Sono ormai lontani quei tempi in cui i pantaloni appartenevano solo agli uomini, ora anche le gonne possono essere indossate dal sesso maschile, e il futuro della moda sembra proporre sempre più abbigliamento non binario. Nuove regole hanno ridefinito i confini della moda, dove la femminilità maschile prende il sopravvento e si allontana dal vecchio sistema. Siamo finiti nell’era in cui ci si può identificare in un capo di abbigliamento a prescindere dall’identità di genere, e il cliché che vuole la distinzione tra maschio e femmina è iniziato a entrare in crisi già da svariati anni. A rappresentare questo fervente desiderio di libertà è la Gen Z, quella nata tra il 1995 e 2010, giovanissimi cresciuti totalmente dipendenti dal digitale.

no gender harry styles - Life&People MagazineIl fenomeno della moda fluida è ormai globale, e non si tratta di una tendenza ma di un vero e proprio movimento rivoluzionario che sta modificando la percezione della bellezza. Un cambiamento che parte dalla società diventata sempre più inclusiva e consapevole della diversità; la moda si adatta a questa mutabilità superando stereotipi finalmente crollati. 

La femminilità maschile

La moda agender, o definita genderless, unisex è la tendenza del “senza sesso” e indica una fluidità di genere che si è imposta nelle collezioni degli stilisti, sia dei marchi di lusso che del fast fashion, dominando lo stile contemporaneo. Il trend di questa nuova sensibilità estetica si distingue per capi che si adattano a qualsiasi corpo e genere, senza etichette e pregiudizi, permettendo a chi la “adotta” di esprimersi senza alcuna costrizione. Di certo il progresso (se così vogliamo definirlo) del vestire e la consacrazione della moda gender-fluid sono da un lato dovuti soprattutto all’evoluzione dei comportamenti sociali e culturali. I giovani hanno preso una maggiore coscienza dell’orientamento sessuale e crescono ogni anno i consumatori che non acquistano più per categoria distinta di genere.

Moda inclusiva: come cambia la società

In realtà questo atteggiamento riguarda in particolare l’esigenza di promuovere la libertà di espressione incondizionata che si sta diffondendo nell’industria del settore, propria di coloro che non vogliono essere obbligati a indossare capi o vivere secondo codici a cui non si sentono di appartenere; generando una presa di coscienza forte e decisiva.

gonna uomo - Life&People MagazineDa qui infatti i risultati sono stati evidenti; dal successo e l’inclusione sulle passerelle delle modelle transgender, ai modelli androgeni o quelli che indossano abiti femminili, alla propagazione dei dibattiti sulla parità tra uomo e donna, fino alla sfera propriamente stilistica che ha visto l’introduzione di collezioni unisex, oggi valorizzate e riconosciute a pieno titolo anche da maison prestigiose, oltre a brand emergenti. Un grande punto di svolta che merita la dovuta attenzione e in certi versi anche un’attenta riflessione, che deve tener conto della differenza culturale dei Paesi e l’heritage dei marchi.

La moda agender come principio di libertà espressiva

Una sfida che è un’esortazione a vestire liberamente e anti-convenzionale. Un’attitude che esorta a non considerare il genere come principio differenziatore e a non vestirsi sulla base delle limitazioni imposte dagli stereotipi di genere. Cosa caratterizza questo modo di vestire? I capi senza connotazione di genere hanno un taglio neutro, linee non sagomate, pulite, forme ampie, tagli versatili offrendo una vasta gamma di possibilità di espressione.

no gender saint laurent SS25

Un perfetto esempio di come la moda

possa essere in grado di superare le barriere e celebrare l’individualità è Harris Reed, neolaureato della Central Saint Martins a Londra, emerso come una delle stelle nascenti più brillanti dell’industria fashion, il quale sostiene apertamente la promozione della moda gender fluid al mainstream.

no gender man femminilità maschile - Life&People Magazine Il designer è noto per i suoi modelli che sfidano le norme di genere e mascolinità, indossati dalle celebrità più iconiche nell’industria musicale, come il cantante britannico Harry Styles e la cantautrice statunitense Solange Knowles. La voglia di normalizzare ciò che una volta non era accettato come la normalità a causa di rigide divisioni sociali e ruoli predefiniti oggi può essere visto come un’opportunità per una società più inclusiva e diversificata.  

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