Le più belle storie d’amore nascono da un colpo di fulmine. Correva l’anno 2001 ed una liaison amorosa – destinata a quel ‘per sempre’ che oggi pare essere riservato solo alle favole -, sbocciò facendo emozionare il mondo intero. Da quel momento arte e moda, incontratesi ed innamoratesi l’una dell’altra, hanno dato vita a meravigliose ‘creature’, frutto di un legame solido e produttivo. Galeotto fu l’incontro tra Marc Jacobs e Stephen Sprouse. Si narra che, nel 2001, l’allora direttore creativo di Louis Vuitton, invitò lo stilista e designer americano a sperimentare sull’iconica stampa LV. Il resto è storia ed ha segnato l’inizio di un connubio che, negli anni successivi, avrebbe portato, arte visiva ed haute couture a varcare l’una i confini dell’altra in nome di un intenso scambio creativo. Se Sprouse, ‘osò’ scarabocchiare una borsa Louis Vuitton trasformandola nella parete finita sotto le mani di un artista di graffiti, il passo successivo, compiuto non molto tempo dopo, fu quello di renderla una tela da incorniciare. È, infatti, dal 2019 che la maison francese porta in passerella non una semplice borsa ma vere e proprie opere d’arte grazie all’iniziativa Artycapucines firmata Louis Vuitton.

Storia e origine della borsa Capucines

Oggetto di contesa tra boutique e musei di tutto il mondo era, e continua ad essere, l’iconica Capucines, it bag lanciata per la prima volta nel 2013, per celebrare Rue des Capucines, la via di Parigi dove venne aperto il primo atelier Vuitton nel 1854. Caratterizzata da un semplice design, questa borsa è il simbolo della creatività e della competenza del brand. Amata da dive e celebities, la Capucines, essenza dell’artigianalità francese, con la sua elegante e sofisticata forma trapezoidale, a sei anni dalla sua nascita è finita tra le mani di rinomati artisti internazionali.

 Life&People MagazineDa borse a dipinti, le Artycapucines, dal 2019 ad oggi, hanno accolto l’estro creativo di personalità come Sol LeWitt, Yayoi Kusama, Takashi Murakami, Daniel Buren, Alex Israel, Paola Pivi e Urs Fischer, per citarne solo alcuni. Ben quattro edizioni, a cui se ne aggiunge quest’anno una quinta, hanno proposto ventinove creazioni in cui appare difficile distinguere i confini tra borsa e opera d’arte.

L’Artycapucines di Billie Zangewa

Le Artycapucines lanciate nel 2023 ampliano il catalogo degli artisti coinvolti nel progetto di Louis Vuitton proponendo cinque modelli, prodotti in 200 esemplari l’una, che saranno presentati il prossimo 20 novembre e venduti in confezioni speciali. A conferire lo status di vere e proprie tele alle iconiche it bag ci pensano ora cinque artisti: Billie Zangewa, Ewa Juszkiewicz, Liza Lou e Ziping Wang, insieme al duo Tursic & Mille.

borsa artycapucines Louis Vuitton | Life&People MagazineLa prima, nata in Malawi ma ora attiva da Johannesburg, è conosciuta per l’abilità nel cucire a mano tessuti di seta componendo grandi arazzi colorati, collage tessili e la vicinanza a temi come maternità. L’ Artycapucines proposta da Billie Zangewa, infatti, attraverso la combinazione di stampa trompe-l’oeil ad alta definizione, ricami vivaci e cuciture a mano, rievoca l’opera “The Swimming Lesson” (2020), in cui è raffigurato suo figlio Mika. Appare a bordo di una piscina, e una parte di tessuto mancante simboleggia sulla borsa i timori di un genitore costretto a rinunciare al controllo del proprio bambino.

E quelle degli altri artisti?

È polacca Ewa Juskiewicz, pittrice che lavora da sempre sul corpo femminile raffigurando in sofisticati ritratti surrealisti ad olio i volti che nascono dall’assemblaggio di capelli, foglie, tessuti. La sua Capucines riproduce il dipinto “Ginger Locks” (2021), utilizzando una stampa ad alta definizione enfatizzata da un filo di perle dorate a congiungere la LV del logo e i manici della borsa.

borsa artycapucines Louis Vuitton | Life&People MagazineE una finissima texture realizzata con perline impreziosisce anche l’Artycapucines di Liza Lou scultrice statunitense che intreccia la tematica dell’artigianalità a vettori dei sistemi socio economici internazionali. Il risultato? Una it-bag che sembrerebbe semplicemente dipinta ma in realtà è mosaico di micro perline.

La mini Capucines di Ziping Wang

Frutto di un lavoro a quattro mani, ad opera della serba Ida Tursic e il francese Wilfred Mille, entrambi pittori, è una borsa con caratteristica forma a fiore, evocazione del loro dipinto “Tenderness” del 2021, accompagnata da un manico in legno di cedro bruciato. La ricerca dei due artisti si concentra, infatti, sul tema del sovraccarico visivo che caratterizza la nostra vita quotidiana e propone un ricontestualizzazione delle immagini.

Life&People MagazineUn ultimo contributo alla quinta edizione delle Artycapucines arriva dalla Cina con Ziping Wang, artista attiva negli Stati Uniti che predilige un tratto grafico nelle sue tele includendo simboli, loghi e oggetti riconoscibili. Per Louis Vuitton ha disegnato una mini Capucines, la più piccola della collezione, realizzata con frammenti di pelle, intarsi vivaci e colori brillanti. La vera chicca di questa micro borsa? L’irresistibile manico-lollipop rosso e bianco. Così, con la maison francese l’opera d’arte finisce dall’essere ammirata in un museo all’essere indossata nella vita di tutti i giorni.

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