Andare in vacanza per poter dormire bene, questo è il trend del momento che porta in auge un nuovo modo di viaggiare: mettere da parte la frenesia di fare cose e visitare luoghi, dilatando i tempi ed i momenti, per ritagliarsi il tempo ed il modo giusto e necessario per riposare. Oggi fare una vacanza significa rilassarsi, ricaricare le batterie e dormire senza che nessuno possa disturbare il sonno che nel corso della quotidianità, tra lavoro e impegni familiari, è sempre troppo poco. Se la vacanza è la strada per tornare alla vita di tutti i giorni con più energia ed uno stato d’animo più tranquillo, allora la tendenza dello sleep tourism, ovvero il “turismo del sonno” ne è l’evoluzione perfetta.
L’importanza del sonno nella vita di tutti i giorni
Andare incontro al benessere, fisico e psichico della persona, migliorandone il riposo è l’obiettivo principale dello sleep tourism. Un’esigenza che è incrementata a seguito della pandemia, nel corso della quale in tanti si sono trovati a lottare con forme di insonnia. Ma non solo, anche l’avvento degli smartphone e della tecnologia, in una società che va sempre più veloce, lasciano sempre meno tempo per il riposo. Il lockdown e le repentine modifiche nelle abitudini, arrivate con l’emergenza sanitaria, hanno fatto riflettere e modificato l’atteggiamento delle persone nei confronti del sonno, diminuito secondo alcune ricerche di circa un’ora rispetto a dieci anni fa.
È noto ormai che la mancanza di sonno non provoca solo stanchezza ma causa problematiche diverse a volte anche gravi alla salute del corpo e della mente. Non solo sbalzi di umore, difficoltà a decidere e a intrattenere rapporti sociali, ma anche ansia, depressione, fino ad obesità e tante altre manifestazioni gravi a livello locale. Ecco allora che se nel corso della quotidianità si riesce a dormire poco, la vacanza diventa momento privilegiato per recuperare sonno perso.
Le soluzioni proposte da hotel e resort
Proprio per tutti questi motivi, gli hotel ed i resort in giro per il mondo si stanno attrezzando per proporre delle soluzioni e dei pacchetti che permettono ai loro ospiti di recuperare il sonno arretrato e dormire serenamente nel corso del soggiorno. Le idee e le proposte alternative a sostegno dello sleep tourism aumentano a vista d’occhio. Si sta lavorando, infatti, per ricreare nelle strutture ricettive le condizioni ad hoc per poter riposare senza condizionamenti ed aiutare anche coloro che hanno problemi a dormire.
C’è chi propone camere insonorizzate, chi la meditazione che induce il sonno corredata ad un tè efficace per rilassarsi, massaggi, sedute di yoga e trattamenti rilassanti, chi allestisce un set adeguato per arrivare con facilità nelle braccia di Morfeo, offrendo cuscini e coperte che concedono un soffice abbraccio, compreso un menù delicato e studiato appositamente per non indurre pesantezza prima di andare a letto. Ci sono anche strutture che stanno studiando dei pacchetti completi che coccolano il turista e lo aiutano a dormire. Stanno nascendo, infatti, i primi itinerari che promuovono il sonno, ideali per chi, avvezzo allo sleep tourism, non ne vuole sapere della vacanza super frenetica. Alcuni alberghi si stanno attrezzando anche per inserire la strumentazione che permette di monitorare il sonno.
La tendenza fa pensare ad una vacanza a lungo termine,
che duri almeno dieci giorni, così da avere tutto il tempo sia per ricaricare le batterie che visitare i luoghi e scoprire le sue attrazioni. E chi non ne ha la possibilità? Anche un weekend o ad un viaggio di pochi giorni può essere utile per ristabilire il sonno. Dormire bene dovrebbe essere, infatti, priorità di ogni vacanziere e, nello stesso tempo, di tutte le strutture che dovrebbero offrire ai loro clienti le condizioni favorevoli per poter riposare senza condizionamenti. Sicuramente una meta in mezzo alla natura, avvolta dal silenzio, favorirà il sonno, come benefico sarà il riposino pomeridiano. Bastano anche soli venti minuti per rigenerarsi, trovando un angolo tranquillo all’aria aperta.
Guarda anche – Itinerari slow travel in Italia da non perdere in Primavera