Claudia Cardinale
compie oggi, 15 Aprile, 84 anni, e ci offre l’occasione per un racconto della sua biografia, della sua personalità e dei grandi risultati che ha raggiunto in campo cinematografico nel corso degli anni. Claudia Cardinale, il cui nome intero è Claude Joséphine Rose Cardinale, è una delle attrici italiane maggiormente conosciute all’estero, con una delle carriere più lunghe nella storia del cinema, nonché un simbolo della “bella italiana” all’estero, tanto che la stampa internazionale l’ha più volte consacrata la donna più bella del mondo. La sua carriera è iniziata negli anni ’60 e la Cardinale ha conseguito un successo internazionale come Sophia Loren e Gina Lollobrigida.
Una pietra miliare del cinema d’autore
“Io non mi sono mai considerata un’attrice. Sono solo una donna con una certa sensibilità: è con quella che ho sempre lavorato. Mi sono accostata ai personaggi con grande umiltà: cercando di viverli da dentro, usando me stessa, senza far ricorso a nessun tipo di tecnica”.
Così si definisce la Cardinale, facendo il punto sulla sua lunga e fortunata carriera. La sua bellezza “solare e notturna, delicata e incisiva, enigmatica ed inquietante” – come l’ha definita Gian Piero Brunetta in Guida alla storia del cinema italiano – è stata elemento fondamentale dei suoi film, sia italiani sia internazionali. Suo film d’esordio è stato “I soliti ignoti” di Mario Monicelli. In questo film, il suo personaggio fu doppiato, poiché l’attrice di origini tunisine non parlava bene l’italiano. Da quel momento, ha lavorato con Visconti, Fellini, Bolognini, Zurlini, Comencini, con Leone in “C’era una volta il West” e, ancora, con Zampa, Magni e Damiani. All’estero, poi, ha affiancato John Wayne, Sean Connery, Henry Fonda, Eli Wallach, Orson Welles, Antony Quinn e molti altri grandi attori internazionali.
Una nuova tipologia di donna al cinema
Claudia Cardinale ha interpretato e incarnato un nuovo modello femminile, seguendo le orme della Loren e della Lollobrigida nel corso degli anni ’50. Una donna battagliera, che lotta per la parità tra uomo e donna sia in ambito affettivo che lavorativo. Desidera non dipendere da un uomo ma affermare se stessa, mantenendo la propria libertà e integrità. Ha vinto anche premi importanti, come il Premio Pasinetti come miglior attrice protagonista a Venezia per Claretta, film di Pasquale Squitieri, e tantissimi altri premi, come il Leone d’oro alla carriera e l’Orso d’oro alla carriera.
Come tutto ebbe inizio?
Nata in Tunisia, Claudia Cardinale è figlia di migranti siciliani e la prima di quattro figli. Impara prima di tutto il francese e poi in seguito l’italiano. Parlava fluentemente anche l’arabo tunisino e il dialetto siciliano, poiché i genitori erano emigranti siciliani. Iniziò a parlare italiano non appena iniziò a lavorare in Italia come attrice. Notata nel 1957, -vincitrice di un concorso di bellezza in Tunisia-, le fu offerto di recitare al Centro sperimentale di cinematografia a Roma. Eppure, da subito, venne considerata poco incline alla recitazione, poichè aveva una grande difficoltà con la lingua e tornò in Tunisia, purtroppo con una terribile sorpresa.
Rimase incinta in seguito ad una drammatica esperienza personale; poichè obbligata ad un rapporto sessuale con un uomo più grande, che l’aveva costretta a salire in macchina. A Tunisi, nacque il suo primo figlio Patrick, che lei spesso ha definito “la sua più grande gioia”, nonostante il tragico evento cui è legato. Fu quando decise di non abortire che il produttore Franco Cristaldi le offrì un contratto, dando inizio alla sua carriera.
Franco Cristaldi e il suo “contratto all’americana”
Il produttore torinese ha di certo determinato il successo dell’attrice, garantendo la sua presenza nelle grandi produzioni del tempo, come ne “Il Gattopardo di Visconti”, nel quale la Cardinale recitava nel doppio ruolo di Angelica Sedara e Donna Bastiana. Eppure, l’attrice, legata a doppio filo al produttore, non potè decidere alcun aspetto della sua vita privata.
La gravidanza già in stato avanzato spinse la donna a ritirarsi dalle scene, ma il produttore glielo impedì a causa del contratto che la legava alla Vides, la sua casa di produzione. La obbligò in aggiunta a nascondere la gravidanza, preoccupato che potesse interrompere la sua nascente carriera.
“Non ero più padrona né del mio corpo né dei miei pensieri. Persino a un’amica era rischioso raccontare qualcosa che prendesse le distanze dalla mia immagine pubblica, perché poteva essere divulgato, mettendomi nei guai. Tutto era in mano alla Vides”.
Un paio d’anni dopo il contratto con la Vides, il rapporto della Cardinale con Cristaldi divenne personale. Fu un legame che fece soffrire molto l’attrice, come lei stessa ha confessato in seguito, perché il produttore esercitava un grande controllo su di lei. Fu il suo crescente malessere che la spinse ad infrangere il loro rapporto personale e lavorativo.
La grande presenza scenica della Cardinale
Per sette anni, costretta a nascondere il figlio Patrick, considerato dai media un fratello dell’attrice. Poi, un giornale scandalistico diffuse la verità e Claudia Cardinale rivelò tutto a Enzo Biagi. All’epoca, la Cardinale aveva imparato a sentirsi a suo agio davanti alla macchina da presa, e proseguì la sua carriera, facendosi notare sempre più dai grandi registi dell’epoca. In 8 e 1/2, recitò accanto a Mastroianni, allora già attore conosciuto all’estero, per il suo ruolo drammatico ne “La dolce vita”. Nel film, l’attrice ottenne i complementi di Fellini, stregato dalla sua presenza scenica:
“Una Cardinale che io mi ricorderò per un pezzo. Quegli occhi che guardano con gli angoli accanto al naso, quei capelli bruni lunghi e spettinati, quel viso di cerva, di gatta, e così passionalmente perduta nella tragedia”.
Verso una carriera internazionale ed oltre
Negli anni sessanta, l’attrice, all’apice della sua carriera, trascorse un periodo di tre anni negli Stati Uniti. Era il momento storico in cui ad Hollywood venivano invitate le attrici europee di maggior successo. Lì ha sempre firmato il contratto per i singoli film e non con le case di produzione. L’attrice racconta, infatti, che:
“gli americani volevano avere il monopolio delle star e, cercavano di farle immediatamente proprie. Il più delle volte, in realtà, ti distruggevano: andavi in America, e tornavi che non eri più niente o nessuno. Io mi sono difesa“.
La sua presenza negli Stati Uniti fu trampolino di lancio per la sua carriera. Iniziò a recitare con John Wayne e Rita Hayworth, fino al colossal “C’era una volta il West”, del ’68. Ormai la Cardinale era conosciuta come tra le più famose attrici di quegli anni, l’erede di Sophia Loren. All’età di sessantasette anni, esordisce a teatro e oggi è una grande attivista, che lotta per i diritti delle donne e per tante cause umanitarie, senza mai fermarsi. Auguri Claudia Cardinale, 84 anni di fascino intramontabile!
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