Nascono i primi cocktail ispirati a dieci grandi film della storia del cinema con le ricette del campione del mondo di bartending Bruno Vanzan. L’idea è dell’Hotel The Box di Riccione, e di Vanzan che, attraverso il potere evocativo della mixology guidano palato e olfatto verso nuovi profumi e sapori. Una lista di raffinati cocktail da sorseggiare durante la visione di uno dei film dell’ultimo secolo. Tra i nomi dei registi figurano Alfred Hitchcock, Stanley Kubrick, David Fincher, Quentin Tarantino, Wes Anderson.

  • Il Grande Gatsby (1974) di Jack Clayton

Questo primo cocktail vuol essere un omaggio alla prima versione cinematografica del libro di Francis Scott Fitzgerald. Pubblicato nel 1925, il romanzo descrive l’atmosfera decadente dell’America degli anni ’20 e quell’ebrezza che  avvolgeva i suoi abitanti, dediti a party festosi e ad una vita senza preoccupazioni. Nel film, Gatsby fu interpretato da Robert Redford che in quegli anni era uno degli attori più famosi al mondo. Non a caso il nome del drink è proprio Un solo Gatsby, poiché nessuno è stato al livello della sua interpretazione. La ricetta, firmata Bruno Vanzan:

4 cl di gin infuso al cetriolo

1,5 cl di Storica Verde al basilico e limone

1,5 cl di Chartreuse verde

2 cl succo lime

1 cl di sciroppo di cetriolo

Top di soda all’aloe

La tecnica adoperata è lo Shake & double Strain; il bicchiere del cocktail deve essere un Collins stretto e alto. Per completare, una fetta di cetriolo arrotolata.

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  • Biancaneve (1937), film Disney

Si passa al cartone animato Disney. La star di questo cocktail non è la principessa, ma il villan della fiaba per bambini. Il barman omaggia la figura di Grimilde, la regina cattiva, e la sua ossessione per la bellezza. Il cocktail, pertanto, prende il nome di Eterna Giovinezza, questa è la sua ricetta:

4 cl di rum scuro

1 cl di rhum agricole 59°

1 cl di liquore alla rosa

2 cl di succo di lime

4 cl di succo di mela

1 cl di acqua di pomodoro chiarificata

La tecnica adoperata per questo drink è la Shake & double Strain. Va servito in un’ampolla e tumbler basso borosilicato e, come guarnizione, si consiglia un cubo di ghiaccio con il logo della mela e al suo interno la scritta “mad”.

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  • Lili Marlene (1938) di Marlene Dietrich

Il prossimo drink intende ricordare l’attrice e icona tedesca Marlene Dietrich, nonché il grande contributo che ha reso al cinema americano ed europeo degli anni ’40. Con il suo cappello a cilindro e i suoi vestiti al maschile, ha trasformato nell’immaginario la figura della showgirl. Il cocktail Lili Marlene:

4,5 cl di vodka infusa all’armellina

1,5 cl di liquore all’albicocca

2 cl di succo di limone

2 cl di osmosi di mais

1 spoon di marmellata di albicocche

1 cl di albume pastorizzato

La tecnica è quella del Dry Shake o del Shake & double Strain. Il drink va servito in una coppa di champagne Savage e, come garnish, una cialda edibile con una stampa dell’attrice.

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  • Gioventù bruciata (1955) un omaggio a Jean Dean

Alla lista non poteva mancare il film di Nicholas Ray, record di incassi negli anni ’50. La storia è quella di un adolescente, interpretato da Jean Dean, in lotta con la società e la sua stessa famiglia. Il cocktail diviene icona della libertà come il protagonista del film. La ricetta del drink:

4,5 cl di grappa bruciata con citronella disidratata

1,5 cl liquore ai fiori di sambuco

2 cl di verjus

1 cl di succo di melagrana

1,5 cl di sciroppo di vino rosso

Essenza al pepe Timut

Bolla di vapore smoked

La tecnica sempre quella Shake & double Strain. Il bicchiere è un Old Fashioned vintage e l’elemento spettacolare è la bolla di vapore emessa dal cocktail.

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  • L’omaggio al cinema di Hitchcock: La bionda di Alfred

Si prosegue con un drink dedicato al regista inglese, padre della suspense, ma soprattutto alla sua ossessione per le attrici bionde. I personaggi femminili all’interno del suo cinema sono sempre rigorosamente eleganti, sofisticati e hanno una capigliatura rigorosamente bionda. Un esempio su tutti è la bellissima Grace Kelly e il drink ha la seguente ricetta:

5 cl di vodka infusa al polline

1 cl di liquore alla camomilla

0,5 cl di liquore alla genziana

3 cl succo di limone

2 cl di honey mix alla vaniglia

Aria di Laphroaig

La tecnica è sempre quella dello Shake & double Strain, il bicchiere è un calice da birra media e il granish l’aria di Laphroaig.

