Chi non vorrebbe trascorrere un po’ di tempo in mondi fantastici? Nulla di più semplice; immergendoci nelle vaste gallerie fotografiche di Instagram, abbiamo scoperto i paesaggi onirici dell’arte digitale. Ogni immagine presenta uno spazio al confine tra architettura ed ambiente, fondendo il reale e l’immaginario. I rendering digitali sono stati a lungo al servizio di architetti e interior designer per aiutare a visualizzare gli spazi in fase di presentazione dei progetti. Ma ora una nuova generazione di artisti digitali, sta portando questa tecnica ad un ulteriore passo avanti, per creare scene ultraterrene che non possono esistere e non saranno mai costruite. I paesaggi onirici sono eterei ma la loro popolarità è radicata nelle sfide creative degli ultimi due anni.
All’inizio della pandemia, molti marchi di lifestyle si sono ritrovati ad annullare i tradizionali servizi fotografici di prodotti (che di solito richiedono viaggi e grandi squadre di lavoro) e hanno iniziato a cercare altri modi per collocare i loro prodotti in pubblicità evocative. Improvvisamente, i paesaggi onirici resi in 3-D sono passati dall’essere un hobby artistico condiviso sui social media a un servizio richiesto che influenza l’estetica contemporanea. Stiamo parlando di un nuovo movimento nell’arte 3D, che mira all’immersione in un mondo allineato con i movimenti del design, al posto di quelli basati sul fantasy, sulla fantascienza o sulla meta-realtà dei videogiochi.
Cittadini visivi che interpretano il futuro
I progetti più innovativi nell’arte digitale includono il lavoro di artisti e creativi completamente dediti a questa estetica, la cui evoluzione sembra tanto influenzata dai progressi tecnologici quanto dai cambiamenti algoritmici dei social media come Instagram. Un’ arte che è nata per rompere le restrizioni dell’architettura attraverso il design digitale, per costruire mondi e contesti nei quali includere l’oggetto, l’arredo, la costruzione. Immagini in 3D di spazi architettonici e ambientazioni poco plausibili e intriganti, per allontanarsi dalla realtà nel modo esteticamente più accattivante.
Liberati dai vincoli del mondo fisico, questi paesaggi ampliano le possibilità per l’architettura e l’interior design, ma catturano anche la fantasia, il sogno, proiettandoci in un futuro onirico. Un mondo, in velocissima evoluzione, composto da artisti che con le loro radici nella progettazione spaziale, presentano una nuova corrente creativa definita dalla fusione di tecniche digitali e un’estetica che si muove tra fantasia e realtà.
Oggi, grazie alla vetrina Instagram, l’arte digitale è un nuovo mezzo di espressione artistica
Gli artisti e gli strumenti digitali stanno finalmente cominciando a ottenere il riconoscimento e la visibilità che meritano. Viviamo più che mai in un’era digitale che la pandemia ha contribuito a spingere ancora più avanti. Assistiamo ad una nuova generazione di artisti di talento che realizzano grandi opere, giovani collezionisti che abbracciano l’arte digitale e una rapida adozione di quest’arte da parte di gallerie e musei. C’è ancora molta strada da fare, specialmente per abbattere le barriere di pregiudizio che non riconoscono come arte tutto ciò che deriva da computer e software.
E’ definita arte qualsiasi forma di attività dell’uomo che sia espressione estetica e inventiva del talento. In effetti il computer non è umano, ma le menti che lo programmano sì, e sono altresì colme di idee sinuose, tattili, surreali e affascinanti, al servizio di progetti o anche solo di espressioni artistiche. L’arte digitale è quindi a tutti gli effetti un nuovo modo di esplorare la creatività; al pari di qualsiasi altra tecnologia, si è evoluta fino a raggiungere la completa interattività con il suo pubblico, attraverso le piattaforme social e in particolare modo Instagram. Tra rendering 3D e immaginario metafisico, Life&People vi consiglia i 5 digital Artist più affascinanti da seguire.
