Relationships. Questo il titolo dell’attesissima mostra milanese dedicata a Richard Avedon, il fotografo che ha fatto proprio delle relazioni e delle connessioni oltre la lente la cifra distintiva della sua arte. Evento d’apertura della Milano Fashion Week, la mostra si inaugurerà a Palazzo Reale domani 22 settembre, dimostrando a milanesi e non che la Settimana della Moda sa andare ben oltre sfilate ed eventi mondani. Con più di un centinaio di immagini arrivate direttamente dal Center for Creavite Photography di Tucson e dalla Richard Avedon Foundation, Relationships si prepara a conquistare il titolo di evento artistico dell’autunno.

Richard Avedon: il fotografo delle dive sbarca a Milano

Con i suoi sessant’anni nel settore e l’enorme impatto che le sue fotografie hanno avuto sulla moda, Richard Avedon è considerato un vero e proprio pioniere. Allontanando la lente della sua macchina fotografica dai vestiti e puntandola invece sulla donna che si celava in essi, Avedon ha di fatto “creato” il mito della diva e della top model. Da immobili manichini senza volto, le sue modelle hanno preso vita, acquisendo umanità, vigore, sex appeal. Ma più di tutto, realtà. Non più pose, ma corpi. Non più ritratti, ma volti in carne, ossa e imperfezioni. Sono questi i capisaldi della rivoluzione fotografica di Richard Avedon, spartiacque per la fotografia intimista e per il movimento di body positivity dentro e fuori le passerelle. Chi meglio di lui, quindi, poteva essere protagonista della mostra d’apertura della Settimana della Moda di Milano?

milano mostra richard avedon | Life&People MagazineCon ben 106 immagini che ripercorrono trasversalmente i sei decenni di carriera del fotografo, Richard Avedon: Relationships resterà aperta al pubblico da giovedì 22 settembre al prossimo 29 gennaio 2023, sotto le volte di Palazzo Reale, a Milano. Promossa dal Comune del capoluogo meneghino, la mostra è infatti  organizzata proprio da Palazzo Reale, in collaborazione con Skira Editore. I partner? Niente meno che Versace come main e Vogue sul fronte dei media.

10 sezioni, 60 anni di storia della fotografia: i volti della mostra 

Se c’è una qualità indiscussa che ha contraddistinto il lavoro di Richard Avedon nei decenni è proprio la sua capacità di avvicinare esecutore, spettatore e oggetto della fotografia con un solo scatto. La sua lente non divide, avvicina. Ed è proprio questo che salta all’occhio passeggiando per le dieci sezioni in cui si divide la mostra Relationships, ordinata fino a formare un percorso espositivo pensato per emozionare. Il visitatore si ritrova infatti in una folla di volti noti – top model, cantanti, attrici, artisti – che, però, ha l’impressione di conoscere davvero solo in quel momento, scrutando la loro autenticità nei ritratti intimi ed espressivi di Avedon.  

milano mostra richard avedon | Life&People MagazineUno di questi, per esempio, è quello Gianni Versace, con cui il fotografo ha collaborato fin dal suo esordio, tra il 1980 al 1998. «Richard Avedon aveva un enorme rispetto per Gianni Versace e ne apprezzava la sua creatività e il suo talento», ha confermato Rebecca Senf, curatrice della mostra.

«Lavoravano benissimo insieme, grazie a questa relazione di rispetto reciproco. La campagna che Richard Avedon produsse per Gianni Versace è stata potente e iconica».

Quello dello stilista, tuttavia, non è che uno dei personaggi catturati dalla macchina fotografica di Avedon. Da Kate Moss e Linda Evangelista, a Marilyn Monroe, Humphrey Bogart e Sophia Loren, Andy Wahrol, Pablo Picasso, Bob Dylan, Dalai Lama. Tutti appaiono sui grandi pannelli espositivi della mostra su sfondo bianco, soli a fronteggiare l’obiettivo: spogliati di fama, menzogne, gossip e maschere mediatiche. Non più celebrità, ma persone.  Una mostra emozionante, vera, all’insegna dell’autenticità. Richard Avedon: Relationships è un monito di non superficialità, che oggi – nell’era dei social media e delle apparenze – risulta quanto mai importante.

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