Sembra stia per calare definitivamente il sipario su uno dei capitoli più british del footwear. Il brand Hunter, famoso per i loro inconfondibili stivali di gomma al ginocchio, tra grattacapi con le scorte e l’offshoring della produzione spostato recentemente in Cina, sta vedendo precipitare a picco i suoi guadagni. Nati in Scozia come calzature per i soldati in trincea, la storia degli stivali Hunter è ricca di colpi di scena: dall’onorificenza come fornitore della Royal Family alla consacrazione come accessorio outdoor più glam dei primi anni 2000.

Gli stivali della Prima Guerra mondiale

I boots Hunter vantano un caleidoscopio talmente vasto di momenti iconici che sarebbe un peccato ridurli solo all’ultimo ventennio. Quando nel 1856 l’imprenditore Henry Lee Norris fondò la North British Rubber Company, probabilmente non aveva idea che una piccola impresa familiare di sole quattro persone sarebbe stata incaricata qualche decennio più tardi di un compito di caratura nazionale. Il War Office infatti, affidò loro la fabbricazione di uno stivale abbastanza resistente da poter essere indossato dai soldati in trincea durante la Prima Guerra mondiale.

storia stivali Hunter | Life&People MagazineNacque così la Hunter company, che intorno al 1914 produsse oltre un milione di paia di stivali per tutti quei soldati bloccati per mesi e mesi nelle trincee, immerse nel fango e nell’acqua. La loro resistenza, l’assoluta impermeabilità e la calzata comoda fino al ginocchio resero Hunter uno dei principali fornitori di materiali bellici anche nel 1939, quando migliaia di soldati si scontrarono sui campi di battaglia per il secondo conflitto mondiale.

L’ottenimento del Royal Warrant e la consacrazione fashion di Lady D.

Fu nel 1977 che il Duca di Edimburgo e marito della Regina Elizabeth II, Filippo, investì Hunter della più alta onorificenza reale riservata ad un’impresa commerciale: il Royal Warrant. Diventati ufficialmente fornitori di calzature impermeabili per i sovrani d’Inghilterra, nel 1986 la Regina rinnovò il sodalizio col brand, scegliendolo di nuovo per le sue visite ufficiali oltre che per i momenti di svago, le passeggiate in compagnia dei suoi inseparabili welsh corgi, tra i sentieri di Sandringham House e Balmoral Castle. Ma, com’era facilmente intuibile, a rendere iconico il modello Original Tall fu Diana Spencer.

storia stivali Hunter | Life&People MagazineNelle celebri foto del date decisivo per il fidanzamento col Principe Carlo, la giovane Diana indossava proprio stivali Hunter, abbinati ad un maglione rosa ed un paio di pantaloni in velluto a coste. Kate Middleton e Meghan Markle sono solo le ultime ad aver scelto di sfoggiare i loro wellies, rispettivamente in alcune uscite ufficiali per Kate come quella alla Golden Metropolitan Polo Club Charity Cup a Tetbury nel 2012, e per il tour nell’orto della nuova casa di Meghan per l’intervista con Oprah Winfrey.

Must have delle icone anni 2000

Dici Hunter boots ed è subito Glastonbury Festival 2005, quando la supermodella Kate Moss solcava svariati centimetri di fango con assoluta nonchalance nel backstage del più famoso festival musicale inglese, assieme al suo ultra-chiacchierato amante Pete Doherty. Stivali wellington con hot pants inguinali e chiodo di pelle: è così che ragazze di quegli anni sognavano di potersi vestire, replicando l’outfit della più famosa modella del momento. Anche Rihanna, Gisele Bundchen e Cara Delevigne scelsero i boots di gomma per sfoggiare look di tendenza a gamba completamente nuda, confermando la versatilità della calzatura.

Il declino e il rischio fallimento

Il recente trasferimento della produzione in Cina, la conseguente diminuzione della qualità, la Brexit e il non indifferente calo della domanda causato dal surriscaldamento globale che fa di fatto fa piovere sempre meno, ha reso impossibile la sopravvivenza del brand che ha dovuto presentare un’istanza di bancarotta per 146 milioni di sterline.

storia stivali Hunter | Life&People MagazineAl momento, la proprietà intellettuale di Hunter è stata venduta ad Authentic Brans Group, società a stelle e strisce che vuole provare a risollevare i guadagni a picco del noto brande made in UK. Stivali per i soldati, usati poi per il lavoro nelle campagne, il riconoscimento Royal dello stivale di tendenza, Hunter merita di vedersi riconosciuto un merito effettivo, risultante di un percorso più unico che raro. Ancora oggi apprezzato da numerosi acquirenti, il tipico stivale da pioggia ha la sua ultima occasione per tornare a riprendersi la sua fetta di mercato.

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