Tutte le giovani donne, superati i 30 anni, iniziano a sentire il peso dell’orologio biologico. La ricerca della maternità sembra avere una data di scadenza per il genere femminile e questo non fa altro che alimentare stress e paranoie. Ci ritroviamo quindi a fare una corsa contro il tempo, mettendo da parte sogni ed ambizioni. Ma questo è solo un punto di vista perché oggi, forse, qualcosa è cambiato. L’argomento di per sé è delicato, per molti ancora un tabù, ma va affrontato e sdemonizzato in nome di tutte le donne che affrontano questa situazione.
Qual è il punto di vista delle donne sulla maternità?
Dopo tanta ricerca, finalmente siamo riuscite ad avere il posto di lavoro per il quale tanto abbiamo studiato ma il ticchettio dell’orologio incessantemente si fa sentire: diventa sempre più estenuante. Cosa fare? Lasciar perdere le ambizioni legate al successo lavorativo e dedicarmi alla famiglia? Essere madre, si sa, significa dare la propria vita ai figli. Ma fino a che punto è giusto? Dedicare il tempo a me stessa, alle mie passioni, vuol dire amare di meno? La verità è che ogni persona ha il proprio punto di vista sulla maternità e grazie alla ricerca scientifica, crearsi la propria famiglia non sarà più un problema.
Il congelamento degli ovuli
La pratica del congelamento degli ovuli, argomento ormai da anni sull’onda dei media, permette a tutte le donne di programmare o affrontare una gravidanza in età più avanzata.
Il procedimento consiste nel congelare, appunto, gli ovuli in azoto liquido, così facendo mantengono inalterate le loro condizioni. Importante è rivolgersi a cliniche specializzate e soprattutto autorizzate, in cui i medici sappiano mettere in pratica questa tecnologia all’avanguardia. La terapia inizia già tempo prima con la somministrazione di ormoni nella donna, così da permettere una stimolazione nella produzione di ovociti nelle ovaie. Successivamente, verrà seguita con ecografie durante tutto il periodo del ciclo, così da poter estrarre nel periodo giusto gli ovociti maturi, ovvero durante i giorni che precedono l’ovulazione. Una volta puliti ed esaminati, gli ovuli si conservano a circa 196º C in speciali contenitori dall’alta sicurezza pieni di azoto liquido.
La fecondazione assistita
Un altro fenomeno che sempre più frequentemente si sta verificando ai giorni nostri è l’infertilità. Anch’esso argomento tabù che mette moltissime coppie e singoli in situazioni di disagio ed inadeguatezza, come se fosse un “problema”. Anche qui, la verità è che l’infertilità non è dipesa solo da fattori biologici o disturbi ginecologici come l’endometriosi.
Ciò che spesso aggrava la possibilità di raggiungere la maternità sono anche inquinamento, uno stile di vita poco sano o fattori di stress (per questo consigliamo un weekend di relax). Anche in situazioni di normalità, può accadere che l’impossibilità di diventare genitore non sia dipesa da fattori clinici ma relazionali: una donna single che vuole diventare madre. Questi sono esempi degli innumerevoli casi in cui si rende necessario rivolgersi alla pratica della fecondazione assistita. In sostanza, essa consiste nel prelievo del seme maschile per collocarlo nella tuba della donna. Anche su questa pratica il punto di vista delle donne ma anche degli uomini risulta vario. Soprattutto perché con quest’ultima si entra in un campo ancor più delicato, quello dell’etica.
In conclusione…
Le difficoltà che si presentano sulla nostra strada sono molteplici durante tutte le fasi della nostra vita. Ed è importante riuscire ad affrontare ogni problema con razionalità. Sebbene ci sia una effettiva e biologica data di scadenza, oggi, possiamo vantare una ricerca e sperimentazione scientifica che permettono a moltissime persone di non rinunciare ai propri sogni. Questo deve far si che il punto di vista sulla ricerca della maternità sia meno rigido, con meno preoccupazioni sul futuro, bensì è importante focalizzarsi sul proprio benessere psicofisico con uno sguardo più che felice e fiducioso verso il domani.
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