I cimeli sportivi si trasformano in arte grazie all’innovativa esposizione museale “Match del Design et sport– une histoire tournée vers le futur” allestita al Musée du Luxembourg di Parigi in prospettiva delle prossime Olimpiadi 2024. Un’occasione ideale per atleti, sportivi e semplici appassionati per osservare con attenzione l’evoluzione incredibile attraversata negli anni dalla manifattura nella creazione di attrezzatura sportiva, un’arte che negli anni è riuscita a raggiungere livelli davvero impensabili di stile ed innovazione tecnologica. Accessori, indumenti e dotazione sportiva di ogni sorta: per fare un vero e proprio viaggio nella storia dello sport fino all’11 agosto. Il responsabile di questo bellissimo progetto è il famoso designer tedesco Konstantin Grcic, il quale tramite l’esposizione ha voluto lanciare un messaggio rivoluzionario al suo pubblico:
“Guai a pensare che il design sia solo l’aspetto di una scarpa o la silhouette di una racchetta da tennis di ultima generazione, è molto, ma molto di più.”
Secondo lo stesso Grcic, il compito del designer di attrezzatura sportiva è quello di spingersi oltre la forma e il concetto superficiale di bellezza, prediligendo sempre la funzionalità: andando ad indagare temi come l’aerodinamica, la resistenza, la combinazione dei materiali, lo studio dell’ambiente ma anche settori apparentemente distanti come l’architettura, solo così si riesce a ottenere un prodotto finale davvero utile per l’atleta nello svolgimento delle sue prestazioni agonistiche.
Cosa si nasconde dietro ad un record?
Vincere medaglie, essere il più veloce o il più forte della propria categoria, un risultato raggiungibile solo con il duro lavoro ed attraverso il sacrificio quotidiano. Per riuscirvi bisogna chiaramente armarsi di grande forza di volontà e disciplina, nonché di una incrollabile forza mentale e totale abnegazione. Tuttavia, questi sforzi sarebbero vani senza l’ausilio di una attrezzatura adeguata. Per aiutare i campioni a superare i propri limiti ci sono intere équipe di professionisti che ogni giorno si spendono al fianco di questi ragazzi lavorando minuziosamente senza tralasciare il minimo dettaglio, servendosi di tutti gli strumenti necessari. Quello che separa un trionfo da una totale debacle è spesso il risultato dell’unione di tanti piccolissimi tasselli che insieme creano un’opera d’arte straordinaria, che raggiunge la sua sublimazione nello stabilimento del record.
Tra gli indumenti esposti alla mostra internazionale più “cool” dell’anno si potranno osservare una straordinaria gramma di abiti ed accessori storici. Tra i pezzi più pregiati vi è anche il leggendario Jogbra, l’invenzione rivoluzionaria nata da due sportive americane negli anni Settanta. L’etimologia del memorabile reggipetto deriva l’unione delle parole inglesi “job” ovvero jogging e “bra”, che significa invece reggiseno. Furono Lisa Lindhal e Hinda Sheriber, due donne e sportive che si cimentavano nella corsa, ad avvertire la necessità di questo prodotto, divenendo le inventrici del primo ed unico reggiseno sportivo pensato per l’attività fisica da loro stesse così raccontato:
“Jogbra, non è il classico prodotto di una fantasiosa casa di lingerie e nemmeno il frutto di un equipe di marketing, è un indumento eccezionale per praticare sport brevettato per donne sportive.”
Per celebrare la storia dello sport
è importante sostenere progetti simili, in grado di elevare la narrazione sportiva proprio come si faceva una volta. Esibite si possono scoprire tantissime chicche: dai palloni da calcio storici alle macchine per l’allenamento e il monitoraggio della salute, dalle telecamere per le riprese sportive del passato ai sistemi di arbitraggio più rudimentali. E poi il robot umanoide Atlas, Boston Dynamics del 2018, la Bamboo Bicycle Club del 2012, i modelli di costumi tecnici Speedo LZR Racer realizzati da Speedo e Mectex in collaborazione con la NASA nel 2008. Infine in tema olimpiadi si può ammirare la bandiera della Refugee Nation di Yara Said del 2016.
Insomma, proprio nella città del Louvre ed in occasione delle prossime Olimpiadi di Parigi, prenderà vita un’altra mostra di tutto rispetto e di grandissima rilevanza culturale: non ci si aspetta certo la stessa affluenza, ma quel che è certo è che si tratta di un allestimento davvero imperdibile per ogni appassionato della storia dello sport.