L’attesa è finita. Da giovedi prossimo, 27 ottobre, approderà finalmente nelle sale italiane il film Palma d’oro vincitore della settantacinquesima edizione del Festival di Cannes, “The triangle of sadness“, pellicola scritta e diretta dal genio visionario Ruben Östlund con protagonisti Chearlbi Dean (scomparsa tragicamente due mesi fa), Harris Dickinson e Woody Harrelson. Una riflessione amarissima in chiave comedy sulla classe sociale nell’epoca dello scrolling.
Un film di esilarante tristezza
La pellicola del regista svedese, che detiene il record di avere vinto due Palme d’oro nell’arco di cinque anni (nel 2017 trionfò con “The Square”), è fortemente caratterizzata dallo stile che ha reso celebre il cineasta nel mondo. La trama è semplice: una coppia di modelli molto famosa riceve un invito per una crociera di lusso popolata soltanto da ricchi ma lo yacht – capitanato da un comandante marxista aggressivo, affonda in mare, lasciando i due da soli su un’isola deserta insieme e una donna delle pulizie ed a un gruppo di miliardari. La lotta alla sopravvivenza però azzererà le gerarchie sociali, fino al naturale stravolgimento della dinamica del gruppo. Ad armi pari: chi sarà il leader?
Trovando proprio questo espediente in stile survivor, Östlund usa la macchina da presa come una pistola, mettendo nel suo mirino gli stereotipi sociali, ridicolizzando l’ideologia classista e la celebrazione esclusivamente narcisistica del proprio successo. Per farlo, lo svedese si serve nuovamente delle arti, non comodando più l’eccentricità ridondante dell’arte contemporanea come fatto in “The square” ma pescando direttamente dal mondo della moda e del fashion system, ramo che il regista conosce benissimo, come spiegato dal diretto interessato in fase di presentazione:
«La mia compagna, Sina, lavora come fotografa di moda e mi ha raccontato molte cose sulle strategie di marketing e sulle condizioni di lavoro dei modelli e delle modelle – ha detto l’artista – Quello che mi affascina di più, però, è il tema del valore economico della bellezza, che prescinde dal settore specifico della moda. Il nostro aspetto ha un ruolo chiave e condiziona ogni situazione sociale: questo genera una specie di ingiustizia universale, ma d’altra parte la bellezza può essere usata anche per innalzarsi socialmente in un mondo basato sulle differenze di classe».
Un film diviso in tre capitoli
Il lungometraggio, dalla durata di quasi tre ore, è diviso in tre capitoli intitolati: “Yaja e Carl”, “La nave” e “L’isola”. Si parte dunque con un focus sui due modelli per poi allargarsi all’intera umanità sintetizzata dagli altri componenti del gruppo di naufraghi, tra cui spiccano oltre ai modelli (e influencer) e al Comandante anche capitalisti russi, mercanti d’armi ed esperti di tecnologia. La nave dunque simboleggia l’esistenza delle classi, ben rappresentata anche dalla differenza tra gli ospiti e membri dell’equipaggio. L’isola – come un’apocalisse – la distruzione e l’azzeramento della stessa.
La tragedia di Charlbi Dean
Il film “The triangle of sadness”
verrà distribuito nelle sale italiane dopo un tragico lutto. L’attrice protagonista Charlbi Dean, che nel film veste i panni della modella Yaja, è infatti venuta a mancare improvvisamente lo scorso 29 agosto a causa di una malattia improvvisa e inaspettata. La notizia dell’accaduto è stata diffusa quarantadue ore dopo il decesso. Un fatto che ha chiaramente scosso l’intera industria cinematografica. La causa scatenante la morte, così come il nome della patologia, non sono state ancora resa nota. Il film vincitore della Palma d’oro a Cannes è stata l’ultima produzione a cui Charlbi aveva preso parte. Nella sua filmografia si contano infatti otto lungometraggi spalmati tra il 2010 e il 2022, due partecipazioni a serie tv e un cortometraggio.
Östlund, tra le personalità più turbata dalla morte, ha dato il suo addio all’attrice con un toccante messaggio pubblicato su Instagram:
«L’improvvisa scomparsa di Charlbi è uno shock e una tragedia. È un onore averla conosciuta e aver lavorato con lei. Charlbi aveva una cura e una sensibilità che sollevava i suoi colleghi e l’intera troupe. Il pensiero che non sarà più al nostro fianco in futuro mi rende molto triste. In questo momento difficile, il mio pensiero va ai suoi cari, alla sua famiglia e al suo fidanzato Luke».
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