L’evento musicale più glamour dell’anno è ufficialmente iniziato. Nella notte italiana è iniziata in California la ventiduesima edizione del Coachella, rassegna musicale che richiama i migliori artisti del mondo in un’unica location, – la Coachella Valley -, per lunghissime maratone tra live set e divertimento. Si tratta di una manifestazione che, soprattutto negli ultimi anni, ha ricevuto una fortissima risonanza anche grazie al contributo della fashion industry. Ma quando è nato l’evento? Qual è stato l’input che ha determinato l’ingresso così dirompente della moda? In attesa di scoprire i trend di quest’anno rispolveriamo storia e curiosità del Coachella Music Festival. Storia origini trends Coachella Festival Life&People Magazine

Nasce nel 1999

Come spesso capita con tutte le idee di successo, l’inizio del percorso del Coachella fu caratterizzato da una ricezione decisamente in sordina. Ad avere l’intuizione furono Paul Tollet e Rick Van Santen, i quali decisero di organizzare un primo evento capace di includere artisti diversi, organizzandolo in una venue quasi inedita, ovvero l’Empire Polo Club di Indio, location dalle grandi dimensioni utilizzata già dai Pearl Jam nel 1993, quando decisero di boicottare tutti i locali controllati dal leader del booking Ticketmaster.

look coachella 2022 Life&People MagazineMa la prima edizione (con headliner Beck,Beck, Tool e Rage Against the Machine) malgrado un buon successo di pubblico, non andò come sperato in termini economici, complice anche un contesto decisamente difficile da gestire. L’America in quel periodo era rimasta infatti parecchio scossa da Woodstock 99′, un Festival contrassegnato da diversi casi di violenze, stupri, saccheggi e incendi dolosi, fattore che aveva lasciato negli acquirenti un grande senso di incertezza e di paura nei confronti anche di manifestazioni simili. Un aspetto che ha determinato una politica ben precisa sul prezzo dei biglietti che portò poro gli organizzatori ad andare in perdita, tanto da non riuscire a organizzare la seconda edizione nell’anno successivo.

Storia origini trends Coachella Festival Life&People MagazineTuttavia l’evento catturò l’attenzione di una società operante nel settore live, l’AEG, la quale mostratasi molto interessata al progetto acquisì la società precedente, la Golden Voice, per poter investire ancora più risorse in un tipo di evento dalla grandi potenzialità. Da quel momento in poi sarà storia.

Il Coachella spicca il volo

Se la seconda edizione, -quella del 2001-, per meri motivi organizzativi verrà allestita in un solo giorno, a partire dal 2002 il Festival comincerà ad espandersi in un processo di crescita lento ma continuo. Arriveranno, infatti, i concerti spalmati in più giorni, ma con il passare del tempo anche più palchi, con il chiaro intento di radunare alla Valley migliaia e migliaia di persone con gusti differenti pronte per essere soddisfatte con la presenza dei migliori artisti di riferimento dal grunge all’hip hop, dal rock al folk passando ovviamente per la techno e l’elettronica.

Life&People MagazineDa un punto di vista spiccatamente musicale, il grande merito del Coachella è stato quello di inserire nel cartellone anche delle reunion di band scioltesi nel tempo. Già nel 2001 ad esempio, in mancanza di un nome grosso da sfoggiare in line up, salirono sul palco i Jane’s Addiction. Negli anni successivi si fecero spazio tra gli altri poi i Pixies, Bauhaus, i Guns N’ Roses con Axl Rose, le Destiny’s Child, gli NCYNC fino ad approdare ai Blink 182, star dell’edizione del 2023.

Storia curiosità Coachella Festival Life&People Magazine

La diversità porta moda 

L’unione di stili e generi – scaturiti anche dai trend lanciati dagli artisti stessi sul palco – ha quindi inevitabilmente portato edizione dopo edizione anche una contaminazione in termini d’abbigliamento, scaturita dalla presenza di persone molto diverse tra loro, provenienti da parte diverse del mondo.Questo parterre così diversificato, con l’avvento dei social media, ha indotto i colossi della fashion industry a sfruttare al  massimo l’occasione, mandando in “spedizione” i propri brand ambassador al fine di creare contenuti (foto, video, stories) proprio all’interno del Festival sfoggiando davanti al web gli outfit delle varie aziende, pronti ad essere lanciati sul mercato. Aprile in tal senso si presenta come un mese ideale, in quanto “ponte” perfetto per la stagione estiva e per indurre la clientela ad acquistare i nuovi capi.  Non a caso solitamente sono presenti in California i pesi massimi del settore, da Chiara Ferragni a Bella Hadid.

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Lo “stile” Coachella 

Ha invece delle ragioni decisamente più radicate il cosiddetto Coachella Style, lo stile a sfumature hippie che solitamente vediamo immortalato nei contenuti pubblicati dai content creator nel corso dell’evento. La scelta di questo tipo di abbigliamento è infatti direttamente collegata a una delle manifestazioni musicali più importanti della storia, ovvero Woodstock. Come detto in precedenza infatti, il Coachella nasce tutt’altro che casualmente nel 1999 proprio per celebrare i trent’anni del Festival andato in scena nel 1969. Da qui provengono quindi tutti i codici stilistici presenti ancora oggi, come le coroncine di fiori, le treccine, il make up colorato con strass e decori, gli shorts, le frange e le giacche western, a cui si aggiungono talvolta anche denim pelle e anfibi. L’anima di Woodstock riecheggia in qualche modo dunque ancora oggi, seppur con un approccio totalmente diverso al suo senso primigenio. Ma la moda è bella proprio per questo.

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