La sostenibilità nella moda non è più un paradosso. Basta pellicce alla Crudelia De Mon e borse in pelle di coccodrillo: il futuro è sempre più green e gli stilisti lo sanno. La moda eco-friendly, negli ultimi anni, è diventata sinonimo di raffinatezza, innovazione e responsabilità, andando oltre quei vecchi stereotipi che la consideravano come poco chic e lontana dai riflettori del panorama mainstream.
Eco-chic revolution: il fashion system cambia pelle
Grandi marchi, stilisti e designer disegnano un nuovo codice estetico creando collezioni dal design sofisticato e a basso impatto ambientale. La sostenibilità dei materiali, una produzione etica e rispettosa dei diritti dei lavoratori, il riciclo e la riduzione degli sprechi rappresentano i nuovi cardini della moda eco-friendly. In particolare, nelle ultime collezioni, tessuti biologici, naturali e cruelty-free come Tencel, cotone organico, lino, canapa, pelle vegana e seta di banana o di loto hanno conquistato il cuore di numerosi brand e fashion designer, tra i quali Eileen Fisher e Vivienne Westwood.
La nuova era del lusso: l’etica sfila in passerella
Stella McCartney incarna da sempre il concetto di moda sostenibile. La sfilata di Parigi, durante la quale Stella ha presentato la nuova collezione Primavera/Estate 2025, è stata un inno alla sostenibilità, al cambiamento e all’innovazione, con gran parte delle creazioni realizzate con tessuti eco-sostenibili e cruelty-free. Trench a collo alto con cintura, eleganti abiti in chiffon e tailleur sartoriali, così come i maglioni a maglia larga in nylon rigenerato Peekaboo e i capi di lingerie in Aquafil, un filato sostenibile ricavato dalla plastica degli oceani.
Denim carbon free
Il brand di moda canadese Triarchy ha puntato tutto sul denim sostenibile, curando una collezione che abbraccia l’ambiente, senza per questo rinunciare allo stile. I jeans a vita alta e i moderni abiti in denim, realizzati con una miscela di Tencel e cotone, sono prodotti con tecniche che riducono l’uso di acqua e di sostanze chimiche, garantendo comfort e raffinatezza. Patagonia, noto marchio statunitense di abbigliamento sportivo, ha affermato di voler diventare carbon neutral entro il 2025, sviluppando strategie di produzione in grado di ridurre le emissioni di carbonio e abolendo l’uso di materiali derivati dal petrolio vergine. I loro piumini, morbidi e trendy, sono imbottiti con piume d’oca riciclate di alta qualità e realizzati con materiali eco-friendly come nylon rigenerato e cotone organico.
Accessori con l’anima: il nuovo stile rispetta il pianeta
La moda sostenibile non riguarda solo i capi d’abbigliamento, ma anche gli accessori. Tamara Mellon, mamma del noto marchio internazionale Jimmy Choo, in un’intervista ha affermato che scarpe e borse danno «il tocco sexy a ogni look». E se scarpe e borse possono essere sexy, eleganti, trendy e anche eco-friendly, allora tanto meglio!
Uva e canapa: cosi le borse cavalcano il futuro
Stella McCartney, a Parigi, oltre ai suoi gioielli a forma di colomba realizzati con scarti elettronici, ha attirato l’attenzione della moda mainstream presentando la nuova borsa Stella Ryder. Realizzata a mano in pelle vegana, foderata in canapa biologica e creata con materiali che integrano le fibre riciclate a una soluzione a base d’uva, la Stella Ryder è un capolavoro della moda contemporanea, ispirandosi nel design alla schiena di un cavallo: l’animale preferito di Stella.
L’eco titanio che veste lo sguardo
Il marchio di running District Vision, invece, ha da poco lanciato due nuovi modelli di occhiali da vista in titanio a basso impatto ambientale: si chiamano Kohei Aero Blade Ti e Yusuke Alpine Blade Ti. Le montature sono un mix di leggerezza, durabilità e design eco-friendly, essendo realizzati in titanio aerospaziale ultraleggero e, soprattutto, riciclabile.
Guardaroba 2.0: il manuale dell’eleganza sostenibile
La sostenibilità nella moda sta diventando un vero e proprio trend. Oggi, lo stile eco-chic è sinonimo di glamour, e di rispetto verso il pianeta. Per un guardaroba sofisticato, ma anche eco-friendly, si può investire in capi di qualità, ben fatti e che durino nel tempo, acquistare abiti vintage o di seconda mano, supportare marchi che assicurino in modo chiaro e trasparente l’utilizzo di materiali sostenibili e cruelty-free. In ultimo, cosa c’è di più glamour e originale di un capo riparato con piccoli interventi di sartoria e personalizzato a proprio piacimento? Potremmo dare una ventata di freschezza al nostro guardaroba, facendo la differenza con look unici, iconici e in grado di raccontare la nostra storia.