Storia, cultura, arte del fare, ma anche innovazione e sguardo rivolto al futuro: non è facile scegliere le migliori cantine del Piemonte, terra di vini nobili e prestigiosi. I paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, Patrimonio Unesco dal 2013, sono mete ideali per viaggi gourmet, brevi vacanze in destinazioni autentiche e dinamiche. Passeggiare lungo i sentieri tra i boschetti che collegano i vari borghi fuori dalle strade principali è un’esperienza senza pari, specie nei mesi della vendemmia, quando i colori dei vigneti esplodono in una grandiosa tavolozza che va dal verde all’ocra. Il Piemonte è la terra dei grandi rossi ma che sa stupire anche con pregiati bianchi, tra tutti l’Erbaluce di Caluso, tipico del Canavese, e le bollicine, vero e proprio vanto della città di Asti.
Tenuta Santa Caterina
Splendidi giardini che accolgono visitatori e turisti con grande eleganza, ma soprattutto le uve e le vigne autoctone dalle quali nascono eccellenze Doc: una delle fermate irrinunciabili è senza dubbio quella alla Tenuta Santa Caterina, dove è possibile degustare il Monferrato bianco e rosso, il Barbera d’Asti, il Freisa d’Asti e il Grignolino d’Asti. La cantina è la perla di un’antica azienda agricola del ‘600 ristrutturata nel 2000 dalla famiglia Alleva.
Cantina Contratto
Fondata nel 1867, la cantina Contratto è un simbolo mondiale della produzione di spumanti italiani: Patrimonio Unesco dal 2014, nel corso della sua storia è stata fornitore ufficiale del Vaticano, della casa reale belga e nel 1913 dei Savoia. I suoi vigneti si trovano a Bossolasco, la parte più alta delle Langhe. Ai visitatori è consentito addentrarsi nell’affascinante “Cattedrale del Vino”: scavata interamente a mano sotto il fianco della collina che sovrasta Canelli, si estende per circa 5.000 metri quadrati con una profondità di 38 metri e al suo interno può conservare fino a un milione e mezzo di bottiglie. La caratteristica marna ricca di tufo calcareo mantiene la temperatura costante a 13 gradi.
Marchesi di Barolo
Le Marchesi di Barolo sono tra le cantine più suggestive da visitare in Piemonte. La donna che svolse un ruolo chiave nel riconoscere il potenziale del vino della regione e nell’avviarne la produzione, nel 1807, fu Juliette Colbert di Maulévrier, sposa di Carlo Tancredi Falletti. Successivamente, nonostante l’estinzione della dinastia Falletti nel 1864, la tradizione vinicola è stata portata avanti da Pietro Abbona, che acquisì l’intera tenuta: ancora oggi i suoi dicendenti tengono viva la secolare tradizione e offrono ai turisti un’esperienza di grande impatto, con protagonisti assoluti il Barolo e il Barbera d’Alba Ruvei.
Cascina delle rose
La famiglia Rizzolio acquistò Cascina delle Rose nel 1948, quando era parte di una grande proprietà che comprendeva quasi tutto il territorio del Rio Sordo. Oggi consta di sei ettari di terreno di cui cinque a vigneto ed il resto a noccioleto e bosco. Inizialmente venivano pigiate solo le uve necessarie alla produzione del vino per il consumo familiare, poi man mano si è arrivati a vinificare il 100% negli anni ’84- ’85, fino a raggiungere le trentamila bottiglie annue, lo standard attuale. ll rispetto della natura nei vigneti e in cantina restituisce vini assolutamente legati al territorio, specie il Barbaresco, che incarna l’espressione più elegante e femminile del Nebbiolo. La tradizione e l’eleganza sono le due parole chiave nella filosofia dell’azienda.
Azienda Agricola Vajra
La cantina Vajra è la regina del Barolo biologico: l’azienda a gestione famigliare, infatti, ha iniziato a coltivare le sue uve oltre 50 anni fa, seguendo un preciso regime, ben prima che la viticoltura bio diventasse un must. La visita guidata è un’occasione imperdibile per chi vuole assaporare tutta la forza di un vino come il Barolo, declinato in più versioni, a seconda della lavorazione e dei cru di provenienza delle uve; la degustazione raccontare il vero legame tra il Nebbiolo e il territorio delle Langhe.