Tra i più cliccati must-have di quest’inverno ci sono gli UGG, stivaletti in pelo di origine Australiana, cult degli anni 2000, che molti non hanno mai abbandonato. Senza dubbi un vero e proprio revival nostalgico che si unisce alla generale tendenza y2k, la moda che ha riportato in auge i capi più cool di quegli anni. Il rilancio di uno stile tutt’altro che minimal o chic ha generato non poche perplessità nei confronti del pubblico soprattutto femminile, ma quando è la moda a dettare legge, non c’è critica che regga.
Caldi e confortevoli: UGG rientrano nella categoria moda comfy,
accessori comodi, dall’estetica poco elegante o raffinata. D’altronde lo suggerisce il suo stesso nome: “ugg”, dall’inglese “ugly” che significa brutto, perché la loro estetica lascia molto a desiderare e sicuramente senza la loro grande notorietà, nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di indossarne un paio.
Questi famosissimi stivali australiani nascono con un intento ben preciso e tutt’altro che fashion: furono inventati da un surfista australiano, Shane Stedman, che aveva esigenza di mantenere caldi i piedi dopo aver fatto surf nelle fredde acque dell’oceano Pacifico. Nel 1971 Stedman registrò in Australia il marchio UGH-BOOTS e nel 1978 fu un altro surfista australiano, Brian Smith, ad avviare la società UGG Australia negli USA. Solo a partire dagli anni 2000 diventarono UGG, vero e proprio fenomeno di massa, diffusione che deve la sua popolarità grazie soprattutto alla presentatrice televisiva americana Oprah Winfrey, dell’omonimo talk-show. Durante alcune sue trasmissioni Oprah avrebbe citato gli UGG tra le scarpe che le piacciono di più; da quel momento, in pochissimo tempo le più grandi celebrities di Hollywood: Cameron Diaz, Kate Moss, Jennifer Aniston, fecero loro scarpa del desiderio questo stivaletto.
La tendenza dello stivale in montone è ulteriore conferma che il genere ugly ma comfy sia diventato vero e proprio lifestyle.
L’estetica del bello sembra ormai essere superata; ciò ha spinto la maggior parte delle persone a prediligere capi d’abbigliamento meno alla moda, ma più comodi; adatti a trascorrere intere giornate fuori casa e comodi per lavorare da remoto.
I modelli UGG boots diventati virali nel 2022 sono i mini e gli ultra mini,
design dal taglio short o estremamente short che coprono appena le caviglie; si chiama Tasman, invece, il genere che avvolge il collo del piede e ricorda più lo stile di una pantofola piuttosto che quello di uno stivale, così da scaldare i piedi infreddoliti o più semplicemente per avere maggiore comfort; infine il modello Clogs, di fatto la versione invernale degli zoccoli tradizionali che, al posto del legno, hanno suole spesse e in gomma, mentre il cuoio è sostituito da skin di montone morbidissimo.
Tra gli outfit più paparazzati è possibile cogliere una certa libertà di scelta nell’abbinamento
di questi capi. Senza dubbi “street style” è la parola d’ordine per chiunque decida di indossarne un paio, ma ciò non esclude che, anche una gonna o degli shorts vi si prestino “bene”: uno dei maggiori difetti è la silhouette tozza dovuta all’imbottitura di montone, alla suola piatta e in gomma che, inevitabilmente impediscono alla figura di apparire più slanciata. Ciononostante, la loro morbidezza e il loro calore lasciano l’aspetto estetico in secondo piano.
Jeans dritti e blazers over sono i due capi maggiormente abbinati, il perfetto stile casual, chic al contempo, alla moda e soprattutto caldo, come indossa la modella Elsa Hosk. Irina Shaik o Kaia Gerber, modelle anche loro, hanno sfoggiato il modello ultra mini con outfit più sporty: leggins, calzettoni di spugna in vista e felpe oversizes compongono un perfetto look per il tempo libero. Più particolare e trasgressivo proprio come Bella Hadid, l’abbinamento degli UGG mini con mini-shorts e giacca biker in pelle nera; un look che solo personalità eccentriche come Bella potrebbero indossare. Infine la tuta, capo che più di tutti si adatta alla comodità dell’UGG; un perfetto total look in stile “pigiama”, confortevole e caldo proprio come gli stivali.
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