Chi tra i nostri genitori non ha mai sognato di partire in vacanza con un’Alfa Romeo Italia modello Giulietta? Chi non lo ammette, mente e sa di mentire. La più dolce delle vetture del Biscione proprio in questi giorni compie 70 anni. Un traguardo prestigioso per un modello di auto che ha fatto la storia del marchio. Un modello che rimane ancora oggi punto di riferimento per gli appassionati delle quattro ruote.
La curiosità firmate Alfa Romeo Italia
Il suo primo esemplare fu presentato ufficialmente il 21 aprile 1954, al Salone di Torino. La sua versione coupé conquistò subito l’immaginario collettivo e l’attenzione della stampa. La Giulietta Sprint fece subito scalpore, ottenendo numeri importanti in termini di ordini. Non da meno anche la sua prima campagna di comunicazione; durante l’anteprima al Portello di Milano, due attori uscirono da un elicottero vestiti da Romeo e Giulietta di Shakespeare.
Il nome “Giulietta” è stato ispirato dal padre del fondatore dell’azienda, Nicola Romeo, che spesso ricordava l’amore per Shakespeare e in particolare per il personaggio nella sua opera “Romeo e Giulietta“. La scelta rifletteva l’idea di eleganza, bellezza e passione, elementi che l’azienda voleva associare alla sua vettura. Fu anche la prima Alfa Romeo a prendere un nome di donna. Rapidamente conquistò un pubblico per il quale fungeva da simbolo del boom economico del dopoguerra. Un simbolo che nonostante il costruttore ne abbia fermato lo sviluppo estetico e tecnologico a fine 2020, continua a vivere e sicuramente verrà riproposto in futuro.
Il primo design
La prima Alfa Romeo Giulietta era un’auto bassa con una fiancata minimalista e una parte posteriore con un lunotto avvolgente fortemente inclinato. Un design costruito per conquistare un pubblico più ampio e non solo appassionati di corse. Il prototipo disegnato alla Bertone da Franco Scaglione fu un successo immediato e travolgente. Il motore era un quattro cilindri bialbero da 1290 cc, interamente in lega leggera. Una soluzione innovativa all’epoca per un motore di serie. In molti ricordano soprattutto una velocità massima di circa 160 km/h; prestazioni paragonabili a vetture di una categoria superiore. La Sprint vinse nella sua categoria anche la Mille Miglia del 1956, oltre a innumerevoli vittorie sulle piste e strade di tutto il mondo.

Foto Credits © Ufficio Stampa Stellantis
Uno dei commenti più famosi sull’Alfa Romeo Italia e su Giulietta è attribuito a Enzo Ferrari. Si dice che il fondatore del Cavallino abbia definito la Giulietta una delle più belle mai costruite. Un elogio che ha contribuito a consolidare la reputazione della Giulietta non solo per le sue prestazioni motoristiche, ma anche per il suo design elegante e raffinato.
L’auto delle celebrità
L’attore americano Dustin Hoffman è stato fotografato mentre ne guidava una versione Spider nel film “Il Laureato” del 1967. Allo stesso modo l’attrice sudafricana Charlize Theron in più occasioni mondane mentre il britannico Jeremy Irons, attore già noto per essere un appassionato di auto d’epoca, si dice che ne abbia posseduta una. Spesso fu protagonista indiscussa nei film polizieschi italiani, negli anni ’60 e ’70 fu associata in pieno allo stile italiano dell’epoca. “Milano calibro 9” (1972) diretto da Fernando Di Leo, “La polizia ringrazia” (1972) di Steno e “Roma a mano armata” (1976) di Umberto Lenzi presentano una sequenza d’azione che ha segnato un’intera generazione di italiani.
Appuntamento al Museo di Arese
Per celebrare il suo 70° anniversario l’Alfa Romeo ha realizzato un logo speciale a supporto dei vari eventi che club e appassionati hanno organizzato in tutto il mondo. La grande festa per alfisti e non, si terrà domenica 2 giugno al Museo Alfa Romeo Italia ad Arese tra sfilate d’epoca e la mostra “Giulietta, Fidanzata d’Italia“. Quest’ultima ripercorrerà le tappe e le versioni di una delle auto più iconiche della sua epoca e che ancora oggi con Stellantis strizza l’occhio alle nuove generazioni di collezionisti.