“Ogni cosa ripete se stessa. È stupefacente che tutti siano convinti che ogni cosa sia nuova, quando in realtà altro non è se non una ripetizione”. Andy Warhol

Dopo oltre dieci anni torna a Milano, alla Fabbrica del Vapore fino a marzo 2023, una grande esposizione dedicata al protagonista della Pop Art americana, con oltre 300 opere che raccontano l’universo artistico di Andy Warhol dagli inizi negli anni Cinquanta come illustratore commerciale sino all’ultimo decennio di attività negli anni Ottanta connotato dal rapporto con il sacro.

La mostra Andy Warhol

“La pubblicità della forma”, promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura e Navigare, è a cura di Achille Bonito Oliva con Edoardo Falcioni per Art Motors. Dopo il successo della Mostra di Roma nel 2018 al Complesso del Vittoriano, Eugenio Falcioni, esperto di rilievo di Andy Warhol, collezionista e prestatore, nella sua veste di responsabile di Art Motors omaggia la sua città adottiva, Milano, producendo una esposizione con opere, per la maggior parte uniche. Molte provenienti dall’Estate Andy Warhol, due (“Untitled (Flowers)” degli anni ’80 e “Self-Portrait (Fright Wig)” del 1986) dalla collezione personale di Keith Haring, grande amico e seguace di Warhol, e di altre prestigiose collezioni private.

Andy wahrol mostra milano 2022 2023 Life&People Magazine Esposte tele, serigrafie su seta, cotone e carta, oltre a disegni, fotografie, dischi originali, T-shirt, il computer Commodore Amiga 2000 con le sue illustrazioni digitali – i primi NFT della storia -, la BMW Art Car dipinta da Warhol con il video in cui la realizzò, la ricostruzione fedele della prima Factory e una parte multimediale con proiezioni di film da vedere con gli occhialini tridimensionali.

“Warhol è il Raffaello della società di massa americana che dà superficie ad ogni profondità dell’immagine rendendola in tal modo immediatamente fruibile, pronta al consumo come ogni prodotto che affolla il nostro vivere quotidiano. In tal modo sviluppa un’inedita classicità nella sua trasformazione estetica. Così la pubblicità della forma crea l’epifania, cioè l’apparizione, dell’immagine”.

le parole di Achille Bonito Oliva.

La mostra vuole documentare l’avvincente percorso che ha caratterizzato la vita artistica di Warhol:

dagli oggetti simboli del consumismo di massa, ai ritratti dello star system degli anni ’60; dalla serie Ladies & Gentlemen degli anni ’70 dedicata alle drag queen, i travestiti, simbolo di emarginazione per eccellenza e considerati star come Marilyn, sino agli anni ’80 in cui diviene predominante il rapporto col sacro: cattolico praticante, ne era stato in realtà pervaso per tutta la vita.

Qualche curiosità sulle opere in mostra:

la “Marilyn” nera del 1967, la più rara e ambita dai collezionisti, presenta ancora la cornice originale degli anni ’60 realizzata dal corniciaio di fiducia di Warhol. La polaroid “Grace Jones” del 1984 è una delle più famose mai realizzate, è pubblicata nella copertina del celebre catalogo dedicato alle polaroid dell’artista e pubblicato da TASCHEN. Il corpus di opere dei Ladies & Gentlemen non si rivelò esclusivamente una novità assoluta dal punto di vista iconografico, ma anche da quello tecnico e stilistico. Si tratta infatti della prima serie realizzata da Andy Warhol con la sua leggendaria Polaroid Big Shot.

Andy wahrol mostra milano 2022 2023 Life&People Magazine A differenza degli artisti predecessori che realizzarono altre BMW Art Cars, Warhol, invece di allestire un modello a grandezza naturale e far dipingere l’auto ad altri, mise mano all’auto in prima persona e applicò sulla vettura sei chili di colore in soli 28 minuti. Andy Warhol muore nel 1987. Le sue icone, i suoi personaggi, i suoi soggetti sono riprodotti ovunque, in tutto il mondo, sopra vestiti, matite, poster, piatti, zaini. Ha anticipato i social network e la globalizzazione degli anni Duemila, ha cambiato per sempre la storia dell’arte, è ancora attualissimo e amato da un pubblico trasversale. La mostra rappresenta un’occasione imperdibile per rivivere l’opera di uno degli artisti che hanno maggiormente innovato la storia dell’arte mondiale.

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