Meglio prenotare un hotel o una casa vacanze? L’annosa questione divide da sempre i viaggiatori, che si apprestano a partire per le vacanze con stili di vita ed esigenze completamente diverse. Un single affamato di esperienze vuol vivere la destinazione prescelta come un vero e proprio local, ed ecco allora non c’è niente di meglio che affittare una casa. Niente orari, né a colazione né a cena, e nessun occhio indiscreto ad osservare. Una coppia in vena di coccole, al contrario, sceglie un servizio in camera d’hotel con colazione intercontinentale servita sul vassoio d’argento.
Non c’è una risposta valida per tutti e nemmeno una scelta adatta in assoluto. Dipende dalle proprie esigenze e abitudini, dalla durata della vacanza, dalla disponibilità di denaro, dal tipo di esperienza che si vuole vivere. Un single in solitaria, o un businessman in trasferta, potrebbero apprezzare di più la sicurezza e la sorveglianza offerte da una struttura ricettiva.
L’imponderabile fattore prezzo
Una analisi che potrebbe rivelarsi decisiva nella scelta è dettata dal portafoglio. Una camera d’hotel comprensiva di servizi esclusivi potrebbe costare sensibilmente più rispetto ad un semplice appartamento; così come un albergo in formula B&B (solo pernottamento e colazione) potrebbe costare meno di una casa-vacanze di lusso, con piscina e giardino. Tutto è estremamente relativo e subordinato alla propria personalissima visione ed idea di vacanza.
Ci sono persone che desiderano privacy al primo posto ed altre invece non vedono l’ora di farsi coccolare da personale in livrea. Alcuni individuano il concetto di lusso nell’assenza di orari e formalità, mentre altri gradiscono esibire il proprio status in pubblico. C’è chi aspetta di degustare una buona cena al ristorante (magari stellato) dell’hotel e chi risparmia sull’alloggio per sedersi al tavolo del migliore ristorante della zona. Ognuno può, in maniera flessibile scegliere il tipo di vacanza assecondando la propria indole, i desideri, i gusti e le aspettative.
Delle preferenze non v’è più certezza
Insomma, diventa sempre più chiaro che quando si tratta di scegliere l’alloggio per le vacanze, gli schieramenti sono dai più classici e stereotipati, come gli amanti degli hotel e i fan di Airbnb. L’indole personale prevale e si compone di migliaia di sfaccettature in base al tipo di viaggiatore: solitario, in famiglia oppure in coppia, ognuno ha i propri tempi ed esigenze, scandite da abitudini consolidate e dalle richieste degli altri eventuali ospiti.
Per le famiglie numerose, la struttura alberghiera diventa quasi un vero e proprio must: colazione pantagruelica, piscina e animazione per i bambini, SPA per i genitori e servizi di intrattenimento. Tuttavia, astrarre vuol dire inevitabilmente ignorare le eccezioni, sempre considerevoli, che impediscono di tracciare un profilo preciso e di conseguenza riuscire a stabilire una gerarchia fissa tra hotel e casa vacanza. Non solo, dunque, non è possibile tracciare un identikit del viaggiatore tipo e la routine del cliente ideale, ma i due universi coesistono e rafforzano il proprio appeal a vicenda. Talvolta turisti, talvolta esploratori in cerca di avventura più che di relax: gli stessi individui si ritrovano nel corso della propria vita a ricoprire stereotipi diversi di viaggiatore. Un archetipo che, come tutte le generalizzazioni, rappresenta un profilo impossibile (e persino inutile) da tracciare.