Non c’è ombra di dubbio, questa settimana la lettera M sta per ‘musica’. Ma, sebbene sia quest’ultima a far da padrona, la segue a testa a alta la parola ‘moda’. Ad accomunarle non è solo la loro iniziale bensì un defilè imperdibile per i palati più fini dell’haute couture. Se nelle fashion week sono le passerelle ad ospitare le creazioni di stilisti e maison internazionali, al festival della canzone italiana è il green carpet di Sanremo ad essere ‘solcato’ da celebrità con look ricercatissimi; a vestire le star che calcheranno il palco dell’Ariston sono, infatti, couturier dell’alta moda.
Il look sporty punk di Rose Villain
Così, prima di farci ascoltare le proprie abilità canore, i cantanti in gara nell’edizione 2024 del Festival di Sanremo, sono apparsi in outfit da passerella sul lungo tappeto verde che con i suoi 300 metri collega Via Matteotti al Suzuki Stage. Ad aprire le danze la chioma turchina di Rose Villain, moderna fata dal sapore sporty punk che, sfila in total black firmato Dsquared2. Affidato a zip e interni check il compito di illuminare il soprabito nero.
Angelina Mango in Etro
Testimonial di quello che sembra essere il capo icona di questo green carpet, ovvero la pelliccia, è Angelina Mango. La giovane cantante ne sfoggia una, rigorosamente finta, di colore blu delphinium, lasciando intravedere l’aderente tuta in velluto a fantasia geometrica firmata Etro. Il tocco di classe alla talentuosa figlia d’arte lo danno gli anelli di Acchitto.
Tra gli altri ad aver scelto un look dominato dalla pelliccia ci sono i Negroamaro, vestiti per l’occasione da Missoni. Ricorda una rockstar anni ’70 con i suoi occhiali da sole abbinati al soprabito il frontman della band salentina. Dalla Puglia arriva a Sanremo anche Maninni in total white a cura di Neil Barrett impreziosito da gioielli Salvini.
Colori tenui per Clara
Sceglie il bianco, declinato al crema, un’alta cantante in gara: Clara, che aprirà la prima serata del festival. Approda sul green carpet con un total look che dice decisamente addio alle atmosfere di “Mare Fuori”. Loro Piana crea per lei un stile quiet luxury da first lady. Sul versante cromatico opposto, invece troviamo Annalisa che opta per l’eleganza intramontabile del nero.
Il total black Dolce&Gabbana di Annalisa
E quando si parla di woman in black c’è lo zampino di Dolce&Gabbana che per la cantante dalla chioma corvina hanno deciso di giocare con i tessuti. Dall’organza dello spolverino con maniche a sbuffo al raso in seta dei dettagli abbinati passando per trasparenze in velo e gli stivali in lycra, tutto è affidato all’unicità del nero con sapienti giochi di luce.
I Santi Francesi in un look da gangster
E lo stile del duo di stilisti si riconosce anche indosso a I Santi Francesi che sembrano quasi rievocare le atmosfere di un film gangster con i loro pantaloni larghi e dal taglio quadrato. Belli e dannati, Alessandro e Mario sfoggiano, sul carpet di Prima Sanremo, rispettivamente un cappotto di tela di lana con colletto a lancia e un in tweed, sempre in lana, a spina di pesce. Non si discosta troppo da questo il look che Fendi ha cucito addosso a Mr Rain, pescando dalla propria collezione uomo FW24-25. Qui sono le righe a far da padrone illuminando il total black del cappotto.
Emporio Armani veste “Il Volo”
Non poteva mancare sulla passerella sanremese Emporio Armani rappresentato dal trio italiano del belcanto più amato all’estero. Crea tre look differenti ma con gli stessi colori, la maison icona di eleganza indiscussa ha saputo esprimere la personalità di ciascun componente de “Il Volo”. Un armonioso quadro in cui dominano le tinte del marrone e beige.
Mahmood strega tutti in Maison Margiela
Ma, indiscusso, Re del defilè è Mahmood che ancora una volta detta regole di stile con il suo look Artisanal disegnato da John Galliano per Maison Margiela e scarpe Christian Louboutin. Sotto un cappotto spigato dal taglio raffinato, spuntano una t-shirt, pantaloni cropped ed un bustier rouge da lasciare letteralmente senza fiato. Se queste sono le premesse, le cinque serate del festival si preparano ad essere palcoscenico non solo delle più belle voci italiane, ma di una moda degna di far parlare, o meglio ‘cantare’, di sé.