Il dado è tratto. Sono ben 35 le nuove stelle inserite nella guida Michelin per ciò che concerne i ristoranti italiani del 2023. Il responso, attesissimo da tutti gli addetti ai lavori, è arrivato ieri sera, martedì 8 novembre, in occasione di una celebrazione – di stampo hollywoodiano – andata in onda direttamente dalla Francia Corta. Non tantissime le novità per ciò che riguarda le riconferme, tra cui spicca comunque la terza stella assegnata allo Chef Antonino Cannavacciuolo con il suo ristorante “Villa Crespi”.
La terza stella di Cannavacciuolo
La notizia della terza stella di Antonio Cannavacciolo è quella che ha avuto più risonanza mediatica, sia per il personaggio in questione, ormai notissimo personaggio televisivo (divenuto famosissimo giudice di Masterchef), sia perché va ad aggiungersi alla rosa degli undici ristoranti (oramai dodici) tri-stellati, tutti riconfermati: stiamo parlando ad esempio dell’Osteria Francescana di Massimo Bottura (Modena), Piazza Duomo (Alba), il Mudec (Milano) e La Pergola di Roma.
Grandissimo l’entusiasmo mostrato dallo Chef in fase di commento:
«È un momento magico. Oggi è anche l’anniversario del mio matrimonio e mia moglie mi ha perdonato per questo festeggiamento a distanza. Il nostro è un progetto partito ormai venti anni fa, questa grande nuova emozione è la benzina per andare avanti».
Antonino festeggia anche un’altra stella, la prima, per il suo incantevole (e nuovo di zecca) Canavacciuolo Vineyard Resort, un gioiello immerso nel verde sterminato della campagna toscana. Importante rilevare anche una curiosità, sempre legata al Re della Cucina partenopea. Tra i nuovi stellati emerge il nome dell’Osteria Contemporanea (Lago di Como) di Davide Marzullo, vincitore proprio della prima edizione di Antonino Chef Academy, altro celebre show in onda su Sky.
I nuovi ristoranti premiati: tripudio per Lombardia e Toscana, a Vulcano vince la cucina vegetariana.
Tra i nuovi riconoscimenti è la Lombardia a fare una vera e propria scorpacciata di stelle ottenendo ben sette assegnazioni, tra cui anche quella dell’apprezzatissimo Ristorante Andrea Aprea di Milano e il Ristorante Lino di Pavia. Segue poi la Toscana, con ben cinque new entry capitanate dal Chic Nonna di Vito Mollica. Sono invece quattro le novità liguri, dove è particolarmente gradito il premio ai Balzi Rossi di Ventimiglia, amato ormai da diverso tempo, oltre quello a Casa Buono a Trucco. Sorride anche la Capitale, Roma, con ben due ristoranti principalmente focalizzati sulla cucina di pesce; stiamo parlando dell’Enoteca La Torre di Chef Domenico Stile e Acquolina (due stelle) del giovanissimo Daniele Lippi, da trentadue anni in forza nella cucina sita all’interno dell’affascinante Hotel The First.
Stelle verdi e sostenibilità
Importantissimo anche quanto successo in Sicilia dove, tra le cinque nuove stelle a farsi spazio è stato il Ristornate Tenerumi, sito nella meravigliosa Isola di Vulcano, importante per essere totalmente vegetariano e seriamente impegnato in tema di sostenibilità, fattore che gli ha permesso di accaparrarsi anche la stella verde, un riconoscimento cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni passando dalle tredici del primo anno, il 2021, con 49 stelle distribuite. Secondo i dati, la provincia con più stelle verdi è quella autonoma di Bolzano, con cinque ristoranti. Nelle metropoli o nelle grandi città, luoghi in cui giocoforza è molto complicato adattare un approccio sostenibile, a farsi spazio sono Mater Terrae (Roma), Joia (Milano), Osteria Francescana (Modena) e Ahimè (Bologna).
Ma a cosa si deve questo aumento vertiginoso di stelle verdi?
Probabilmente anche alla progressiva attenzione nei menù; valide ed elaborate proposte vegetariane, come rimarcato dagli autori della guida. In leggero aumento le proposte vegetariane, totali o sotto forma di menù degustazione dedicati, un po’ per andare incontro alle richieste sempre maggiori da parte dei consumatori, ma in buona parte anche come strada etica che permette di effettuare, a catena, molte altre scelte sostenibili, a partire da una copertura più ampia in autoproduzione della maggior parte degli ingredienti utilizzati in cucina.
Stelle Guida Michelin 2023: i nuovi vincitori
Tre stelle
- Orta San Giulio, Villa Crespi
Due stelle
- Penango – Locanda Sant’Uffizio Enrico Bartolini
- Roma – Enoteca La Torre
- Roma – Acquolina
- Taormina – St. George by Heinz Beck
Una stella
- Amalfi – Sensi
- Ameglia – Locanda Tamerici
- Aosta – Paolo Griffa al Caffe Nazionale
- Ariano Irpino – Maeba Restaurant
- Ariccia – Sintesi
- Bagheria – Līmū
- Capolona – Terramira
- Casanova di Terricciola – Cannavacciuolo Vineyard
- Corvara in Badia – La Stua de Michil
- Crema – Vitium
- Firenze – Chic Nonna di Vito Mollica
- Gabicce Monte – Dalla Gioconda
- Lagundo – Luisl Stube
- Lallio – Bolle
- Lomazzo – Trattoria Contemporanea
- Milano – Andrea Aprea
- Milano – Anima
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