Da Monaco a Verona, dall’Abruzzo alla Valle d’Aosta e dalla Toscana all’Austria: sono infinite le testimonianze di un nuovo modo di fare turismo, dall’alto di una sella, riscoprendo il piacere del viaggio in lentezza. – A Cavallo della Sostenibilità è un dialogo sul futuro sostenibile del mondo equestre e ad apprezzare l’equiturismo, è l’attrice Matilde Gioli che ha percorso la prima ippovia urbana permanente in Italia patrocinata dal Comune di Verona durante la 124 edizione di Fieracavalli.
Con un ampio potenziale di sviluppo ancora da esplorare e valorizzare,
l’equiturismo è protagonista ad una fiera che, anno dopo anno, si fa collettrice di testimonianze di associazioni, guide e trekker esperti chiamati a raccontare le proprie esperienze lungo le ippovie, più o meno battute, non solo sul territorio italiano. Con l’intento di diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati di trekking a cavallo e promuovere i valori che il turismo equestre incarna, Fieracavalli propone un viaggio a cavallo tra turismo e sostenibilità da scoprire dall’alto di una sella.
Simbolo di un turismo etico e green, il viaggio a cavallo
permette una scoperta consapevole del territorio, lungo itinerari lenti, a contatto con la natura, come le ippovie urbane e rurali. Tra queste anche la prima ippovia urbana permanente in Italia, patrocinata dal Comune di Verona, inaugurata l’anno scorso e percorsa da Matilde Gioli. L’attrice, amante del mondo equestre, non si è fatta sfuggire l’occasione di visitare la “città del cavallo” da una prospettiva diversa e soprattutto con un altro ritmo. Un itinerario di 15 km della durata di 4 ore, fruibile a tutti gli amanti del trekking a cavallo alla scoperta di Verona e del fiume Adige che la attraversa.
Nello stesso talk è stato presentato anche il raid equestre Monaco – Verona,
emblema del turismo slow, tornato dopo 17 anni dalla sua ultima edizione. Accompagnati da Horse Adventure, 4 cavalieri di Natura a Cavallo e 4 amazzoni del Circolo Ippico Valpolicella, hanno affrontato un itinerario di oltre 600 km, suddiviso in 25 tappe, che collega la capitale bavarese al comune scaligero. Il progetto mette al centro il cavallo come richiamo naturale tra uomo e pianeta e come mezzo per sensibilizzare su diversità e forme di disabilità. Il Raid promuove anche l’allevamento e il patrimonio zootecnico italiano.
Tra gli ospiti più attesi dell’Area Forum c’è stata anche Paola Giacomini
– l’esploratrice a cavallo arrivata a Veronafiere dalla Mongolia nel 2019 dopo aver percorso in sella 9 mila km – che, quest’anno, in occasione del centenario del Parco Nazionale dell’Abruzzo e il Parco Nazionale del Gran Paradiso, ha affrontato una nuova esperienza di viaggio partendo il 16 giugno dalla regione dell’Italia centrale per arrivare in Valle d’Aosta. Con i suoi due cavalli, Custode e Cigherè, ha percorso 1.000 km attraversando otto parchi nazionali. Tema centrale del viaggio il cambiamento climatico: in ogni luogo Paola ha incontrato botanici, geologi e biologi con l’intento di riflettere su come il paesaggio sta cambiando.
Tra i racconti di viaggio anche quello di Angelika Schneider,
“Ritorno in Austria a cavallo, sulle antiche vie romane, da Peccioli a Lech”. Arrivata in Italia nel 1983 dall’Austria, il sogno di Angelika – istruttrice di equitazione – è sempre stato quello di voler far ritorno a casa in sella ai suoi cavalli percorrendo 930 km tra la Toscana e l’Austria. Quest’anno, insieme alla sua allieva Giulia, è finalmente riuscita a realizzarlo con il progetto “Il viaggio è la meta”. Il 15 settembre, in sella di Gamma e Ares, sono partite da Peccioli per raggiungere Lech. In 37 giorni di cammino hanno costeggiato 8 fiumi e percorso vie dei tempi romani e medievali: dalla Via Francigena fino alla Via Claudia Augusta risalente a 2000 anni fa.