E’ Durbuy, la città più piccola del mondo

, con 700 anni di storia; conta 400 anime questo minuscolo centro, così prezioso per il turismo culturale e per gli amanti della natura, che visitano il Belgio. Passeggiare tra le strade tortuose, tra edifici e antiche fortificazioni rende questo comune belga, fondato dal conte di Lussemburgo, re di Boemia, Giovanni I, una roccaforte di piacere, secondo i tanti turisti che l’hanno visitato. Ed oggi è la preferita meta turistica,  tra i dodici villaggi della Vallona, grazie alla presenza dello splendido quanto esclusivo castello Chateau des Comtes d’Urseil.

Poche centinaia di metri sono diventate attrazione turistica irrinunciabile

per le migliaia di visitatori all’anno, che visitano le Ardenne, forse per via di quella particolare atmosfera fiabesca che si respira, tra edifici fatati e la geometria inusuale disegnata dai vicoli, che trasudano di storia. Considerata la proporzione, tra turismo e area geografica coperta da Durbuy, forse questa è la città a maggiore densità attrattiva: un posto animato durante tutte le stagioni da attività sportive, ludiche e culturali. Buon cibo e riposo albergano stabilmente qui tutto l’anno, all’ombra di quel paesaggio mozzafiato ed incontaminato che circonda il borgo medioevale.

città piu piccola del mondo Durubuy | Life&People magazineChi abita nel dedalo delle stradine che portano al fiume, conosce bene la storia millenaria del Castello, fondato nell’XI secolo, distrutto e poi ricostruito nel 1756 dal regno di Luigi XIV. Le radici di questo piccolo fiore aerchitettonico sono forti e potenti, perché affondano nella notte dei tempi, quando Durbuy era considerata strategica per il commercio e, a distanza di secoli, le dimensioni della città non sono cambiate, mentre la sua attrattività turistica è cresciuta a livello esponenziale, diventando meta di viaggio di persone di tutte le nazionalità, provenienti da ogni parte del mondo.

Come si arriva a Durbuy?

Guardando la foto panoramica della città dall’alto, qualcuno rimarrà scoraggiato, pensando che sia difficile raggiungere il cuore del Paese, immerso nei boschi e circondato dalle alture. Ma in realtà con la macchina, in un’ora di strada, partendo da Liegi, scendendo a sud, si raggiunge più che facilmente. D’un tratto sembra che si arrivi a “Frittole”, il Paese di fantasia che nel film cult “Non ci resta che piangere”, dove di colpo la clessidra sembra arrestarsi, come uno scherzo del tempo. Ma fortunatamente, per raggiungere Durbuy, c’è un treno moderno, non a vapore come quello del film, che porta a Barvaux, da dove proseguire il viaggio in autobus, prenotando con la app. Una volta arrivati a destinazione, vale la pena riposare presso le tipiche strutture alberghiere, degustando il cibo locale, rinomato in tutto il Belgio.

Tra le stagioni preferite dai visitatori, certamente si posiziona in cima alla classifica quella invernale, forse per la suggestione delle luci di Natale, forse per le musiche tipiche che accompagnano le passeggiate tra bancarelle e mercatini del luogo, fors’anche per il profumo di cannella e vin brulè che inebria tutta la città. Certamente non c’è bambino che, passeggiando a Durbuy nei giorni di festa natalizia, non sia convinto di aver raggiunto il villaggio di Babbo natale.

Per gli sportivi: Adventure Valley Durbuy, il parco immerso nella natura

Kajak, via ferrata, bici e speleologia. C’è l’imbarazzo della scelta, per chi viaggia e decide di fare un salto, raggiungendo questo piccolo comune, a sud del Belgio, che corre lungo le sponde del fiume Ourthe. Qui si anima un grande parco per bambini con con mille cespugli, di forme diverse, dove giocare con i più grandi. Mentre l’escursione, per gli amanti della natura, è un’esperienza da fare magari in sella alla bicicletta, seguendo il percorso “le Creste” (ndr. il circuito ciclistico che si snoda tra le strade di Condroz) o in funivia. Le salite sono faticose, ma il panorama mozzafiato promette un’esperienza indimenticabile, mentre i vicoli dei villaggi della Vallona nascondono il fascino del sito Megalitico, risalente a 5 mila anni fa.

Condividi sui social