74 anni della kermesse musicale più famosa d’Italia in mostra; in concomitanza con l’inizio del Festival di Sanremo 2024 si è aperta a Forte Santa Tecla “Il Festival si mostra”, esposizione allestita per celebrare non solo la storia della rassegna, ma anche cent’anni della radio e i settanta della televisione attraverso abiti di scena, pezzi di scenografia ma anche diversi modelli vintage.
Cinque stanze per ripercorrere la storia del Festival
L’exhibition, organizzata dalla RAI, racconta un percorso – articolato in cinque sale – della rassegna, a partire dagli esordi nel 1951 fino ad arrivare alle recenti (e convincenti) edizioni targate Amadeus. L’idea è sviluppata dalle Direzioni Comunicazione ed Intrattenimento Prime Time in collaborazione con la Direzione Teche e Produzione TV (Museo della Radiotelevisione di Torino) oltre alla partecipazione del Comune di Sanremo, Rai Pubblicità e la Direzione Regionale Musei Liguria.
Un vero e proprio ritorno al passato, dove a guidare il visitatore sono le principali tappe del Festival, relazionate all’evoluzione dei principali media. Ricordiamo infatti che soltanto a partire dal 1955 la Radio Televisione Italiana decide di trasmettere in diretta l’evento sulle proprie frequenze, avviando una storia di incredibile successo, divenuta in poco tempo caposaldo della cultura italiana.
Gli abiti di scena storici a Santa Tecla
Presente inoltre una folta proposta di abiti di scena originali, indossati nel corso del tempo da conduttori e artisti che hanno scritto la storia del Festival. Tra i tanti, è possibile guardare da vicino l’abito dell’annunciatrice Rosanna Vaudetti in occasione del primo storico annuncio della RAI a colori legato alla Cerimonia D’Apertura delle Olimpiadi di Monaco.
Non mancano i completi di Amadeus, tra cui uno di quelli indossati la scorsa edizione (realizzato dal fidatissimo Gai Mattiolo), ma anche le iconiche creazioni strutturate pensate per Antonella Clerici in occasione della sua prima co-conduzione del 2005 a fianco di Paolo Bonolis e Federica Felini. Tra le altre mise spicca il capo rosso di Elodie, proposto a Sanremo in occasione della sua conduzione a fianco dell’attuale Direttore Artistico. Affascinante anche quello stile flamenco di Rocío Muñoz Morales, conduttrice nel 2015 accanto a Carlo Conti, Emma Marrone ed Arisa. Autentici pezzi di collezione, con una serie di televisioni e radio allestite una accanto all’altra per rimarcare l’evoluzione ed i cambiamenti di modello e formato.
E Sanremo aspetta la sua ultima stella nella Walk Of Fame
Mentre si sta svolgendo la 74esima edizione del Festival, la città di Sanremo sta aspettando di apporre l’ultima targa nella sua Walk Of Fame, situata in Via Giacomo Matteotti, viale pedonale che collega l’iconico Casinò al Teatro Ariston, creando così un ponte di collegamento tra le due location che hanno segnato la storia del Festival. Si tratta di una serie di targhe che, in rigoroso ordine cronologico, ripercorrono tutti i vincitori della storia della kermesse, partendo ovviamente da “Grazie dei fiori” (1951) concludendo (al momento) con “Due vite” di Marco Mengoni (2023).
La Walk of fame è solo uno dei tanti riferimenti al Festival di Sanremo che è possibile osservare tutti i giorni dell’anno. Un’altra delle attrazioni più importanti della cittadina ligure è infatti la statua dedicata a Mike Buongiorno, presentata per la prima volta nel 2013 in occasione della Sessantatresima edizione capitanata da Fabio Fazio. L’omaggio al presentatore, che può vantare ben undici conduzioni (di cui cinque consecutive), è posto all’incrocio con via Escoffier ed è stato donato dalla Fondazione Buongiorno per scolpire nella memoria il rapporto indissolubile tra il conduttore e la città.
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