La tendenza più difficile da riprodurre questa estate è sicuramente lo sheer trend, ossia quello del vedo non vedo, delle trasparenze; dal momento che scoprire e rendere visibili parti del corpo ci fa sentire più vulnerabili e soggetti al giudizio altrui. Spesso i brand piuttosto che assecondare questa riluttanza, talvolta naturale, si orientano piuttosto in direzione contraria. L’obiettivo è liberare i corpi da ogni pudore e giudizio altrui per celebrare la sensualità che, nelle ultime stagioni, si manifesta attraverso l’adozione di un approccio più sobrio abbracciando la nudità in un modo delicato e chic.
Le trasparenze secondo Alberta Ferretti
Ogni brand ha fornito una sua interpretazione del trend, presentando la trasparenza in forme, modalità e tessuti diversi. Ad esempio, Alberta Ferretti, nella collezione Resort 2024, gioca con volumi creati da tessuti morbidi e vaporosi, come chiffon e tulle. La designer interpreta il trend della trasparenza utilizzando una palette colori dai toni terrosi, oppure ancora, propone un semplice e unico strato di tulle nero che sembra aderire perfettamente alle curve femminili, abbracciandone i contorni. Tra le diverse interpretazioni del vedo non vedo, proposte durante le recenti sfilate, vi sono anche quelle che cercano di renderlo adatto all’uso quotidiano, ad esempio una tecnica funzionale risulta essere quella della stratificazione di tessuti. In genere si procede con l’utilizzo di una lingerie adatta, dal momento che sarà visibile: bralette, slip semplici o finemente ricamati, sottoveste ne sono esempi plateali.
Perché non osare di più?
Ci ha pensato la casa di moda francese Chanel che, nel presentare la sua collezione Resort 2024, ha mostrato in passerella un abito corto, trasparente nero, che si sovrappone a un body oro, creando un interessante gioco di colori.
Maria Grazia Chiuri per Dior: la maestra delle trasparenze
Romantica e sognante è la proposta di Dior che, per la presentazione della nuova collezione, ha scelto il Messico. In questo caso il vedo non vedo non è accentuato, anzi, è quasi coperto dai ricami rossi in trompe-l’œil, mostrando solo piccole sezioni del corpo. Questo dimostra come la tendenza sheer possa essere integrata anche in un contesto più elegante, senza rischiare di essere eccessivi e fuori luogo.
L’approccio esplicito di Coach
Senza girarci troppo intorno, invece, Coach crea per la sua ultima presentazione una sottoveste dal taglio asimmetrico, che lascia completamente evidenti gli slip, preoccupandosi di coprire e oscurare solo la parte superiore.
Con Diesel le trasparenze celebrano il corpo
Al contrario, da Diesel si preferisce rendere visibile il top e non il bottom del look. Il brand, che ci ha abituati alla sua estetica street e underground, propone la sua visione di trasparenza con un body ricamato solo con piccoli pois ed un pantalone sportivo che ricorda i boxer indossati dai pugili. Diesel, dunque, contrappone vulnerabilità e delicatezza a resistenza e forza, creando un contrasto equilibrato, interessante e suggestivo, tra i due aspetti del corpo umano.
L’approccio misurato di Gucci e Louis Vuitton
Elemento accessorio, eppure presente per quasi la totalità del défilé, il vedo non vedo di Gucci che ha recentemente presentato a Seoul la collezione Cruise 2024. Attraverso il nero, con il rosso, la trasparenza si sovrappone ad altri strati di tessuto, limitandosi a rivelare solo una porzione del corpo. Sulla stessa linea d’onda ha viaggiato il brand di lusso francese Louis Vuitton, che integra il tessuto leggero e per nulla coprente su felpe oversize, decidendo di rivelare poco, giocando piuttosto sui volumi e tagli dei capi.
L’elemento che accomuna le diverse proposte e le più disparate interpretazioni dello sheer trend non è sicuramente la volgarità o la sfrontatezza; è chiaro che mostrare non vuole essere provocatorio, piuttosto si tratta di una dimostrazione fiera, sicura e orgogliosa del proprio sé e del proprio corpo, libera da ogni giudizio.