Nella serata di ieri, 14 luglio, è giunta la ferale notizia: Ivana Trump, celeberrimo personaggio che ha riempito le prime pagine dei rotocalchi per anni, è morta nella sua grande casa di Manhattan. La storia di Ivana Trump inizia in Europa, in Repubblica Ceca: nel paese mitteleuropeo la donna nasce e cresce, per capire ben presto che l’unica occasione di carriera l’avrebbe avuta soltanto a molti chilometri di distanza dalla sua città natale.
Tutto inizia nel 1949
Il 20 Febbraio nasce a Gottwaldov Ivana Zelníčková, quella che sarebbe un giorno diventata la first lady più chiacchierata nella storia degli Stati Uniti. L’imprenditrice, figlia di Miloš Zelníček e Marie Zelníčková, genitori dal background umile le impartiranno fin da bambina una forte etica del lavoro e le permetteranno di studiare e di formarsi come provetta sciatrice. Il suo posto nel mondo, in ogni caso, non è certo la Repubblica Ceca: ben presto Ivana cerca fortuna altrove lavorando come modella e sposando un amico, Alfred Winklmayr con il solo obiettivo di ottenere la cittadinanza austriaca. Una volta raggiunto il suo scopo, -dopo la laurea-, la donna divorzierà dal marito (che si era trasferito a Los Angeles) per abbandono del tetto coniugale e darà il via ad una nuova fase della sua vita.
La svolta arriva con il trasferimento in Canada
Il momento cruciale per Ivana Trump giunge dopo la morte del compagno drammaturgo Jiří Štaidl: la tragedia la spinge a cambiare paese e a trasferirsi a Montréal con un altro amico. Qui la donna avrà l’occasione di perfezionare la sua conoscenza della lingua inglese, ancora piuttosto acerba. Alla luce dei suoi studi e dei duri allenamenti degli anni passati, riprenderà in mano gli sci, diventando un’apprezzata istruttrice.
L’occasione della vita: la Grande Mela
La sua vera anima gemella, la conoscerà a New York. Nella metropoli il suo destino si incrocerà presto con il magnate Donald Trump, futuro presidente degli Stati Uniti, con il quale convolerà a nozze nel 1977. Il matrimonio sarà una vera benedizione per lei che non solo prenderà il cognome del marito ma avrà la fortuna di ricevere in gestione molte delle sue attività. Donald, che con lei avrà per sempre un rapporto speciale (seppur burrascoso) farà diventare Ivana la diva dei salotti newyorkesi e le affiderà, fra le altre cose, la gestione dei lussuosi alberghi Trump Castle Hotel and Casino e Plaza.
La fine dell’idillio
Il matrimonio con Donald Trump, dal quale nacquero tre figli (Donald Trump Jr, Ivanka Marie e Eric Fredrick) si concluse nel 1991 a causa di un presunto tradimento ai danni di Ivana, che scoprì una relazione extraconiugale del marito con una reginetta di bellezza della Georgia. A partire da allora, Ivana tirerà fuori gli artigli impegnandosi in una lunga battaglia legale grazie alla quale riuscirà a mantenere il cognome da sposata. Una vittoria, questa, che le garantirà fama eterna come ex moglie di uno degli uomini più ricchi e potenti al mondo.
La relazione con Rossano Rubicondi
Dal 2002 al 2008 la scaltra imprenditrice ed erede di un impero gigantesco, resterà legata al bel Rossano Rubicondi, modello e attore italiano con il quale convolerà a nozze in occasione di una cerimonia maestosa, con più di 400 invitati e un budget da oltre 3 milioni di dollari. Purtroppo, anche questa storia d’amore naufragherà nel giro di poco tempo: in meno di un anno i due decidono di separarsi, prendendo strade diverse. Rossano, in particolare, sfrutterà questa improvvisa fama per partecipare in veste di concorrente al reality italiano “L’Isola dei Famosi”, di cui diventerà presto inviato. Appena nove mesi fa, anche questo marito di Ivana Trump scompare, vittima di un tumore alla pelle che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo.
L’eredità di Ivana Trump
Nei suoi confronti, Donald Trump ha avuto solo parole tenere e concilianti.
“È stata una donna fantastica, bella e simpatica, che ha vissuto una vita fonte di ispirazione. Il suo orgoglio e la sua gioia erano i suoi tre figli, Donald Jr., Ivanka ed Eric. Era davvero fiera di loro, e noi eravamo fieri di lei. Riposa in pace, Ivana”.
Dietro di sé, oltre ad un patrimonio stellare e nove nipoti, lascia qualche sporadica apparizione al cinema (aveva partecipato, con un cameo, a “Il Club delle Prime Mogli”), due libri best seller negli Stati Uniti, la conduzione di una trasmissione (“Ivana Young Man”) e, infine, la partecipazione al Grande Fratello britannico.
La morte e il ricordo
A poche ore dalla scomparsa, i media internazionali parlano di un’ultima serata trascorsa a cena all’Altesi Restaurant, in compagnia dei suoi più cari amici: la diva era apparsa particolarmente stanca, ma nessuno si sarebbe aspettato un finale così tragico. A trovarla priva di conoscenza sulle scale del suo appartamento i Vigili del Fuoco arrivati a seguito di una richiesta di aiuto. La causa del decesso stando alle prime ricostruzioni ed al risultato autoptico, sono le ferite riportate a seguito di una caduta dalle scale dovuta a malore improvviso. Un avvenimento accidentale che avrebbe provocato gravi lesioni da impatto al busto causandone la morte. Sarà per sempre ricordata come icona fashion rappresentazione di un certo tipo di sfarzo, una donna dallo stile d’alta borghesia tipico della fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90. Una diva forse un po’ anacronistica, ma a modo suo certamente iconica.
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