Assaporare l’art de vivre francese passa anche a tavola, soprattutto nei giorni della fashion week, quando stilisti, addetti ai lavori e ospiti internazionali sono desiderosi di sperimentare il vero gusto parigino. In cima alla lista dei desideri culinari, una cena al Pavillon Ledoyen, classificato tra i cinquanta ristoranti migliori al mondo con tre stelle Michelin. Guidato dallo chef Yannick Alléno, propone molti piatti tipici rivisitati, prediligendo l’olio d’oliva rispetto al classico burro francese. Da gustare almeno una volta, i marshmallow di castagne, la tuile di alghe con ripieno di crema d’anguilla e limone, insieme allo scampo condito con mousse di mandorla amara e brodo al prezzemolo. L’ambiente dall’atmosfera elegante e raffinata, è dominato dai maestosi tavoli bianchi da cui ammirare, attraverso le grandi vetrate, il panorama degli Champs Elysees.
Il più antico ristorante di Parigi amato da Napoleone, Victor Hugo e Coco Chanel
Tra i locali più apprezzati dal fashion system, figura il più antico ristorante di Parigi, Le Grande Véfour, fondato nel 1784 sotto le arcate del Palais Royal. Il locale è una vera istituzione della capitale francese, oggi come ieri, quando ai suoi tavoli sedevano intellettuali ed artisti, da Napoleone a Victor Hugo e Coco Chanel. Ancora oggi è l’unico locale di Parigi ad aver mantenuto gli arredi originali del 1784: specchiere dorate, poltrone di velluto rosso e bicchieri di cristallo che rendono l’atmosfera regale, facendo compiere agli ospiti un viaggio nel tempo.
Se Victor Hugo, gran frequentatore del locale era solito ordinare i vermicelli con i fagioli; oggi sotto la guida dello Chef Guy Martin, il menù vanta piatti ricercati a base di tartufo, insieme a prodotti stagionali rivisitati in combinazioni originali e sofisticate. Martin ha poi deciso di istituire una formula di menù settimanale più economica volendo avvicinare nuovi clienti al suo locale.
La Table du Lancaster: imparare a cucinare
Da non mancare una cena a La table du Lancaster, ospitato in un lussuoso boutique hotel. Guidato dallo Chef Julien Roucheteau, si distingue per la cucina genuina e al tempo stesso raffinata. Dopo un giro al mercato locale, Roucheteau seleziona con cura prodotti a chilometro zero, freschi e di stagione, offerti dai fornitori locali. Il ristorante ha così conquistato le sue due stelle Michelin, molto apprezzato per il foie gras con verbena e prugne insieme agli gnocchi alle erbe selvatiche con maialino. Lo Chef offre anche l’opportunità di apprendere la sua mirabile tecnica gastronomica, attraverso lezioni private su prenotazione, da seguire nel suo locale.
Dove cenano gli stilisti a Parigi durante la settimana della moda?
Se chiedete a uno stilista o a un addetto ai lavori il nome del loro ristorante preferito durante la fashion week, molti di loro risponderanno Caviar Kaspia. Il locale, fondato dallo chef russo Arcady Fixon nel 1927, è conosciuto per la sua offerta gastronomica con una pregiata selezione di caviale. Un’istituzione francese che ha annoverato nel corso della sua storia, grandi feste e serate glamour vantando anche collaborazioni eccellenti con stilisti e designer come Jacquemus e Giambattista Valli.
Tra le prelibatezze si segnalano rivisitazioni franco-russe come le patate al forno con caviale. Caviale, che si conferma al centro dell’offerta gastronomica anche nella sede romana di Caviar Kaspia, combinando la tradizione francese con eccellenze russe e italiane. Per gli amanti di una serata dall’atmosfera retro del tipico ristorante parigino, l’indirizzo da non mancare è Le Saint Regis a pochi passi dalla cattedrale di Notre – Dame. Ideale per un aperitivo o una pausa gourmet, offre il meglio della gastronomia francese: il risotto al farro con funghi champignons e i ravioli al tartufo, i piatti più amati.
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