La California non è solo un luogo, è un topos della nostra immaginazione, un ricordo, una fascinazione, una storia da vivere in prima persona, scegliendo bene cosa visitare per coglierne l’essenza. Il viaggio in una terra reale e immaginifica al contempo, infatti, potrebbe essere influenzato proprio dall’immanenza del sogno californiano nel nostro immaginario, dirottandoci sugli itinerari tipici delle visite agli studios, alle grandi città e alle ville delle star… esiste un’altra California però, che attende solo di essere scoperta, meno celebre forse, ma potente per i paesaggi ameni e distopici, romantica per i colori intensi ed evocativi, a tratti perfino mistica per l’incommensurabilità degli spazi e la potenza delle emozioni che provocano.
Joshua Tree National Park
Un viaggio nell’anima della California non può prescindere da una visita al Joshua Tree National Park chedeve il suo nome al caratteristico albero della yucca – il Joshua Tree appunto – che cresce nella sterminata area del Parco Nazionale protetta dal 1994 grazie al California Desert Protection Act. Le sue atmosfere post apocalittiche hanno ispirato musicisti del calibro degli U2 e stregato registi di tutte le epoche per l’atmosfera da luogo sopravvissuto a un qualche evento indefinibile e antico. Originariamente, l’area era abitata dagli indiani Pinto, il cui spirito aleggia ancora nell’aria, dando a ogni pietra, a ogni pianta, a ogni ombra un alone di sacralità, espresso da una natura resiliente che si esibisce in panorami astratti e tramonti eterni.
Sequoia National Park
Il maestoso Generale Sherman è la vera star di questo parco e non si tratta di un austero e attempato militare, ma dell’albero più grande del mondo per volume, una delle secolari, forse addirittura millenarie, sequoie che abitano questo territorio dalla notte dei tempi. Piante così evidentemente divine, per le proporzioni soprannaturali che raggiungono, da diventare oggetto di venerazione da parte delle tribù dei Nativi Americani che in queste foreste vivevano e si combattevano per il controllo dei numerosi corsi d’acqua della zona che, durante secoli, hanno scavato gli spettacolari canyon dell’attiguo Kings Canyon Park.
Paradise Cove
Una vecchia tavola da surf piantata nella sabbia segnala l’ingresso a Paradise Cove, una spiaggia a poche miglia di distanza dalla ben più blasonata, e affollata, Malibu che non si fa rimpiangere immaginata da questo lussuoso angolo di paradiso. A Paradise Cove si può assaporare l’atmosfera intima delle spiagge esclusive, concedersi un soggiorno al Paradise Cove Boutique Hotel con la sua baia privata solo per adulti e gustare un brunch o una cena al celebre Beach Café, un bistrot gourmet di fronte al mare consigliato e frequentato anche dai californiani.
Big Sur Coast
Oltre cento chilometri di Highway, le leggendarie autostrade americane, che offrono allo sguardo panorami mozzafiato, scogliere a strapiombo sul mare e foreste incontaminate senza soluzione di continuità: benvenuti nel Big Sur. Così gli americani chiamano questa porzione della costa centrale della California ideale per fare escursioni lungo i sentieri costieri e fermarsi alla scoperta delle pittoresche e accoglienti cittadine lungo la strada, come Santa Cruz o Monterey, che svelano la California autentica e trasmettono tutto il calore del sud.
Old Town San Diego
Come insegnano i maestri del cinema, basta una dissolvenza, uno sbattere di ciglia e tutto cambia. Le atmosfere, i suoni, i colori di Old Town San Diego trasportano in un altrove storico e culturale, laddove tutto ha avuto inizio nel lontano 1769, quando il primo insediamento spagnolo prese possesso di questa terra del lontano Ovest, meglio noto come Far West, battezzandola California.
Zabriskie Point – Death Valley
Scelto da Michelangelo Antonioni per l’omonimo film del 1970, Zabriskie Point è uno dei siti più iconici della Death Valley, la Valle della Morte, la zona più calda del Pianeta che ospita una natura nuda e imponente nella sua assenza, così presente e invisibile al contempo, in grado di generare un paesaggio unico, atavico e universalmente evocativo.
Mossbrae Falls
Il muschio verde intenso che ricopre il canyon assume i toni cangianti dello smeraldo, accarezzato costantemente dagli scrosci delle Cascate di Mossbrae che lo lambiscono mentre si gettano nel fiume Sacramento. Uno spettacolo di luce e acqua che provoca fascinazioni visive, sfumature inattese e lascia il viaggiatore definitivamente rapito da questo itinerario in un ossimoro della ragione: un sogno così reale che chiamiamo California.