Roma non è solo la Capitale d’Italia, sta diventando, infatti, anche capitale della ristorazione Aprono sempre più realtà e ristoranti e ad aprirli, spesso e volentieri, sono personaggi famosi attori, ex calciatori, cantanti che vedono in questo business un’ottima fonte di guadagno. Sono diverse le attività aperte proprio negli ultimi anni. Alcune sono diventate subito cult e di successo, altre fanno fatica a decollare. L’aspetto però che mette tutti d’accordo è che se ad aprire un locale è qualche grande nome dello spettacolo o dello sport, il clamore suscitato diventa subito evidente. Tutti ne parlano, a prescindere, risparmiando sicuramente tante risorse (economiche e non) destinati agli investimenti pubblicitari.
Claudio Amendola e il suo ristorante in centro
L’attore e regista Claudio Amendola rappresenta, da sempre, un certo tipo di romanità. Il ristorante da lui aperto non poteva certo non esprimere, quindi, la cucina tradizionale. Si chiama Frezza, si trovata nel centro storico ed è sito, appunto, in via della Frezza 64. Una suggestiva strada molto vicina a piazza Augusto Imperatore, tra via di Ripetta e via del Corso, praticamente alle spalle dell’Ara Pacis, il rione è Campo Marzio. La cucina è quella romana autentica e verace i richiami, infatti, sono ovunque: dai piatti capitolini citati nelle targhe attaccate alle pareti, ai tavoli con sedie e panche in legno, fino ad arrivare alla cucina a vista. Lo stesso Claudio Amendola, quando lo inaugurò, lo definì “Cucina de coccio”. Il motivo è presto detto, le portate vengono proposte in rigorosi piatti di coccio che richiamano, appunto, la ristorazione romana di un tempo; costi non eccessivi e abbastanza contenuti. Buona anche l’idea di proporre le mezze porzioni (al costo di 9 €). Si segnala la coda alla vaccinara, gli involtini alla romana e il pollo alla cacciatora; degne di nota anche le pizze, basse e croccanti e l’offerta dei fritti dove è presenta l’immancabile supplì.
Un angolo di (Tommaso) Paradiso
Anche questo ristorante si trova in uno dei rioni storici di Roma, il quartiere Prati. Si chiama Tomà e ad aprilo è stato il cantante Tommaso Paradiso insieme all’imprenditore Matteo Santucci. Il nome sono proprio le iniziali dei loro nomi. Il locale si presenta come posto che vuole fondere originalità e tradizione. Il menu propone piatti come gnocchetto all’amatriciana e le mezze maniche alla gricia e funghi. I prezzi sono medio alti, ma vale la pena provarlo, soprattutto per la location. Sembra di mangiare in un accogliente ed elegante salotto. L’indirizzo preciso è via Pompeo Magno.
Prima difensore, poi ristoratore
Vincent Candela in tanti se lo ricorderanno. Era un terzino francese che con l’AS Roma è riuscito a vincere addirittura uno scudetto. Una volta appesi gli scarpini al chiodo si è cimentato con l’imprenditoria fino ad arrivare ad aprire un ristorante poco fuori città. Si chiama Qui e Ora e si trova in via Maremmana Terza a Montecompatri, un borgo laziale a pochi chilometri dalla Capitale. Più che un ristorante sembra un vero e proprio casale di campagna, si possono mangiare primi e secondi di carne, come gli arrosticini, ma anche la pinsa romana. Il valore aggiunto di questo locale lo fa proprio il suo proprietario. L’ex nazionale transalpino è spesso presente e si comporta proprio come un oste sempre disponibile, sempre sorridente e sempre pronto a farsi fotografare con clienti che si ricordano i suoi successi in giallorosso.
Un pugliese a Roma
Aperto a Roma ma questa volta non offre cucina tradizionale; si chiama “Orecchietteria Lino Banfi Roma” ed è, come facilmente deducibile dal nome, opera del comico Lino Banfi. Il protagonista di storiche pellicole come “Occhio finocchio prezzemolo e finocchio” e “Fracchia la belva umana”, ha aperto da qualche tempo un ristorante nella Capitale e ha deciso di farlo in salsa tutta pugliese. Si trova in via Belli 116, a due passi da piazza Cavour ed è gestito da Fabio Leoni, genero dell’attore pugliese, e dalla figlia Rosanna Banfi.
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