Ancora una volta la meraviglia della Sicilia si trasforma in un set cinematografico, ospitando non soltanto le produzioni Nazionali, da sempre presenti nel territorio, ma accogliendo finalmente anche i colossi internazionali. Proprio così. Dopo “The White Lotus”, ambientato principalmente a Taormina, sono in fase di svolgimento a Palermo le riprese della serie tv “Il gattopardo“, prodotto audiovisivo destinato alla piattaforma Netflix che vanta all’interno del suo cast giganti come Kim Rossi Stuart, Benedetta Porcaroli, Saul Nanni e Deva Cassel, figlia di Vincent e di Monica Bellucci. Più di 2.5000 le personalità coinvolte tra comparse, macchinisti e altri addetti ai lavori, per un risultato finale che si preannuncia sbalorditivo.

Un tuffo nella Palermo dell’Ottocento: i dubbi sulla fedeltà filologica

La serie, basata sull’omonimo capolavoro letterario di Giuseppe Tommasi di Lampedusa, è diretta da Tom Shakland, regista britannico che ha in attivo due lungometraggi (“Waz” e “The Children”) e tanta esperienza nell’ambito seriale, tra cui spicca maggiormente “Les Miserables”, titolo di successo trainato anche dalla presenza di una celerity di primo piano come Lily Collins.

Il Gattopardo Serie Tv Life&People MagazineI lavori sono cominciati ufficialmente il 20 maggio scorso, interessando i principali luoghi concentrici della città di Palermo: dal Foro Italico a Piazza Kalsa, da Corso Vittorio Emanuele a Piazza Pretoria si sono via via creati dei veri e propri set che hanno proiettato la città indietro nel tempo, precisamente alla fine dell’Ottocento. Proprio quest’ultimo aspetto sta creando in questo momento non pochi argomenti di discussione tra i cittadini. Da quello che si presume osservando le scenografie e gli oggetti di scena sembra infatti che nella mente dei creatori ci sia il desiderio di riprendere una Palermo non particolarmente fedele a ciò che è realmente stata.

I dubbi sul versante filologico e il confronto con l’opera di Visconti

Il capoluogo siciliano infatti in quel periodo era considerato uno dei luoghi più splendenti d’Europa, un fiore all’occhiello del Liberty anche con strutture i infrastrutture all’avanguardia. Le prime immagini rilasciate lasciano invece pensare a un luogo molto più arretrato, dunque non filologicamente consono alla realtà. In tal senso sarà quindi molto interessante confrontare la serie con il film, famosissimo, di Luchino Visconti, grande genio del Cinema italiano che più di altri ha saputo maniacalmente riprodurre il giusto contesto storico nelle sue opere, diventando un vero e proprio Maestro del genere. Ma le gesta del Principe di Salina e di tutta la sua famiglia, una delle storie più fascinose della storia italiana, non saranno ritratte soltanto dal già citato inglese Shakland. Nello specifico il cineasta d’oltremanica firmerà gli episodi 1-2-3-6, mentre il quarto e il quinto saranno affidati a due italiani: il quanto sarà di Giuseppe Capotondi (che in passato si è occupato di un’altra serie Netflix (“Suburra”),  il quinto invece di Laura Luchetti che per la piattaforma streaming ha già realizzato “Nude”, in collaborazione con RAI Play.

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La Sicilia splende ancora

Intanto, la Sicilia si gode il momento. Dopo anni di stallo infatti l’isola più grande d’Italia sta attraversando un periodo fiorentissimo da un punto di vista turistico, accogliendo nelle sue città centinaia e centinaia di turisti, attratti dalle bellezze del luogo ammirate grazie anche a film e serie tv di successo. In tal senso è davvero impressionante l’impatto che ha scatenato la seconda stagione dello show statunitense “The white lotus”, il cui successo ha fatto triplicare le prenotazioni nella trinacria, pronta a mostrare un altro lato di sé anche con “Il Gattopardo”, sfoggiando due tra le città più belle. Oltre a Palermo infatti le riprese saranno realizzate anche nella splendida e storica Siracusa, perla del versante orientale, sfondo perfetto per un progetto così tanto ambizioso.

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