Un’auto è un mezzo che ci permette di spostarci in modo comodo e sicuro. Ma un’auto non è soltanto questo, è molto, molto di più; incarna infatti una tradizione e una serie di valori propri della Casa che la produce. Ecco, quindi, che mai come ora è molto importante comunicare bene tutto ciò che sta alla base della propria realtà. Un valido esempio è senza dubbio quello di Lancia: scopriamo tutti i dettagli della storia del marchio!
Un marchio: un’auto unica!
Un’eccellenza unica nel suo genere si riconosce velocemente: in Lancia alcuni fattori chiave come l’eleganza, la sportività e l’innovazione non mancano mai. Il punto di partenza di questa bellissima realtà risale al 29 novembre 1906: quel giorno infatti nasce Lancia. Il merito è di un ex collaudatore e pilota Fiat, Vincenzo Lancia, e l’amico Claudio Fogolin. Come simbolo di questa Casa automobilistica dal 1910 viene scelta una lancia con una bandiera posizionata sopra un volante stilizzato. La proposta è del conte Carlo Biscaretti di Ruffia.
Il primo modello non si scorda mai:
si tratta della 12 HP che viene presentata per la prima volta al Salone di Torino edizione 1908. La vettura è davvero unica in quanto è dotata di un motore di due litri e mezzo a quattro cilindri ed è in grado di raggiungere i 90 chilometri orari. Da non dimenticare inoltre il tocco di eleganza già elevato per il primo decennio del 20° secolo. Il mercato dimostra di gradire questo modello fin dai primi momenti e ciò consente anche una veloce espansione dell’azienda. Passano soli cinque anni e assistiamo all’inaugurazione del secondo stabilimento Lancia. L’attività si espande ulteriormente. Nel 1913 infatti è la volta dell’introduzione della Theta. Un’auto che entra di diritto nei libri di storia; il motivo è semplice: si tratta della prima vettura che monta un impianto elettrico completo.
La Grande Guerra e l’attività di Lancia
Pochi mesi dopo avviene lo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Ovviamente anche Lancia è chiamata a una riconversione della propria produzione e si dedica così alla realizzazione di autocarri in dotazione all’esercito. Una volta conclusosi il conflitto mondiale si ritorna alla produzione di auto eleganti e davvero innovative. Ecco che Lancia presenta al mercato del settore automotive una grossa novità. Il suo nome è Kappa, vettura dotata di un motore con testata separata e del cambio a leva tra i due sedili. Negli anni che seguono poi arrivano anche la Lambda – anch’essa storica in quanto la prima auto al mondo a presentare una scocca portante e una delle prime con sospensioni anteriori a ruote indipendenti – e la Dilambda, caratterizzata dal suo potente motore a otto cilindri e orientata al mercato statunitense. Nel decennio che segue Lancia ovviamente continua nel processo di sviluppo.
Nascono così altri modelli come la Artena, la Augusta, la Aprilia e l’Ardea. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale – come avvenuto 25 anni prima – l’attività torna a vedere una conversione alla produzione bellica. Nel Dopoguerra arriva un altro momento chiave nella storia di Lancia: l’azienda decide di investire nell’ambito delle competizioni e alla guida ora c’è Gianni, il figlio del fondatore Vincenzo.
Le soddisfazioni non mancano
Negli anni ’50 vari modelli come la Aurelia e la coupé B20 riscuotono grande successo. In particolare la B20 è davvero indimenticabile grazie anche alla vittoria ottenuta nel 1952 alla Targa Florio e nel 1954 al Rally di Montecarlo. Il periodo è ricco di soddisfazioni dato che arrivano altri successi nella Targa Florio prima dell’esordio nel Campionato del Mondo Formula Uno, senza tralasciare la vittoria per la prima e unica volta nella sua storia nella mitica Mille Miglia. Da questo momento però inizia un costante declino: nel 1955 viene prodotta la Aurelia B24, una delle spider più belle di sempre. La proprietà di Lancia passa nelle mani della famiglia Pesenti sotto la quale nel 1957 e nel 1960 vedono la luce rispettivamente la Flaminia e la Flavia, seguite poco dopo dalla Fulvia. I problemi economico-finanziari però non accennano a diminuire e così la proprietà viene ceduta nuovamente, stavolta il passaggio è nelle mani di Fiat.
Negli anni ’80 Lancia è a tutti gli effetti ai vertici nell’ambito del motorsport
La Beta Montecarlo Turbo vince infatti tre Mondiali Sport prototipi mentre la 037 porta a casa nel 1983 il mondiale rally. Nel 1980 Lancia fa suo anche il premio Auto dell’anno grazie alla splendida Delta. Il 1984 invece è l’anno della Thema che viene presentata al Salone di Torino: in seguito per la Casa piemontese arriveranno dei momenti complicati. Gli anni ’90 vedono la presenza della Lancia K mentre nei primi anni del nuovo millennio si cerca anche di presidiare il mercato delle ammiraglie con la Thesis. Da qui in poi Lancia altri saranno i periodi complicati, successivi alla fusione di Fiat con il Gruppo Chrysler. Presto vedremo cosa il futuro riserverà a Lancia, realtà che vanta centosedici anni di storia, tradizione, passione e competenza. Riuscirà a tornare ai grandi fasti del passato? Il mercato recepirà con favore le auto marchiate dallo storico logo? A queste e ad altre domande avremo presto una risposta ma nel frattempo una certezza l’abbiamo: Lancia è senza dubbio una delle Case più amate nel mondo dell’automotive. Quindi, perché non sfruttare l’occasione per un grande rilancio che faccia felice tutta l’Italia e non solo?.
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