Una nuova struttura destinata a mutare in modo significativo l’esperienza e la fruizione dell’intrattenimento dal vivo. A dettare la linea sono gli U2 che, il 29 settembre, hanno inaugurato una serie di concerti alla Sphere di Las Vegas, portando il pubblico all’interno di un live completamente immersivo, avvicinandosi vertiginosamente anche alle strutture simili già viste nell’arte contemporanea. Siamo davanti ad un nuovo inizio?
Che cosa è e come funziona la Sphere di Las Vegas?
La Sphere At the Venetian Resort, conosciuta in precedenza come MSG Sphere, è uno spazio d’intrattenimento situato a Les Vegas, precisamente vicino alla strip. Il progetto, firmato da Populous (celeberrimo studio di architetti specializzati in impianti sportivi), è stato annunciato dalla Madison Squadre Garden Company nel 2018 e inaugurato proprio pochi giorni fa dagli U2.
La sua particolarità sta nella sua struttura 100% high-tech: una costruzione completamente sferica che vanta 112 metri di altezza e 157 di larghezza, completamente avvolta da 1,2 milioni di luci led su una superficie di oltre 54mila metri quadrati. I 18.600 posti a sedere sono dunque avviluppati da un ledwall capace di proiettare video da 260 milioni di Pixel. imponente anche la componente dedicata al sonoro, dotata di tecnologie d’avanguardia tra cui contano anche alcuni effetti in 4D in grado di trasmettere vibrazioni olfattive e naturali (come fragranze e vento).
Quando il pubblico diventa parte integrante dello spettacolo
Quanto fatto dagli U2 è estremamente significativo per il futuro di un settore con una richiesta sempre crescente. I live di Las Vegas infatti con tutta probabilità porteranno tutta l’industria dell’intrattenimento a ragionare sulle nuove possibilità di fruizione dello spettacolo, capace di allontanarsi dalla classica formula palco-pubblico puntando su un approccio molto più largo in cui artisti, scenografia, musica e pubblico si fondano insieme andando a contribuire all’unanimità a un tipo di esperienza completamente nuova.
In realtà è già da diverso tempo che nel pop si sta cercando di arrivare a delle soluzioni diverse: un esempio lampante è per esempio The Weeknd che, durante il suo tour Mondiale (che ha fatto tappa anche Milano) ha fornito a ogni spettatore dei braccialetti led comandati direttamente dal light designer, trasformando dunque il pubblico stesso in parte integrante della scenografia.
La musica si fonde con l’arte contemporanea
La caratteristica più interessante della Sphere di Las Vegas potrebbe essere poi la sua capacità di adattarsi potenzialmente a ogni tipo di evento e genere. Se l’esempio della struttura sferica statunitense sarà replicato in futuro anche in altre parti nel mondo (la probabilità è molto alta), allora appare evidente come il rapporto tra video e musica sia destinato a cambiare, diventando ancora più stretto. Per intenderci, se prima le grafiche durante i live, anche quelli in venue molto grandi, rappresentano in linea generale una parte sì importante, ma non necessaria dell’intera produzione, con un tipo di fruizione immersiva come quella proposta dagli U2 saranno cuore pulsante dello show.
Inutile poi dire come il ledwall sferico possa accogliere i generi più disparati: dalla techno (immaginiamoci ad esempio l’universo del collettivo techno Afterlife, solito ad utilizzare già ore un tipo di video attrattiva imponente), al rap, passando per il pop elettronico e per gli spettacoli delle grandi star.
Il live degli U2
Come facilmente immaginabile, la band irlandese ha optato per una scaletta molto oculata, puntando soprattutto sui successi più importanti della propria discografia sfruttando in toto la grande potenza dei led, i quali hanno trasportato il pubblico in scenari molto diversi tra loro, dallo spazio all’acqua, utilizzando una tecnologia tridimensionale d’alto profilo al servizio di brani intramontabili come “The Fly ad Until the End of the world,” “All I Want is You”, “Angel of Harlem”, “Elevation”, “Beautiful Day, “Where the Streets Have No Name”, “With or Without You fino ad arrivare alla nuova “Atomic City”. La musica dal vivo ha raggiunto un nuovo step: da oggi niente sarà più lo stesso.
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