Visual Citizens: creatori di sogni e inventori di surrealtà
Lo studio Visual Citizens, è composto da Shali Moodley e Adam Kelly, partner nel lavoro e nella vita che si descrivono come “una coppia di ex architetti diventati fioristi digitali”. L’impulso di creare rendering surreali si è sviluppato mentre Shali soffriva di una malattia a lungo termine; era talmente desiderosa di fuggire dal suo letto che ha iniziato a creare i render fantasiosi che, sviluppandosi, hanno continuato a delineare l’identità moderna dello studio.
Le loro immagini digitali catturano la bellezza e il timore reverenziale della natura, creando scene naturalistiche impossibili che mirano a colmare il divario tra ambiente naturale e artificiale. Un’ espressione poetica che proietta in una nuova prospettiva e comprensione della magnificenza della realtà. Una visione immaginaria della magia della natura e dei suoi poteri riparatori in quanto studio di design multidisciplinare, il loro lavoro si espande dalle visualizzazioni digitali all’architettura del set; dal design del prodotto alla scultura.
Hugo Fournier: toni pastello di un mondo utopistico
L’incontro con le immagini Instagram di arte digitale di Hugo Fournier catapulta su un altro pianeta; visioni belle e surreali, colme di paesaggi epici, architetture inaspettate e oggetti di design sorprendentemente inseriti. Non siamo gli unici ad adorare l’approccio di Fournier; l’artista, art director 3D con sede a Parigi, annovera Hermes, Michelin, LVMH, Lancôme e Cartier tra i suoi clienti. L’opera d’arte dell’artista digitale francese offre un ideale di evasione. Fortemente influenzato dal cinema e dalle opere di alcuni degli architetti più fantasiosi del nostro tempo, Fournier ha un talento per inventare spazi abitativi futuristici e coinvolgenti con approcci astratti e paesaggi non convenzionali.
Stefano Giacomello, alias Studio Rotolo
Artista svizzero con sede a Montreal, ha studiato design d’interni prima di dedicarsi all’architettura e alla scenografia. Dal 2019 comincia a creare contenuti di arte digitale su Instagram, come spazio espressivo personale di libertà creativa e da lì sviluppa un discreto seguito e visibilità. Le sue splendide immagini propendono ad inserire classici iconici del mobile vintage, con un debole per le icone italiane e francesi degli anni ’60 e ’70 all’interno di interni eterei e ambientazioni naturali e sofisticate. Alla domanda su cosa spera che le persone portino via dal suo lavoro, risponde:
“Un’opportunità per un po’ di ispirazione e anche per sognare ad occhi aperti”.
Alexis Christodoulou: design minimalista e colori caldi
Artista autodidatta, crea paesaggi onirici surreali che sfidano i limiti del mondo fisico e sbloccano l’immaginazione. Spazi meditativi di bellezza e serenità come rifugio dalla vita frenetica. Christodoulou plasma splendidi effetti visivi sia per scopi personali che commerciali, collaborando con clienti come Nowness, Architectural Digest e Kenzo. Dalle lussuose e vellutate sedute immerse in un paesaggio floreale ai suggestivi scorci di interni dai colori caldi; le immagini Instagram di arte digitale di Christodoulou deliziano costantemente.
Six N. Five: sottile, morbido, concettuale e talvolta provocatorio
Con un approccio d’avanguardia, il lavoro di Six N. Five è incredibilmente piacevole dal punto di vista visivo ed emotivo. Le immagini offrono finestre su altri mondi; dagli interni meravigliosamente saturi e surreali alle visioni di una nuova era spaziale. E’ l’argentino Ezequiel Pini che dirige lo studio di design 3D di Barcellona Six N. Five e del suo lavoro racconta:
“Gioco con il confine tra realtà e finzione, digitale e fisico, design e arte, con l’intenzione di accendere qualcosa nello spettatore. Siamo tutti così assorbiti dalle nostre routine quotidiane, consumando un’enorme quantità di informazioni visive; se riesco a catturare l’attenzione e aiutare a scappare per un po’, a provare qualcosa in modo genuino, è abbastanza”.
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