Giorgio Armani, Alvin Curran, Latifa Echakhch, Francesco Vezzoli e Mario Martone: sono cinque gli artisti contemporanei, impegnati in diversi campi dell’arte, che rileggono il mito di Maria Callas nella mostra Fantasmagoria Callas, presso il Museo Teatrale della Scala di Milano, dal prossimo 17 novembre e fino al 30 aprile 2024, in occasione del suo centenario. Un legame indissolubile quello tra la soprano e il tempio italiano della lirica, dove tra il 1950 e il 1961, ha portato in scena ben 23 titoli d’opera in 28 spettacoli.

mostra Maria Callas Milano Life&People Magazine

Maria Callas: la mostra

Ben oltre i confini del teatro musicale, nel corso della sua carriera, la Callas suscitò l’ammirazione di artisti e cineasti, in virtù della particolare impostazione del canto tendende alla recitazione. In questa direzione, la mostra curata da Francesco Stocchi con l’allestimento di Margherita Palli, intende celebrarne il mito, attraverso cinque progetti unici negli ambiti cinema, moda, arte contemporanea e musica. Lo stilista Giorgio Armani sembra catturare nelle trame dell’abito la voce della Divina, Alvin Curran presenta un’inedita composizione musicale; mentre gli artisti Latifa Echakhch e Francesco Vezzoli intervengono con progetti interessanti. Infine, Mario Martone, alla regia di un cortometraggio con protagonista Sonia Bergamasco, indaga il fascino che la Callas ha esercitato sull’opera della poetessa e scrittrice austriaca Ingeborg Bachmann.

mostra Maria Callas Milano Life&People MagazineUn progetto espositivo inedito, che, intende mettere in risalto la fascinazione esercitata dall’usignolo greco, sui diversi ambiti dell’espressione artistica di ieri e di oggi. Come documenta il dipinto a mano di Salvatore Fiume per Medea del 1953, esposto accanto ad alcuni costumi di scena, altrimenti custoditi nell’Archivio storico del Teatro alla Scala. Costumi, che, insieme agli abiti del suo guardaroba privato, contribuiranno a far nascere il cosiddetto stile Maria Callas. Pellicce, boleri, gioielli e turbanti, sovente creati per lei dalla stilista milanese Biki, furono ampiamente celebrati dalla stampa dell’epoca. Dopo le restrizioni imposte dalla Seconda guerra mondiale, la Divina, entrò nella lista delle dieci donne più eleganti d’America, meritando nel 1958, anche l’abito d’oro, riconoscimento assegnato alla signora più raffinata di Milano.

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Cento anni di Maria Callas: la biografia

Insieme a Fantasmagoria Callas, saranno più di cento gli eventi che nei prossimi mesi, celebreranno il centenario della nascita della soprano, avvenuta il 2 dicembre 1923 a New York. All’anagrafe, Maria Anna Sofia Cecilia Kalogheropoulos, vive la sua infanzia in America, dove il padre, un farmacista greco, era immigrato. Dimostrò sin da piccola un grande talento nel canto, iniziando gli studi al conservatorio. Dopo la separazione dei suoi genitori, si trasferì in Grecia con la madre, dove iniziò la sua carriera nella lirica con la Tosca di Giacomo Puccini, nel 1942. Fu presto costretta a rientrare in America a causa della guerra; la sua carriera iniziò però a decollare grazie al sostegno dell’industriale Giovanni Battista Meneghini che divenne il suo manager oltre che marito.

mostra Maria Callas Milano Life&People MagazineLa Callas conquistò così il prestigioso palco della Scala di Milano: il suo mito prendeva forma sulla scia di una voce potente e drammatica unita ad un’eleganza innata. Fino a quando, nel 1957, conobbe l’armatore greco Aristotele Onassis di cui si innammorò, separandosi dal marito. La sua carriera subì un arresto, quando Onassis preferì Jackie Kennedy lasciandola in preda alla depressione. Dopo l’ultima tournée del 1974, si ritirò infatti a Parigi, dove morì il 16 settembre del 1977.

Il mito Callas al cinema

Oggi, nell’anno del centenario, il mito Callas rivive anche al cinema: nel prossimo film biografico di Pablo Larraín ad interpretarla sarà Angelina Jolie; mentre è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma, il docufilm Maria Callas: lettere e memorie co-diretto da Tom Volf e Yannis Dimolitsas, che vede come protagonista Monica Bellucci raccontando della tournée teatrale dell’omonimo spettacolo, – partita nel 2019 -, attraverso diversi Paesi nel mondo.

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