Ogni anno al Festival del Cinema di Venezia si ripete lo stesso identico copione: sono infatti in molti a chiedersi che ruolo abbiano sul red carpet le decine di influencer e modelle che sbarcano al Lido, partecipando a cene di gala, anteprime cinematografiche e sfilando sul tappeto rosso. Domande legittime, la cui risposta potrebbe non essere così scontata.
Perché influencer e modelle sfilano sul red carpet di Venezia?
Capita sovente che i più maligni, alla vista di questi personaggi spesso sconosciuti ai più, si permettano di lasciarsi andare a commenti al vetriolo. Eppure, di norma, sono proprio gli influencer e i modelli e le modelle il fulcro pulsante della kermesse, perlomeno da un punto di vista prettamente economico. Il giro d’affari che ruota intorno ad un evento come il Festival del Cinema di Venezia è a sei zeri, ma non è strettamente legato al mondo del cinema, che da anni (e la pandemia ha giocato un ruolo chiave in questo processo) è in profonda crisi.
Le piattaforme di streaming hanno infatti colpito duramente il settore, spingendo le persone a rimanere a casa di fronte al piccolo schermo piuttosto che andare in sala pagando il biglietto. La presenza degli influencer ha dunque un ruolo più economico che artistico: attirare a Venezia fan da tutto il mondo e investimenti pubblicitari, che normalmente si concretizzano nelle ingenti sponsorizzazioni dei brand.
Il ruolo degli ambassador
Ecco che, in un contesto simile, una personalità con migliaia (e a volte milioni) di follower su Instagram o TikTok può rivelarsi una vera e propria gallina dalle uova d’oro per i marchi più prestigiosi, che sfruttano così la vetrina veneziana come una importante occasione di visibilità. Ogni anno, le aziende scelgono i loro rappresentanti, o ambassador, a cui pagano la trasferta, chiedendo in cambio qualche contenuto sponsorizzato sui social network. Molto spesso i brand vestono anche gli influencer, che sfilano così al Lido presentando pezzi appartenenti a nuove collezioni pronte per essere lanciate. Non necessariamente i marchi appartengono al settore dell’abbigliamento: può infatti capitare che provengano anche dal mondo tech, come successo al ballerino Stefano De Martino, attualmente ambassador a Venezia per il brand premium del gruppo Toyota che ha deciso di affidare al conduttore tv il compito di raccontare il mondo Lexus e i suoi progetti futuri.
I brand presenti al 79 Festival del Cinema di Venezia
Sono innumerevoli le firme che anche quest’anno hanno partecipato al Festival con i loro influencer. Alessandra Rich, per esempio, si è presentata con un abito indossato da Giulia de Lellis; Alberta Ferretti invece ha vestito la giovane tiktoker Elisa Maino (rea, secondo alcuni, di aver utilizzato Photoshop sulle sue immagini pubblicate su Instagram); il re di TikTok Khaby Lame ha indossato per l’occasione un completo elegante di Boss, di cui è testimonial da diverso tempo; Giorgia Soleri, influencer e fidanzata di Damiano David dei Maneskin, ha sfoggiato un tailleur Moschino.
Il rischio boomerang
Chiunque abbia un nutrito seguito sui social è consapevole dei rischi di questo tipo di sovraesposizione. Questo è il motivo per cui le aziende che si affidano a questi personaggi a Venezia devono essere consapevoli dei rischi che corrono quando scelgono un determinato tipo di personaggio. Gli scivoloni sono all’ordine del giorno (la stessa Giorgia Soleri, per esempio, in questo periodo è sempre al centro di polemiche) per cui è fondamentale sapere che la scelta di un determinato influencer potrebbe, nei casi peggiori, trasformarsi in un vero e proprio boomerang per la reputazione aziendale. Non è dunque sempre tutto oro quel che luccica.
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