Può un paio di sneakers mai arrivate in un negozio e mai messe in vendita essere battuto all’asta a cifre folli? Sì, se dietro c’è un colosso dell’hi-tech come quello di Apple; qualche giorno fa infatti la famosa casa d’aste con base nel Regno Unito Sotheby’s ha messo in vendita le scarpe create da Omega Sports a metà degli anni Novanta, pensate appositamente per i dipendenti della casa informatica creata da Steve Jobs. Oggi, a distanza di trent’anni, visto quanto fatto dall’azienda con la mela, valgono davvero una fortuna. Non a caso solo il prezzo di partenza è di 50.000 dollari.
I dettagli delle sneakers Apple
Ai tempi, l’Omega Sports era solita omaggiare di tanto in tanto i dipendenti della Apple durante la National Sale Conference nella metà degli anni Novanta. Non avendo mai raggiunto acquirenti veri e propri, le scarpe sono ad oggi tra le più rare in assoluto, tanto da valere una cifra monstre come prezzo base, addirittura 50.000 dollari. Fino a questo momento l’item era gravitato soltanto nel circuito del reselling con pochissimi modelli a disposizione, ovviamente rivenduti a carissimo prezzo.
Il modello si presenta ancora oggi di una modernità disarmante. Di colore bianco, la scarpa è ornata infatti da due loghi Apple, entrambi contrassegnati da un motivo arcobaleno, posti nella linguetta e sul laterale. Nella scatola è inoltre presente anche un set alternativo di lacci, color rosso. Il modello chiaramente conserva tutte le imperfezioni e le usure, riassunte in un certo ingiallimento nelle intersuole e in alcuni segni evidenti nelle punte. Oltre all’iconica mela svetta proprio la scritta “Apple“, oggi assente nei dispositivi, fattore che certifica anche il valore e l’autenticità vintage delle sneakers.
Ma c’è un precedente
Per quanto possa sembrare curioso, le sneakers non sono un unicum nella produzione Apple al di fuori degli elementi di tecnologia e informatica. I più esperti infatti ricorderanno che, nella seconda metà degli anni Ottanta, il brand lanciò una collezione molto curiosa, denominata “The Apple Collection”: una linea di abbigliamento e accessori, tra cui anche borse, portachiavi, ombrelli, tazze e tavole da surf. Ma la lungimiranza del marchio si è vista anche l’annata precedente, ovvero nel 1985, quando furono rilasciate sul mercato t-shirt loggate con una vendita di oltre 22.000 pezzi oggi ancora presenti in alcuni outfit, specialmente quello riservato agli hipster.
Le altre aste “folli”
Oltre alle sneakers, nel passato recente sono stati battuti all’asta altri due pezzi che hanno raggiunto cifre semplicemente impressionanti. Pensiamo ad esempio a un primissimo modello di iPhone, datato 2007, il quale è arrivato al prezzo esorbitante di 190.000 dollari. Ancora più alto invece l’acquisto di un paio di Birkenstock appartenute proprio a Steve Jobs, accaparrate al prezzo di 200.000 dollari. Numeri chiaramente altissimi, anche se effettivamente proporzionati agli oggetti in questione. Dopotutto, stiamo pur sempre parlando da una parte dell’apparecchio telefonico che ha stravolto completamente il mondo (portando internet a portata di tasca e contribuendo all’exploit dell’universo digitale che conosciamo oggi), dall’altra di uno dei più grandi geni della storia.
La sensazione è quella che, vista l’ampissima gamma messa in commercio da Apple, le aste in versione extralusso continueranno per diversi anni: sono infatti innumerevoli gli oggetti ad avere oggi potenzialmente un valore inestimabile: dal primo iPod (altro oggetto che ha cambiato completamente il mercato e il modo di fruizione della musica) all’iPod touch, l’iPad, l’Apple Watch e nuove apparecchiature per la realtà aumentata che saranno disponibili a breve e che confermano ancora una volta l’ennesima rivoluzione digitale.
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