Il Teatro Alla Scala di Milano, fra i più prestigiosi teatri dell’opera al mondo, si prepara per un importante restyling che apporterà diverse migliorie in particolare alla sua acustica (già eccezionale) e alla sua tappezzeria. La fase di ristrutturazione che inizierà a breve e proseguirà per i prossimi mesi sarà prima di tutto all’insegna della sostenibilità. La parola d’ordine di questa complessa operazione è il tema green, con un’attenzione particolare nei confronti del nostro pianeta Terra.
Importanti cambiamenti a “La Scala” durante la pausa estiva
In questi mesi di chiusura del teatro, -fino a fine agosto-, le modifiche riguarderanno soprattutto l’acustica della struttura. Il rinnovamento del teatro passa dunque dalla sostituzione della tappezzeria delle pareti e dei soffitti dei palchi di secondo e terzo ordine. Inoltre, gli operai in questi giorni al lavoro hanno fatto calare l’enorme lampadario della Scala al centro della platea del Piermarini per iniziare i tradizionali lavori di pulizia.
Un nuovo lampadario ecosostenibile
Proprio questa parte della struttura del teatro meneghino è al centro di un’importante iniziativa promossa dalla società Edison, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale. Il Teatro alla Scala ha infatti deciso di sostituire ogni singola lampadina del grande lampadario con led a basso consumo. Una scelta ragionata e consapevole per il nostro futuro, nonché piuttosto rivoluzionaria per una struttura storica fondata nell’ormai lontano 1776. Si tratta, in effetti, del primo passo di un’operazione “verde” promossa dal sovrintendente Dominique Meyer, che ha l’obiettivo di ridurre (se non addirittura di dimezzare) le emissioni di anidride carbonica.
Inoltre, con la scelta delle luci a led il teatro punta a ridurre notevolmente i costi delle bollette dell’elettricità, che a causa dell’attuale crisi energetica sono raddoppiati nel giro di appena dodici mesi. Una piccola curiosità a questo proposito: le 383 lampadine a goccia che compongono il grande lampadario erano una copia di quello originale di fine ‘800, che venne distrutto durante i bombardamenti in città della Seconda Guerra Mondiale.
Il restyling passa anche per la facciata del teatro
La struttura non sarà oggetto di importanti lavori solo per quanto riguarda i suoi interni e la sua acustica. La Scala ha infatti previsto una notevole ristrutturazione della sua suggestiva facciata, rivolta verso l’imponente statua di Leonardo Da Vinci. Per la facciata verrà recuperato il progetto originale di Giuseppe Piermarini, l’architetto che si occupò dei lavori al teatro quando la struttura fu inaugurata per la prima volta. Le finestre in stile neoclassico saranno sostituite con una specchiatura in 4/5 parti, e non saranno più, dunque, in monovetro. In aggiunta, saranno sostituiti i serramenti, in modo da evitare spifferi e soprattutto la dispersione del calore verso l’esterno. Un’altra scelta, quest’ultima, funzionale ad evitare gli sprechi ambientali.
Le motivazioni dietro alla ristrutturazione
Il rinnovamento del Teatro milanese si è reso necessario alla luce del netto peggioramento delle condizioni della struttura. Negli ultimi anni il degrado delle facciate (fatte di materiale tenero, come la pietra di Viggiù) era infatti evidente, anche e soprattutto a causa di smog e inquinamento atmosferico.
La durata dei lavori
Il cantiere rimarrà aperto per circa sei mesi, ma non c’è da preoccuparsi per l’inizio della stagione teatrale invernale. Il progetto, condiviso con la soprintendenza all’Archeologia e alle Belle arti, riguarderà anche le facciate lato museo e quella di via Verdi e non dovrebbe in alcun modo intaccare l’organizzazione della tanto attesa Prima della Scala L’evento in programma quest’anno è la messa in scena del Boris Godunov di Musorsgkij, diretto dal maestro Riccardo Chailly. Appuntamento, come sempre, fissato per la festa di Sant’Ambrogio il prossimo 7 dicembre.
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