Con brodo di carne, di pesce o verdure, il ramen è un comfort food che, ultimamente, sta spopolando anche in occidente. Un piatto semplice, ma non troppo, con decine e decine di varianti, anche vegan. Una pietanza iconica dalla cultura giapponese, diventata famosa in tutto il mondo soprattutto grazie ad anime e manga, nel quale cinque sono gli ingredienti fondamentali che non possono mancare in una buona ciotola di zuppa: il brodo, la tare, i noodles, i toppings e l’olio. Anche se tutti lo associano alla cultura nipponica, il piatto in realtà ha origini cinesi.
Ramen: storia, origini e curiosità
La storia del ramen è molto interessante: la prima ciotola di questa speciale zuppa è stata servita in Cina. Pare, infatti, che solo dopo alcuni anni, il piatto approda in Giappone, dove viene consacrato per il suo estremo gusto, la sua facile preparazione e le sue diverse varietà. In Giappone, la zuppa calda si diffonde con l’arrivo della seconda guerra mondiale, quando il Paese registra un calo della produzione di riso, fino ad allora piatto tipico principale. Il clima bellico e l’esigenza di un pasto per le truppe ed i cittadini, fa incrementare la produzione di noodles di grano che diventano ben presto la base per la zuppa. Con il tempo la produzione aumenta e la pietanza diventa presto parte fondamentale della cultura culinaria giapponese.
Come molte storie, però, ha diverse varianti, dubbi e dibattiti. Secondo alcune fonti, infatti, si pensa che la prima ciotola della zuppa è stata servita in Giappone nel 1910 e una tappa fondamentale per la diffusione nel Paese è stata l’invenzione delle tagliatelle istantanee. L’invenzione ha avuto un notevole successo, in quanto ha permesso a tutti di poter preparare a casa le tagliatelle solo con l’aggiunta di acqua calda. Fino a quel momento, infatti, la zuppa si gustava solo nelle occasioni speciali.
I cinque elementi principali della zuppa calda
Esistono diverse varietà della zuppa di noodles, ma fondamentalmente essa è composta da cinque elementi che non possono mai mancare. Il primo e principale elemento è il brodo. Ad oggi, ne esistono diverse varianti: mix di carne, di pollo o maiale, di pesce o vegetariano dalla preparazione molto complessa. Per sprigionare il sapore caratteristico della zuppa giapponese, alla base del brodo vengono aggiunti altri ingredienti come l’alga kombu e le spezie in base alla variante. Il carattere viene dato al brodo dalla tare: una salsina a base di soia, miso e altre spezie. Le tagliatelle – i noodles – preparate con farine, acqua e kansui conferiscono al brodo la sua caratteristica per eccellenza. La composizione di un piatto viene ammirata anche dalla sua presentazione perchè, anche a tavola, l’occhio vuole la sua parte! Il topping è il quarto elemento essenziale della zuppa di noodles. Ogni piatto è diverso: ogni chef dà alla zuppa un tocco personale, conferendo bellezza ed equilibrio tra i sapori. Infine, mustdella preparazione è l’aggiunta dell’olio aromatizzato.
Tipi, varietà e ricetta del piatto
La versione originale e più antica del ramen, lo shoyu, è composta da un brodo di salsa di soia e gallina. Tradizionalmente, la sua cottura è molto lenta e ciò lo rende un pasto molto difficile da preparare. Una varietà molto interessante e altrettanto tradizionale è quella shio, nel quale l’elemento principale è il pesce fresco ed essiccato. In quello tonkotsu si utilizza il brodo a base di suino. Tra le varietà, il miso è, forse, quello più recente. La particolarità di questa zuppa è data dal brodo realizzato con miso miscelato con pollo oppure, in altre varianti, con pesce. Spopolando in tutto il mondo e, da qualche tempo anche in Italia, sono nate diverse versioni della ricetta tipica orientale, tra cui vegane e vegetariane.
Ci sono ottime varianti vegane e vegetariane. Anche se molto diverse dalle versioni tradizionali, le zuppe vegan sono una buona alternativa. Il brodo può essere preparato con latte di soia e diverse varietà di funghi, accompagnato da un condimento a base di cipollotto, zenzero, uova e spinaci. Non può mancare una salsina a base di salsa di soia e peperoncino, per conferire una nota piccante alla pietanza. Si possono utilizzare le verdure di stagione, giocare con i sapori e con i colori, inventare ricette. Non resta che comporre il piatto, personalizzarlo e renderlo non solo un piacere per il gusto, ma anche per la vista.