In un mondo dove il lusso intreccia le sue fila con la necessità di sostenibilità, un nuovo trend sta emergendo, trasformando la percezione stessa dei materiali tradizionali. Come un alchimista che scova l’oro nel piombo, Silvia Pichi, storica dei gioielli e art counselor, e Fernando Masone, maestro cartaio e artista, fondatori di Narratrame, riscrivono le regole della gioielleria contemporanea, facendo della carta cotone la protagonista indiscussa dei loro “vezzi”.
Emozioni da indossare: la poesia della carta, l’esclusività dell’artigianato veneziano
Immaginate un foglio di carta che si trasforma in un’opera d’arte indossabile, un microcosmo di colori, texture e simboli da raccontare. Nella loro bottega veneziana, immersi nell’atmosfera della Serenissima, Silvia e Fernando danno vita a collane che evocano emozioni profonde, come una melodia che risuona nell’anima. Ogni pezzo è una stratificazione di materiali: carta, tessuto e vetro si intrecciano creando un dialogo fra tradizione e innovazione.
La carta, con la sua leggerezza, diventa simbolo di resilienza. In questo atelier, non è più solo un supporto, ma una tela vibrante su cui si dipingono storie di bellezza e significato. Ogni “vezzo” racconta un viaggio, un processo creativo che trasforma l’ordinario in straordinario, dando vita a gioielli che brillano come stelle nel firmamento della moda.
La carta si fa gioiello: un’arte veneziana che sfida la fragilità
Ogni “vezzo” è il risultato di un processo creativo che supera la vulnerabilità della carta, trasformandola in un gioiello robusto e versatile. Gesti sapienti, tra segreti di bottega e ricerca stilistica, plasmano la materia, infondendo vita e resistenza. La carta cotone, con le sue trame di colore e segni, tesse suggestioni di passione dedicate all’incontro con altri materiali. Il vetro, simbolo della tradizione veneziana, è uno dei più sorprendenti per aggiungere un tocco di luminosità e magia.
Le creazioni Narratrame sono come un poema visivo, dove ogni verso è un elemento del design, e ogni riga un dettaglio che invita a essere esplorato. In questo microcosmo, il gesto di infilare perle di carta fustellate e multi materiche diventa un atto artistico, quasi un rito che a Venezia ricorda le impiraresse. A Murano, queste donne donavano vita a gioielli di vetro indimenticabili e con maestria trasmettono ancora la tradizione di un mestiere riconosciuto come patrimonio dell’umanità.
Un nuovo paradigma del lusso: la creatività che reinventa la materia
I gioielli di Narratrame non sono semplici accessori; sono espressioni di identità e personalità. Indossare un “vezzo” significa portare con sé una narrazione, un legame intimo con il proprio corpo e il mondo circostante. Ogni gioiello diventa un compagno di viaggio, un simbolo di unicità che sfida le convenzioni della moda.
Immaginate di indossare una collana che racconta la storia di una città: ogni strato di carta è un capitolo, ogni perla di vetro un ricordo. In un’epoca in cui l’industria dei brend è spesso associata a materiali costosi e non sostenibili, Narratrame propone un nuovo paradigma: il vero lusso è rappresentato dall’immaginazione e dalla capacità di reinventare la materia, rendendola accessibile e autentica.
Grammatica visiva di un futuro sostenibile
I vezzi Narratrame nascono da una pratica artigiana che rispetta l’ambiente, privilegiando materiali naturali e produzioni a chilometro zero. La carta cotone, antica e versatile, diventa così il fulcro di una rivoluzione silenziosa, che invita a riflettere su ciò che significa vestire il proprio corpo con consapevolezza.
L’atelier di Silvia e Fernando è un luogo magico dove il passato incontra il presente, dove ogni foglio di materia prima racconta brani di raffinatezza e innovazione. Qui, la creazione è un’esplorazione dell’ignoto che si traduce in pezzi unici, capaci di catturare l’essenza di chi li indossa. Mentre Venezia, con le sue calli incantevoli e l’acqua increspata della laguna fa da sfondo, i “vezzi” di Narratrame si impongono come simboli di un futuro sostenibile, dove la moda è un atto di poesia e responsabilità.
Il segreto di un’arte che trasforma la materia in narrazioni da indossare
In un’epoca di cambiamenti rapidi e sfide globali, i gioielli Narratrame trasmettono uno sguardo dedicato alla persona. Ogni cliente diventa parte di questa narrazione, scegliendo di abitare un pezzo unico. La moda non è più un semplice abito da indossare, ma un modo di esprimere chi siamo e cosa rappresentiamo.

Silvia Pichi e Fernando Masone
L’arte di Silvia e Fernando si traduce in una grammatica visiva tradotta nel legare e rilegare valori umani. Ogni “vezzo”, con le sue forme sinuose e i suoi colori vivi, diventa una nota in una sinfonia di emozioni, un modo per esprimere la propria visione al mondo. E così, mentre ci avventuriamo nel futuro della moda, ci troviamo di fronte a una scelta: comprendere il cambiamento e diventare parte di una narrazione che celebra la vita, l’arte e la sostenibilità.
Un abbraccio per l’anima: gioielli che ci connettono con la nostra interiorità
In questo contesto, l’apparente fragilità della carta non è un difetto, ma una qualità. È un richiamo alla bellezza imperfetta della vita, un invito a celebrare l’effimero. I gioielli Narratrame ci ricordano che anche ciò che sembra delicato può essere forte, che la piacevolezza può essere trovata nelle dimensioni più intime e personali. Ogni pezzo diventa quindi un simbolo di resilienza, una testimonianza che la vera forza risiede nella capacità di adattarsi e reinventarsi.
E mentre i riflessi del vetro e la carta dai bordi intonsi danzano sotto la luce veneziana, in questo crocevia tra arte e artigianato, Narratrame ci invita a riflettere: cosa significa davvero indossare un pezzo d’arte? La risposta risiede nella bellezza di un “vezzo” che, come un abbraccio, accarezza il nostro incedere nel mondo.