I golosi lo sanno bene, stare alla larga dai cibi grassi e pieni di zuccheri non è facile, per nulla. Più ne mangiamo e più la voglia aumenta, senza riuscire a staccarsene. In molti lo hanno sperimentato sulla propria pelle ma se l’esperienza non bastava, ora ci pensa la scienza a spiegarci che in questi casi si crea una vera e propria dipendenza da cibo con conseguenze che non possono essere ignorate. Tutta colpa del cervello che viene continuamente stimolato dagli alimenti ricchi di zuccheri e grassi che attivano la regione deputata alla gratificazione e alla ricompensa e così il legame con questo tipo di cibo diventa difficile da rompere.

L’effetto del cibo dolce e grasso sul cervello

I gusti salati, dolci e anche grassi sono veri seduttori per il palato ma soprattutto per la mente. Lo ha dimostrato uno studio condotto dal Max Planck Institute for Metabolism Research di Colonia che ha sottolineato come il cervello viene influenzato dal cibo. Si trasforma lentamente, attraverso il consumo ripetuto e prolungato di snack e dolciumi, apportando dei veri cambiamenti celebrali. Succede con tutti quegli alimenti che danno una sensazione di benessere e che aumentano la produzione di dopamina portandola oltre i livelli normali.

dipendenza da cibo conseguenze | Life&People MagazineCosì, inconsciamente, la mente li preferisce ad altri, non in maniera transitoria ma stabile. Quando il cervello ha imparato a riconoscerli non se ne dimentica facilmente e dunque li ricerca continuamente, li desidera senza poterne fare a meno perché sa che quelli lo fanno stare bene. Da qui la creazione di una vera e propria dipendenza. Lo zucchero aumenta i livelli di dopamina del 135-140%, mentre i grassi del 160%. Un processo molto simile a quello che avviene con l’assunzione di nicotina e alcool che fanno balzare in alto i normali livelli di dopamina e creano le dipendenze che già conosciamo.

La dipendenza da cibo è esito in parte, delle nuove logiche che la società ci ha imposto, anche a livello alimentare.

Gli alimenti nel corso degli ultimi decenni hanno subito una trasformazione non indifferente. Se, infatti, prima le diete erano composte soprattutto da alimenti semplici, assemblati in modo casalingo, oggi, invece, sono sempre più processati. È questo quello che li rende irresistibili per il palato ma anche per il cervello che viene “inondato” di zuccheri e di grassi in combinazioni che in passato non esistevano. A questo, si aggiunge anche la presentazione di cibi e le caratteristiche sensoriali, che li rendono ancora più piacevoli, allettanti e di cui non si riesce a fare a meno.

I cibi che tengono in forma la mente

Non tutto il cibo però crea dipendenza. Diversamente da quanto accade con quello ricco di grassi e zuccheri, c’è una lunga lista di alimenti che permettono di tenere in forma il cervello, giovane e allenato, anche in età avanzata. Un’alimentazione ricca di legumi, uova, pomodori, arancia, avocado, pesce ed in particolare quello grasso come salmone, sgombro, aringa, trota e sardine, alcuni tipi di frutta come mirtilli, ciliege, lamponi e more, e la frutta secca come nomi, mandorle e nocciole e anacardi, rappresenta una preziosa alleata per curare la salute della mente.

dipendenza da cibo conseguenze | Life&People MagazineQuesti alimenti migliorano l’umore aiutando a gestire meglio lo stress e l’ansia, fanno bene alla memoria, potenziano le funzioni intellettive e rallentano il declino cognitivo. Insomma, stare bene non solo fisicamente ma anche mentalmente, dipende in parte dal cibo, da quello che assumiamo e come lo assumiamo. Fonte primaria di energia e di uno stile di vita sano e regolare. Un approccio salutista e attento alle scelte alimentari, con un ritorno alla semplicità, permette di vivere bene e più a lungo.

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