Seguire i profumi e gli odori e quello che piace al proprio naso lasciandosi guidare in un tour immersivo alla scoperta di nuove sensazioni. È questo quello che viene definito “turismo olfattivo” in cima ai nuovi trend viaggio. Un nuovo modo per vivere le destinazioni ed entrarvi in sintonia.
L’olfatto: un senso potente per entrare in contatto con qualcosa di nuovo
ma nel tempo è stato parecchio sottovalutato. Ora gli esperti invitano i viaggiatori a sperimentare, invece, un viaggio più complesso, ma anche più ricco, che attraverso gli odori è in grado di condurre verso ambienti inesplorati, conoscendo storie e tradizioni del tutto dimenticati. Da qui nasce il turismo olfattivo come promozione e protezione degli odori come elementi del patrimonio culturale che entrano a far parte di avventure olfattive promossi dai luoghi d’arte e non solo per un rinnovato tipo di turismo.
Olfatto: tra apprendimento e memoria
Perché puntare così tanto sull’olfatto? Perché è l’unico dei cinque sensi che è collegato direttamente all’apprendimento, sia dal punto di vista della memoria che delle emozioni. I profumi come gli odori permettono di conoscere ed imparare cose nuove ma nello stesso tempo anche di riportare alla memoria ricordi ed emozioni che attraverso l’olfatto si risvegliano e tornano a vivere. Secondo gli studiosi gli odori sono in grado di raccontare delle vere e proprie storie ma offrono anche una via nuova e poco sperimentata di conoscere il mondo che ci circonda. L’esperienza olfattiva, secondo Rachel Herz, neuroscienziata della Brown University “è intrinsecamente emozionale e istintiva”. Così il turismo olfattivo rappresenta un canale che può coinvolgere anche una fetta di pubblico che non ama farsi trasportare solo dalla vista o magari non può farlo, proponendo un’esperienza originale e che abbatte anche le barriere.
Viaggio olfattivo al museo: alcune proposte
L’esperienza olfattiva arriva così non solo in luoghi come locali ed hotel, ma anche al museo. Si è iniziato già lo scorso anno con alcuni appuntamenti che hanno riscosso molto successo permettendo a chi l’ha sperimentata di vivere un’esperienza a tutto tondo, quasi come se le opere “rapissero” i visitatori portandoli nel mondo parallelo che raccontano.
Lo ha fatto il Museo di Ulm in Germania con la mostra “Follow Your Nose” (Segui il tuo naso) affiancando alla collezione proposta gli odori degli elementi che ritraggono come i giardini in fiore, una tavola imbandita, i profumi e molto altro. Sulla stessa linea si colloca l’esperienza resa per la mostra dedicata al “Cristo nel Limbo” di Martin Schaffner per la quale i profumieri di International Flavors and Fragrances (IFF) hanno realizzato con oli essenziali e materiali specifici, profumi ed odori ad hoc che non danneggiano le opere d’arte e permettono di percepire sentori come quelli dello zolfo e del fumo. Per il 2023 ci si prepara a nuovi appuntamenti.
Il Museo del Louvre sta già lavorando all’organizzazione di “tour olfattivi” per immergersi in modo totale in alcune esposizioni di nature morte. Il Museo del Prado di Madrid, invece, ha già inaugurato una “mostra olfattiva” che si ispira alla serie “I cinque sensi” dipinta, nel Seicento, dalla coppia di pittori fiamminghi Jan Brueghel il Vecchio e Peter Paul Rubens.
Il canale olfattivo guida anche alla scoperta delle città,
collaborando alla nascita non solo di tour del tutto originali nei quali chi partecipa scopre odori nuovi e con essi posti inediti ma permette anche di creare delle vere e proprie “mappe dei paesaggi olfattivi” che vengono disegnate a mano, volta per volta. È il progetto realizzato da Kate McLean che ha ribattezzato la sua proposta “smellwalking”. Il Museo di Amsterdam, invece, lo scorso anno ha proposto uno speciale tour della città da fare in autonomia lasciandosi guidare dagli odori. Si chiama “City Sniffers: A Smell Tour of Amsterdam’s Ecohistory” e consiste in una mappa da grattare, step by step, per annusare luogo dopo luogo, alcuni degli odori tipici del posto.
Guarda anche – Viaggi di nozze suggestivi per una luna di miele indimenticabile