Doveva certamente fare molto freddo nel febbraio di quell’ormai lontano 1997 a Londra; ma a riscaldare ed infiammare il palco dell’Earls Court Exhibition Centre, in una serata speciale come quella dei Brit Awards, ci pensò all’epoca l’indimenticabile Ginger Spice. E’ il 24 febbraio e, sul finire degli anni ’90, Geri Halliwel appare con un look divenuto iconico al fianco delle sue storiche compagne d’avventura, esibendosi in “Wannabe” e “Who Do You Think You Are”, due dei successi della celebre pop band tutta al femminile. La più esuberante ed esplosiva delle Spice Girls, quella sera, si ‘veste’ d’orgoglio, nel vero senso della parola: un orgoglio patriottico. La popstar indossa per l’occasione l’indimenticabile abito che ha scritto nuove pagine della storia dell’Union Jack nel mondo della moda e dello spettacolo.
La bandiera britannica dal dopoguerra agli anni ’60 e ’90
Una storia che affonda le sue radici nel secondo dopoguerra, anni in cui la vittoria del Regno Unito conferisce alla bandiera nazionale un nuovo significato, lo stesso di cui più tardi si farà portavoce proprio la Halliwel con il suo flag dress. Tuttavia, prima dell’amata cantante britannica, a sfoggiare le croci sovrapposte in bianco, rosso e blu, in segno di ribellione e affermazione della cultura popolare, sono celebrità e artisti attivi negli anni ’60.
Dal punk-rock che contraddistingue quel periodo storico al brit-pop dei successivi anni ’90, l’Union Jack non ha mai perso il suo appeal intriso di patriottismo assumendo, tuttavia, a tratti, una nota anche anarchica.
Il vestito Gucci di Geri Halliwell nel ’97
D’altra parte, l’iconico outfit scelto da Geri per l’esibizione delle Spice Girls nel 1997 assume una connotazione ben precisa e cela un messaggio che parte dalla creazione stessa di quel flag dress. Per quanto possa sembrar assurdo, l’abito della Halliwel mette insieme la raffinatezza di un brand come Gucci e l’eccentrico stile popolare di Ginger Spice alla quale l’idea originale della maison non piaceva.
Quello che avrebbe dovuto indossare quella sera è un minidress total black. Un outfit certamente troppo ‘sobrio’ per la cantante dalla chioma rosso fiammeggiante: ciò che la Halliwel decide di fare in quell’occasione è storia. Ad affascinarla è l’autoreferenzialità che contraddistingue gli americani e che, a parer, suo dovrebbero ostentare anche i britannici. Così Geri decide di ‘cucirsi’ letteralmente addosso quell’orgoglio nazionale recuperando uno strofinaccio raffigurante la bandiera del Regno Unito.
Come Ginger Spice lo trasforma in flag dress?
E, come per magia, con ago e filo, la popstar ricopre l’abito Gucci, simile ad un costume da bagno anni ’50 in ricordo di un look di Marilyn Monroe, con quel patriottico fazzoletto trasformandolo nell’iconico Union Jack dress. Non è la prima volta che Geri mixa epoche e stili differenti dando vita ad estrosi ed originali outfit. E, quando la sua stylist, nel ’97, le fa notare che la bandiera del Regno Unito può essere collegata al National Front, partito estremista e molto razzista del tempo, non perde l’occasione per continuare a ‘stravolgere’ il suo vestito.
Così, il retro del minidress diventa una tavolozza su cui disegnare il simbolo della pace. L’orgoglio di essere nata fra il popolo della sua nazione, inoltre, la Halliwel lo dimostra abbinando a quel costume di scena stivali rossi lucidi con maxi plateau che lei stessa dipinge utilizzando le vernici di suo padre carrozziere.
Emblema di Gilr Power
Ed è sul palco dei Brit Awards che Ginger Spice porta un messaggio rimasto indelebile: la donna è in grado di indossare una bandiera ma lo fa nel modo in cui le piace, anche in versione corta, inneggiando alla pace e con un tocco kitsch. Di qui, inevitabilmente, il flag dress della Halliwel diventa icona di girl power ed assume un enorme valore.
Apparso, infatti, sulle prime pagine di tutte le riviste, il giorno successivo all’esibizione delle Spice Girls, l’abito-bandiera, nel 1998, viene venduto all’asta a Sotherby’s per ben 41.320 sterline. A spendere l’esorbitante cifra, per la quale il flag gress di Geri detiene il guinness dei primati come capo d’abbigliamento più costoso di una popstar mai venduto ad un’asta, è Peter Morton, a nome dell’Hard Rock Hotel and Casino di Las Vegas. Qui l’abito è esposto oggi come memorabilia pop.
L’abito Union Jack del 2007
A nulla sono valsi i tentativi di Ginger Spice per poterlo riacquistare e indossare in occasione della reunion delle Spice Girls avvenuta nel 2007. Questa volta è Roberto Cavalli a mettersi al servizio dell’orgoglio patriottico del gruppo pop britannico realizzando un nuovo vestito Union Jack, modellato sulla base dell’ originale, ma più lungo. Inoltre, nella versione del 2007, a far brillare la bandiera indossata dalla Halliwel sono strass e swarovski, emblema di un orgoglio patriottico che continua ad accendere gli animi del popolo britannico.