I più romantici ricorderanno certamente il luogo del primo appuntamento fra il principe Harry e la sua Meghan. È il 2016 e i due innamorati si incontrano nella sala da pranzo del Dean Street Townhouse, hotel e ristorante di proprietà di Soho House dal 2008. Un’affascinante struttura che occupa i numeri 69 e 70 di Dean Street, a due passi dalla fermata metro Tottenham Court, i cui interni sono stati totalmente ristrutturati agli inizi degli anni 2000. Per l’esattezza, si tratta di una coppia di residenze georgiane la cui costruzione risale ad un’epoca collocata fra il 1732 e il 1735. Ma quelle mura, che oggi custodiscono il ricordo dei primi timidi sguardi tra Harry e Meghan, sono eredi di una storia ben più lontana nel tempo, quella del Gargoyle Club.

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Luogo di incontro per aristocratici

Nel 1925, i piani alti del civico 69, nel cuore di Soho, all’angolo con Meard Street, divengono fervente dimora dei leggendari Bright Young Things: quel gruppo di aristocratici e socialisti inglesi che nei crazy twenties è protagonista di una straordinaria rivoluzione culturale. È proprio in quell’edificio che David Tennant, infatti, fonda il Gargoyle Club con l’obiettivo iniziale di poter coltivare la propria passione per il ballo insieme all’attrice, nonchè sua fidanzata, Hermione Baddeley. Ma quello che in principio doveva essere una sala privata si trasforma presto nel tempio dell’alta società londinese, teatro di ogni forma d’arte e di sperimentazioni creative e culturali.

Il ruolo di Matisse nell’arredamento

Ben tre piani dell’antica casa georgiana, infestata, secondo la leggenda, dallo spirito di Nell Gwyn, attrice teatrale e amante di Re Carlo II, che inebriava l’edificio di un intenso profumo di gardenie. E quella fragranza, in effetti, la si assaporava tutte le volte che si varcava la soglia del club. Un luogo, che, sotto la guida dall’architetto Edwin Lutyens, Tennant trasforma in sontuosa ed opulenta dimora aristocratica dotandola di sala da ballo, sala caffè e pranzo e un’aula da disegno.

storia gargoyle club | Life&Peopla MagazineNon dimentica, poi, di far realizzare un appartamento privato destinato ai membri illustri. Camini ornamentali, una fontana interna, soffitti decorati da foglie d’oro e lanterne in legno a forma di gargoyle conferiscono al club, negli anni ’20, un’atmosfera tanto suggestiva quanto irripetibile. A conferire, inoltre, un tocco d’artista ci pensa poi Henri Matisse, a cui viene affidato il ruolo di supervisore nella creazione della sala da ballo. Il soffitto di quest’ultima pare fosse rivestito di frammenti di specchi del XVIII secolo provenienti da un castello francese.

I quadri di Matisse esposti nel club

Ma il ruolo di Matisse non si limita a quello di supervisore poiché egli progetta anche una scala in acciaio e ottone, una vera e propria imponente opera d’arte. E, d’altra parte, di suoi dipinti ne erano esposti alcuni all’interno del club, tra cui The Red Studio, appeso alle pareti del bar, e The Studio, Quai St. Michel, che appare sulle scale che conducono alla sala da pranzo.

storia gargoyle club | Life&Peopla MagazineSi tratta di due opere che incarnano perfettamente quell’atmosfera chic e avant-garde che contraddistingue il club di Tennant, il cui fiore all’occhiello è rappresentato da un rooftop garden: un vero palcoscenico sotto le stelle per i più romantici.

Artisti e scrittori membri del club

Quali nomi accogliessero, all’epoca, quelle raffinate mura non è un mistero dal momento che l’elenco dei membri dei Gargoyle comprendeva circa trecento personalità illustri appartenenti al mondo culturale e sociale. All’appello rispondono, dunque, artisti come Francis Bacon, Lucian Freud, Caroline Blackwood e Lee Miller, nonché scrittori quali Virginia Woolf, Dylan Thomas, Somerset Maugham e le sorelle Mitford. Abituè del club sono anche attori, fra cui spiccano Fred Astaire, Gladys Cooper e Gordon Craig, nonchè membri delle famiglie più facoltose del Regno Unito, i Mountbatten e i Rothschild per citarne alcune.

storia gargoyle club | Life&Peopla MagazineSe di giorno, i piani alti dell’edificio di Dean Street sono teatro di pranzi d’affari, serviti da mezzogiorno alle 15, è con il calar della sera che si animano ospitando l’intellighenzia londinese impegnata in cene, dibattiti e balli. Ben 140 coperti, sormontati da un soffitto modellato sull’Alhambra di Granada, sono presenti nel ristorante che dalle 18 fino a mezzanotte propone un menù tipicamente inglese. Ad animare le serate, facendo danzare gli ospiti, è all’epoca una band di quattro elementi guidata da Alec Alexander.

Cosa accadde dopo la guerra?

Ma quel sogno di Tennant volge, purtroppo, al termine, nel secondo dopoguerra, e, a causa di difficoltà finanziarie il fondatore del Gargoyle Club è costretto e cedere la gestione della struttura nel 1952. Tra alti bassi, quel luogo che aveva visto infiammare gli animi e le passioni di artisti e intellettuali londinesi, finisce per trasformarsi in nightclub, sotto il nome di Nell Gwynne, nel corso dei decenni.

storia gargoyle club | Life&Peopla MagazineÈ poi nel 1982 lo storico locale ospita la prima edizione della celebre serata Batcave, presentando celebrità come Nick Cave, Siouxsie Sioux e Robert Smith, icone del gothic rock. Quello che ne è stato del leggendario Gargoyle Clube negli anni 2000 è ora noto ed ha posto le basi per la nascita dell’attuale Dean Street Townhouse. Un nuovo capitolo, dunque, nella storia di quel civico 69 fra le cui mura oggi gli inglesi sorseggiano, ogni pomeriggio, il tè nell’ora in cui sono soliti farlo. Chissà se quelle pareti profumano ancora di gardenia, e se è stata proprio quell’antica e misteriosa fragranza ad inebriare e far innamorare Harry e Meghan?

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