Paese che vai, tradizione di Capodanno che trovi. Ogni nazione ha il proprio folklore e i suoi modi particolari per salutare il nuovo anno. Tra le usanze più curiose, spicca quella spagnola: sia nella penisola iberica che in America Latina, allo scoccare della mezzanotte si mangiano 12 chicchi d’uva. Questo rito, all’apparenza semplice, è ricco di significati e affonda le sue radici in una combinazione di storia, superstizione e tradizione popolare.

Ma perché proprio 12 chicchi d’uva? Come è nata questa usanza che si è diffusa anche in altri paesi latini?

La nochevieja e “las campanadas” nella tradizione del Capodanno durante la nochevieja, l’ultimo giorno dell’anno, gli spagnoli si preparano per un rituale speciale, scandito dai 12 rintocchi dell’orologio della Puerta del Sol di Madrid. Ogni rintocco rappresenta un mese dell’anno, e mangiare un chicco d’uva per ciascuno è considerato un gesto simbolico per attirare fortuna, prosperità e felicità nei mesi successivi. La cerimonia, trasmessa in diretta televisiva, è seguita con grande entusiasmo da milioni di persone, che vivono l’evento con un misto di eccitazione e allegria, trasformandolo in un momento di unione e celebrazione collettiva.

Le regole sono semplici e mettono alla prova molti partecipanti:

ogni chicco deve essere mangiato entro il rispettivo rintocco dell’orologio, senza interruzioni. Ciò che sembra un’azione banale diventa rapidamente una sfida, tra risate, bocconi affrettati e una leggera tensione per non perdere il ritmo. L’ultimo chicco, in particolare, riveste un significato speciale. Riuscire a consumarlo in tempo è visto come un segnale di buon auspicio, promettendo un anno ricco di successi e opportunità. Questa tradizione, ormai parte integrante della cultura iberica e diffusa anche in altri paesi di lingua spagnola, ha radici storiche che si intrecciano con motivi economici: si dice che nacque agli inizi del XX secolo per smaltire un’eccedenza di uva. Oggi, però, è molto più di un’usanza nata per necessità: rappresenta un momento di riflessione e speranza, un modo per salutare l’anno passato e accogliere con ottimismo quello nuovo, condividendo risate e aspettative con familiari e amici.

tradizione capodanno perchè si mangiano 12 chicchi uva - Life&People Magazine

Le origini della tradizione del Capodanno

Non esiste una spiegazione univoca su come questa usanza sia nata, ma ci sono alcune teorie affascinanti. Una delle più note risale al 1909, quando alcuni vignaioli spagnoli, trovandosi con un surplus di uva, decisero di promuovere questa pratica per vendere il loro prodotto in eccesso. Un’altra versione, meno commerciale, racconta di una protesta a Madrid durante l’800: un gruppo di cittadini mangiò uva pubblicamente alla mezzanotte per contestare il divieto di celebrare l’Epifania in piazza. Qualunque sia la verità storica, la tradizione è sopravvissuta e si è evoluta, diventando un rituale immancabile per gli spagnoli e per molti altri paesi di cultura latina. Ciò che rimane costante è il messaggio positivo che questo gesto porta con sé: l’uva come simbolo di abbondanza e speranza.

La scelta dell’uva a Capodanno: riti e problemi

L’uva ha un significato simbolico profondo, legato alla fertilità, alla gioia e alla fratellanza. Non a caso, nell’antica Grecia e a Roma, il dio Bacco (o Dioniso) era rappresentato spesso con grappoli d’uva, celebrando i piaceri della vita e l’abbondanza. Questa tradizione si è radicata nel periodo natalizio in Spagna durante l’occupazione napoleonica, quando i banchetti francesi introdussero l’uva come accompagnamento allo champagne. Da lì, è diventata una presenza fissa nelle festività spagnole. Come molte tradizioni, anche questa non è esente da controversie. Negli ultimi anni, il mercato ha visto l’esplosione di prodotti industrializzati legati al rito: chicchi d’uva già sporzionati, sbucciati e denocciolati, confezionati in plastica.

tradizione capodanno perchè si mangiano 12 chicchi uva - Life&People MagazineQuesto approccio ha sollevato critiche da parte di ambientalisti e consumatori attenti alla sostenibilità, accusando queste pratiche di generare sprechi inutili. La Spagna ha affrontato fermamente il problema nel 2022, introducendo una legge che vieta i packaging per la frutta, riducendo l’impatto ambientale. Condivisibile o meno, si tratta di una misura forte, d’impatto, una scelta che dimostra il rispetto per l’ambiente e per chi lo ha a cuore. Tuttavia, in altri paesi, soprattutto in America Latina, il fenomeno persiste. Nonostante le critiche, il rituale dei 12 chicchi d’uva continua a essere momento magico per milioni di persone; è un gesto che unisce famiglie e amici, un rito collettivo che permette di chiudere l’anno vecchio con un pizzico di allegria e ottimismo.

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