Se c’è un elemento distintivo del nostro Paese, quello non può che essere il bar, uno dei punti di ritrovo più apprezzati dalla popolazione dove ogni giorno si riuniscono personalità e ceti sociali diversi per cominciare la propria giornata, per prendere una pausa o per trascorrere un po’ di tempo libero. Tra le strutture più rinomate spiccano però quelle più antiche, ovvero quelle che ancora oggi conservano una certa estetica e un determinato tipo di cucina, unica ed esclusiva. Quali sono allora i caffè-letterari storici italiani più belli?
A Venezia il Caffè più antico
Non si può non partire da quello che è considerato il must dei caffè storici italiani, ovvero il Caffè Florian di Venezia, aperto addirittura nel 1720 e collocato proprio nel cuore della città, in Piazza San Marco. Gli interni sono semplicemente meravigliosi: il pavimenti in mosaico, le pareti impreziosite da affreschi e specchi. Un luogo culto dello stivale, dove si sono accomodati per sorseggiare una bevanda personalità come Canaletto, Goldoni e Casanova.
Il Caffè Gilli di Firenze
Altro spazio da una fortissima valenza storica è il Gilli di Firenze, location che ha aperto i battenti nel 1733 in Via Calzaiuoli, a pochissimi passi dal meraviglioso Duomo. Inaugurato grazie all’apporto di una famiglia svizzera come “Bottega dei pani dolci”, fu riconosciuto nel tempo grazie al suo caffè assolutamente squisito. Ma c’è di più: a pochi metri di distanza, – nel Novecento -, fu ideato il Negroni. Motivo per cui proprio da Gilli si può conoscere tutta la storia del celebre cocktail grazie a Luca Picchi, esperto che ha ricostruito tutta la storia di Camillo Negroni attraverso diversi scritti da lui redatti. Gli interni del locale evocano grandissima eleganza, riconducibili in affreschi, archi e cornici in stile liberty.
Caffè Pasticceria Cova: due secoli di caffè, patriottismo e modanità
Nasce ed inaugura nel 1817 come caffè letterario a fianco del Teatro alla Scala di Milano, il Caffè Cova diventa ben presto punto di ritrovo dei patrioti del Risorgimento. I suoi interni raffinati conquistano rapidamente anche i favori di borghesia e alta nobiltà, oltre che di personaggi storici di primaria importanza per la storia d’Italia: Giuseppe Mazzini, Giovanni Verga, Giuseppe Verdi, Arrigo Boito e tanti altri. Colpito dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, dal 1950 il Caffè Cova si trasferisce definitivamente in via Montenapoleone dove tutt’ora è ubicato al civico 8.
Al Bicerin, Torino
Fondato nel 1763, questo caffè storico deve la sua fama alla bevanda da cui prende il nome, appunto il bicerin: un delizioso mix di cioccolata, caffè e crema di latte caldo. Arredato in stile Ottocento, all’interno di “Al Bicerin” si sono seduti Italo Calvino, Silvio Pellico, Camillo Benso di Cavour e Giacomo Puccini.
Il Caffè Greco di Roma
Stiamo parlando di una vera e propria istituzione della Capitale sita nella via dello shopping del lusso, via Condotti, la cui apertura risale al 1760. Il suo nome deriva proprio dal nome del fondatore, Nicola Della Maddalena, levantino di origine. All’interno del Caffè Greco sono esposte la bellezza di trecento opere, per cui il locale è riconosciuto come la più grande galleria d’arte privata esistente al mondo. Si tratta anche di un luogo importantissimo per la storia della musica pop italiana. Proprio qui infatti è stata scattata la foto-copertina dell’importantissimo 45 giri di di Mia Martini, “Minuetto”.
A Padova il Caffè Pedrocchi
Rimaniamo nel 1700 per spostarci a Padova, città che dal 1772 ospita il mitico Caffè Pedrocchi. Questo è un luogo storico in senso letterale: proprio qui infatti si sono mossi i primi passi dei moti risorgimentali a causa di un colpo di fucile sparato da un soldato dell’imper austriaco, ancora oggi visibile nella sala bianca. Il bar è conosciuto anche come “caffè senza porte” in quanto aperto h24 e fino al 1916 effettivamente non era dotato di porta d’ingresso, poi inserita per evitare di dare riferimenti agli aerei che nel 1916 bombardavano la città durante la Prima Guerra Mondiale. Nato da una intuizione di Antonio Pedrocchi, la specialità del locale è appunto il Caffè Pedrocchi con menta e zabaione.
Sant Ambroues Milano
Il fiore all’occhiello della cultura gastronomica meneghina. Aperto nel 1936, il Sant Ambroues di Milano è diventato un vero e proprio spazio storico, famoso in tutto il mondo per la sua tonalità rosa pastello e soprattutto per i tre piatti forti della casa, la cotoletta alla milanese, le linguine al prezzemolo e le brioches. La sua collocazione strategica, a due passi dal Teatro Alla Scala, sta alla base del suo successo, soprattutto dopo l’accuratissimo restyling realizzato da Fabrizio Casiraghi.
Gran Caffè Gambrinus Napoli
Come non concludere la carrellata spostandoci a sud, a Napoli, patria del Gran Caffè Gambrinus. Semplicemente, il caffè più importante del capoluogo campano, tra i più celebri di tutto lo stivale nonché membro dell’Associazione Culturale Locale Storici d’Italia, salotto letterario e importantissima galleria d’arte. Dalla sua apertura, datata 1860 presso il piano terra del Palazzo della Foresteria (oggi sede della Prefettura), il locale è diventato tappa obbligata grazie a prelibatezze di pasticceria e gelateria, ricevendo in passato la prestigiosa onorificenza di “Fornitore della Real Casa durante il Regno delle due Sicilie”. In quanti possono permettersi un riconoscimento così?
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