Oggi, 7 giugno, si celebra il novantaquattresimo anniversario dell’indipendenza dello Stato Pontificio, istituita nel lontano 1929 a seguito dei Patti Lateranensi; un luogo unico nel suo genere, carico di fascino, storia e tanta arte. Ripercorriamo la storia della città del Vaticano, il più piccolo Stato sovrano del mondo sia per popolazione che per estensione territoriale.
Perché nasce il Vaticano?
I Patti Lateranensi che portarono all’indipendenza del Vaticano furono siglati nel 1929, ma l’antefatto è ben più antico. Nel 1870 infatti dopo la Presa di Roma, Il Regno D’Italia aveva preso il controllo anche degli Stati della Chiesa, di fatto sottraendo ogni possibilità di potere ai Papi. Un fatto che chiaramente irritò la Santa Sede che, per mano di Papa Pio IX, promulgò l’enciclica “Respicientes ea“, in cui si chiedeva tra le altre cose al “Paese invasore” (dunque l’Italia) la restituzione delle aree pontificie, fondamentali per poter esercitare il proprio diritto di autorità religiosa.
L’Italia dunque siglò in maniera ufficiale i suoi rapporti con la Sante Sede nel 1871 grazie alla legge delle Guarentigie, mai riconosciuta dal Papa dell’epoca Pio IX (né da quelli precedenti) tanto da dare disposizione del non éxpedit, il divieto di partecipazione dei cattolici alla vita politica. Con il passare del tempo dunque, consapevoli di non poter riavere indietro quanto chiesto in modo insistito, iniziò a crescere l’idea di creare uno Stato in miniatura, totalmente libero, per poter amministrare il proprio potere liberamente.
Il contenuto dei Patti
Un principio di risoluzione tra le due parti, entrambe preoccupate dall’avanzamento del socialismo, avviene intorno alle fine dell’Ottocento. Nel 1919 poi, dunque dopo il primo confronto bellico, La Chiesa abolisce il non éxpedit. Dopo un tentativo di riconciliazione fallito tra il Presidente Orlando il Monsiglior Ceretti per via delle posizioni rigide del Re Vittorio Emanuele III, le trattive videro finalmente la luce l’11 febbraio del 1929 con i cosiddetti Patti Lateranensi, nome che prende spunto dal palazzo in cui sono stati firmati, quello di San Giovanni in Laterano, per mano di Benito Mussolini e Pietro Gasparri.
I patti furono fondati in tre parti, un trattato, una convenzione finanziaria e un concordato. Proprio nel primo caso si stabilì l’autorità del Papa come figura di potere e l’indipendenza della Chiesa nel proprio territorio, appunto la Città del Vaticano, comprendente la Piazza e la Basilica di San Pietro, i Palazzi Vaticani, i Giardini e alcuni edifici adiacenti.
Com’è costituita la città del Vaticano?
Si tratta di un’enclave situata nel territorio della Repubblica Italiana, nello specifico sita all’interno della Capitale: la sua estensione è di 440.000 m2, conta inoltre tredici edifici di proprietà in Roma oltre che Castel Gandolfo, attuale resistenza estiva del Papa. In Vaticano vige un regime di monarchia assoluta, teocratica, ierocratica ed elettiva. La lingua ufficiale è l’Italiano, il latino è invece la la lingua ufficiale della Santa Sede. La moneta utilizzata è l’euro (anche se batte moneta propria). Da un punto di vista dei media è importante citare la presenza del quotidiano “Osservatore Romano”, fondato nel 1861, e l’emittente Radio Vaticana, attiva dal 1931.
Le bellezze del Vaticano
Un micro Stato dalle mille bellezze. Il Vaticano è infatti una tappa obbligata da tutti i turisti che giungono nella Capitale, grazie a un vero e proprio tesoro di arte, di storia e di cultura con pochissimi eguali del mondo. Il monumento principale è chiaramente la Basilica di San Pietro, cappella pontificia sede delle più sentite manifestazioni del culto cattolico oltre che di tutte le celebrazioni papali più importanti, considerata all’unanimità uno dei grandi capolavori dell’intera storia dell’architettura. Straordinaria anche tutta Piazza San Pietro, esempio di architettura e urbanistica barocca, uno spazio enorme diviso da due parti unificate da ben quattro colonnati di 284 colonne e 88 pilastri che sorreggono un architrave con 96 statue in marmo.
Di struggente meraviglia anche i Musei Vaticani,
dove all’interno si possono ammirare capolavori come gli affreschi sulle pareti delle Stanze di Raffaello, la Pinacoteca o la meravigliosa Scala Elicoidale di Giuseppe Momo. Altra gioia visiva è chiaramente la Cappella Sistina, uno spettacolo caratterizzato dagli affreschi di Michelangelo, tra cui si ricorda la “Creazione di Adorno” e il “Giudizio Universale”. La Cappella trasuda storia da tutte le parti: è proprio qui infatti che si tiene il conclave per eleggere i nuovi Papi.
Non possono mancare poi i giardini Vaticani che, carta alla mano, occupano la zona più a sud dello Stato, colpendo il visitatore per grazia, cura e senso di rilassatezza, caratteristiche perfettamente ritratte da Paolo Sorrentino nella serie TV “The Young Pope/The New Pope”, dove ha realizzato più volte diverse riprese in questo scenario.
Piazza San Pietro deserta: la foto di Papa Francesco che ha fatto storia
Parlando di tempi moderni, ha già fatto storia quanto fatto da Papa Francesco nel 2020. Con tutto il mondo in ginocchio dilaniato dal Covid-19, il Santo Padre nel momento più tragico della nostra vita recente celebrò un momento di preghiera, da solo, davanti a una Piazza San Pietro completamente deserta e silenziosissima, scandita soltanto dal rumore di una pioggia battente e dal suono della sirena delle ambulanze.
Un momento che rimarrà per sempre impresso nella nostra memoria, soprattutto per le parole pronunciate dal Santo Padre.
«Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città – ha detto il Papa – si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio: si sente nell’aria, si avverte nei gesti, lo dicono gli sguardi […] Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori».
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