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  •  Arancia Meccanica (1971) di Stanley Kubrick

Il cocktail ispirato al film di Kubrick non poteva non chiamarsi Latte più, esattamente come la bevanda che sono soliti bere Alex e la sua banda. La ricetta del drink Vanzan non prevede latte:

2 cl mezcal infuso al baccello dei piselli

liquore all’ananas

genever

1 cl di sciroppo di cocco

9 cl di latte di riso e cocco

Spolverata di pimento

La tecnica consigliata è sempre la Shake & double Strain. Il drink va servito in un bicchiere simile a quello usato nel film, quindi un collins liscio borosilicato, senza alcuna decorazione.

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  • E.T. (1982) di Steven Spielberg

Al suo 40esimo anniversario, il campione omaggia il famosissimo film di Spielberg con il cocktail A casa lontano da casa, che fa riferimento alla celebre storia dell’alieno protagonista. Il drink aspira a divenire un cult proprio come il lungometraggio a cui è ispirato. Ecco qui la sua ricetta:

5 cl di Bourbon whiskey

2 cl di Porto rosè

0,5 cl di Alpestre

1 cl di osmosi alla banana

Spuma di arancia amara

La tecnica perfetta per il drink è lo Stir & Strain, all’interno di una coppetta futurista, che richiama la pelle stratificata dell’extra terreste e la sua forma geometrica. Anche in questo caso, per il garnish un’ostia edibile con un disegno di E.T.

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  •  Fight Club (1999) di David Fincher

Si prosegue con il capolavoro di Fincher, attraverso un cocktail che gioca con la natura schizofrenica del protagonista e che richiama la celebre canzone dei Pixies, colonna sonora del film in questione: Where is my mind del 1988. La ricetta è tra le più interessanti di questa lista omaggio ai film nella storia del cinema:

3 cl di gin

3 cl di vermouth bianco infuso al palo santo

1,5 cl di rosolio di bergamotto

1,5 cl di liquore alla genziana

La tecnica è quella Stir & Strain, il bicchiere un tumbler basso mezzo satinato e non può mancare il cubo di ghiaccio con la scritta “mad”.

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  • Kill Bill (2003) di Quentin Tarantino

Nella Buona e Cattiva Sorte è il nome del drink ispirato al primo film della saga di Quentin Tarantino, con protagonista Uma Thurman. Il drink non poteva che richiamare il colore giallo della tuta della protagonista, ispirato a sua volta all’ultimo film di Bruce Lee. La ricetta prevede:

5 cl di tequila infusa allo zafferano

1 cl di liquore al peperoncino dolce

succo di lime

succo di passion fruit

sciroppo alla paprika

Splash di soda

La tecnica torna ad essere quella Shake & double Strain, il bicchiere un collins liscio borosilicato e a guarnire questo bellissimo e buonissimo drink della vendetta un clunk di ghiaccio con la scritta “mad” e una stecca di liquirizia disidratata, che richiama la famosa Katana di Hattori Hanzo.

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  • Grand Budapest Hotel (2014) di Wes Anderson

La drink list si conclude con il film più recente tra quelli proposti, uno tra i più celebri e acclamati di Wes Anderson, nonché vincitore di 4 premi oscar. Il cocktail è caratterizzato da una presentazione eccellente.

5 cl di Pisco Acholado infuso alla salvia

2 cl di Vermouth bianco

1 cl di succo di limone

2 cl di succo di pompelmo rosa e fiori d’arancio

0,5 cl di osmosi di rapa rossa

La tecnica è la Shake & double Strain e il cocktail va servito in un bicchiere Nick & Nora. Rigorosamente rosa a causa della vernice edibile all’eucalipto ed è guarnito con una skeleton leaf.

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“Aver firmato questa innovativa e ambiziosa drinklist assieme allo staff del The Box è per me motivo di grande orgoglio e soddisfazione, celebrare allo stesso tempo la storicità del cinema e il potere della mixology era un’occasione che non volevo assolutamente perdere”.  le parole di Bruno Vanzan.

Un progetto innovativo e dall’importante valore culturale, uno stimolo a creare qualcosa di davvero unico. Un viaggio tra arti diverse tra loro, la cinematografia e la mixology, in grado di emozionare le persone che bevono queste creazioni.

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