche alla nuova Generazione Alpha: i teenager al momento sembrano attratti solo da un certo tipo di idol come appunto Sfera Ebbasta, apprezzato anche per essere riuscito a diventare milionario partendo dalle periferie dell’hinterland milanese affidandosi solo al suo talento e alla sua ambizione.
Non va poi dimenticato quanto il modo di fruire la musica attuale sia completamente diverso rispetto al passato. La scomparsa definitiva dei supporti fisici e l’avvento tecnologico dello streaming ha allontanato ancora di più il mondo degli adulti, avvicinando vistosamente la fascia più bassa d’età; una tendenza, dunque che proseguirà ancora a lungo.
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