Insieme all’ormai sempre più rappresentativa classifica stilata da Lyst, nella fashion industry si tiene conto anche di un altro indice di gradimneto molto importante: il cosiddetto BOF 500, redatta da Business of fashion che contiene al suo interno i personaggi più influenti del panorama internazionale. Si tratta di un documento molto importante che, dal 2013 ha allargato sempre più il suo spettro arrivando a comprendere i migliori designer, editori, retail e personaggi di spicco del mondo della moda nell’anno 2023. Non mancano le sorprese proprio tra le new entry degli stilisti, dove l’Italia come sempre recita un ruolo da grande protagonista.
Sabato De Sarno spicca tra le new entry italiane
Il nome che salta subito all’occhio è quello di Sabato De Sarno, designer che dopo una lunghissima attesa ha fatto il suo grande debutto in Gucci, rispettando a pieno tutte le aspettative. Lo stilista ha firmato una campagna inaugurale davvero oculata, “Gucci ancora”, riportando in auge i codici storici e l’heritage essenziale della collezione dalle linee pulite, giochi di tessuti e tanta, tantissima, eleganza. Un impatto davvero troppo dirompente per non rientrare nella lista dei 100.
Attenzione però perché tra l’orgoglio made in Italy si fa spazio anche un nome meno conosciuto, ma ugualmente meritevole d’attenzione, ovvero quello di Luca Magliano, creativo che ha fondato il suo marchio menswear nel 2016 ottenendo già grandi riconoscimenti, uno su tutti il LVMH Prize. Il suo marchio di fabbrica? Sicuramente l’estetica raw con look vissuti, autentici, pregni di realismo e concettualità.
Apprezzatissima anche Camile Miceli, stilista che nel 2021
ha preso il timone di Emilio Pucci proponendo proprio quest’anno la prima sfilata del brand. Una vera e propria consacrazione per una personalità che in realtà e una grande insider dell’ambiente, come testimoniano le sue passate esperienze in case di moda di primo piano come Chanel, Louis Vuitton e Dior (durante la conturbante gestione di John Galliano). Dal suo arrivo la maison toscana ha riassaporato tutto lo stile delle origini, facendo perno sullo sporty chic, sulle stampe, sulla sexyness e sulla psichedelia. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Gli altri nomi
Difficile poi scegliere le altre new entry entry degne di nota, in quanto ognuna rappresenta uno stile e una visione ben specifica. Tuttavia non si può certamente non citare l’interessantissimo Raul Lopez, Direttore Creativo del suo marchio Luar (che non è altro che il suo nome letto al contrario). Siamo al cospetto di uno stilista che, più di altri, riesce a tradurre in abiti tutte le sottoculture locali di un immaginario urbano selvaggio e trasgressivo, riconducibile da un punto di vista iconografico a quello di New York, sua costante fonte d’ispirazione. Nel mondo è conosciuto anche per aver fondato insieme a Shayne Oliver il famoso marchio Hood By Air.
Completamente diverso invece l’approccio di Cecilie Frost Bahnsen, in grado di convincere pubblico e addetti ai lavori mescolando linee couture e comodità, complice un’idea femminile sì moderna e delicata ma anche eclettica e audace al punto giusto, caratteristica quest’ultima accentuata anche grazie allo studio dei materiali e dei volumi.
Follia e sagacia sono infine gli aspetti più rappresentativi di Sensen Lin, artista a tutto tondo capace di spaziare tra musica e moda, passioni spesso combinate nel suo approccio stilistico, come dimostra il suo marchio Windowsen, completamente incentrato sulla internet culture, espediente che permette di abbracciare estetiche molto diverse: dal cyberpunk allo sci-fi, passando per la distopia e la classifica cultura pop. Un vero e proprio creatore di universi paralleli che, attraverso l’eccesso e il futurismo, riesce a raccontare il presente come pochi altri. Probabilmente è proprio lui il nome più altisonante tra i migliori designer moda 2023.
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