I tatuaggi hanno una storia molto antica che risale intorno al 5000 a.C; tatuaggi e la moda hanno da sempre tratto grande ispirazione l’uno dall’altro. Quest’arte di imprimere sul corpo disegni o dermografie, inizialmente incompresa e bistrattata, considerata mero simbolo di anticonformismo e ribellione e, in alcuni casi, vero e proprio marchio di appartenenza alla “mala”, ha subito negli anni una progressiva metamorfosi, fino a diventare, a oggi, una modalità di espressione della personalità, apprezzata e utilizzata soprattutto tra i giovani.

tatuaggi e moda - Life&People MagazineUn’arte da imprimere su pelle, per raccontarsi senza il bisogno di dover parlare, semplicemente svelando parti del corpo come veicoli capaci di raccontare emozioni e comunicare messaggi efficaci o, al contrario, celare misteriosi enigmi. In questo percorso di evoluzione del tatuaggio, la moda ha giocato un ruolo determinante.

Issey Miyake: antesignano di un nuovo stile

Il designer giapponese Issey Miyake è stato il primo a intuire l’importanza dell’unione tra tatuaggi e moda. Antesignano di uno stile moderno, riflesso dei cambiamenti sociali, fonte d’ispirazione per altri stilisti, Miyake è riuscito a catalizzare l’attenzione del mondo sulle sue creazioni particolarmente innovative, rappresentative di un nuovo linguaggio, al contempo scenico e simbolico. Lo ha fatto nel 1971, presentando a New York una collezione autunno-inverno precorritrice dei tempi, interamente ispirata ai tatuaggi e agli irezumi, tradizionali tattoo giapponesi.

Il significato dei tatuaggi delle star Life&People MagazineTra i capi più iconici portati in passerella da Miyake, un body da uomo con cui il designer omaggiava le leggendarie star del rock Jimi Hendrix e Janis Joplin. Body con il quale lo stesso Miyake si fece immortalare in uno scatto dal fotografo Kishin Shinoyama. Dopo di lui, lo stilista belga Martin Margiela, molti anni più tardi, nel 1989, portò in passerella il “tattoo top”, una maglia trasparente con sopra impressa una stampa tribale; un capo certamente originale dall’effetto ottico sorprendente: apparentemente un tatuaggio sulla pelle.

L’unione tra tatuaggi e moda in “Les Tatouages” di Jean Paul Gaultier

Spetta senz’altro a Jean Paul Gaultier il merito d’aver portato la cultura del tatuaggio a un livello superiore nel mondo della moda. Nella sua celebre collezione primavera-estate 1994, denominata per l’appunto “Les Tatouages”, lo stilista francese ha unito civiltà diverse utilizzando simboli tribali indiani e africani, accennando anche alla cultura sud-est asiatica come omaggio al potere della body art. Per questa storica sfilata, Gaultier volle che a calcare le passerelle fossero, per la prima volta nella storia, modelli con piercing e tatuaggi sul corpo. Una scelta, questa, pensata per stupire e affascinare ulteriormente pubblico, buyer e stampa.

Il significato dei tatuaggi delle star Life&People MagazineOltre dieci anni dopo, nel 2008, lo stilista ripropose i tatuaggi nella sua collezione primavera-estate. L’idea di ispirarsi ai tattoo fu ripresa, nel 2011, da Louis Vuitton, nella  collezione maschile in cui presentò accessori in pelle decorati dal tattoo artist Scott Campbell e dove, gli stessi modelli, mostravano tatuaggi realizzati con inchiostri temporanei. Sulla stessa scia, seguì nel 2015, la collezione autunno-inverno di Comme des Garçon a cui collaborò il tatuatore Joseph Ari Aloi.

Tatuaggi e moda: Van Noten, Gvasalia, Viktor&Rolf, messaggi d’autore

La body art ritorna sulle passerelle, ma in chiave elegante, con Dries Van Noten, che un anno dopo, nel 2016, presenta una collezione di indumenti intimi dove disegni colorati danno l’illusione che la pelle delle mannequin sia decorata. E come dimenticare la primavera-estate 2019, quando Demna Gvasalia, fondatore di Vetements, utilizza la simbologia dei tatuaggi per raccontare storie di estetica post-sovietica, associando la body art alla criminalità russa.

tatuaggi piccoli Life&People Magazine lifeandpeople.itInfine, ma non per ultima, la sfilata di Viktor&Rolf, primavera-estate 2020, in cui le modelle sfilano in pizzi e merletti sfoggiando con disinvoltura grandi tatuaggi. Questo accostamento tra tatuaggi e moda,  volutamente azzardato, ha alla base un messaggio di grande impatto sociale: nel mondo che cambia, le donne possono permettersi di essere trasgressive e femminili allo stesso tempo perchè la moda non è solo stile ed eleganza, ma un linguaggio, e, in quanto tale, riflette le sfide e le evoluzioni della società.

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